Sergej Shoigu, è finita: indiscrezioni drammatiche dal Cremlino
La carriera di Sergej Shoigu potrebbe interrompersi a breve. Il ministro della Difesa potrebbe infatti essere sostituito da Yevgeny Prigozhin, responsabile del gruppo Wagner. Secondo gli analisti l'oligarca russo potrebbe diventare il gestore della campagna militare in Ucraina. Spesso definito "lo chef di Putin", per le sue attività nel settore della ristorazione, quello di Prigozhin sembra il profilo adatto per risollevare la situazione russa. Non è una novità che Mosca, dopo la controffensiva di Kiev, arranchi. Ed ecco che il presidente russo pensa a un ribaltone ai vertici: nel mirino quello stesso Shoigu che sembrava destinato a dover saltare già dai primissimi giorni dell'invasione ordinata dallo zar, quando era scomparso per lunghe settimane alimentando voci e leggende.
"Ridicolizzato dai soldati": Shoigu umiliato, la fine oscena del ministro
D'altronde, ricorda Il Corriere della Sera, il capo della Wagner ha dalla sua parte tre importanti aspetti: è legatissimo al leader, ha creato la compagnia di sicurezza militare trasformandola in uno strumento prezioso per le missioni all'estero e vanta già dei successi nell'invasione in Ucraina. Prigozhin è infatti l'uomo che procura materiale umano e tecnico al Cremlino: dai tank fino all'aviazione. Sempre lo "chef" è stato immortalato in un video sui social, mentre arruola dei detenuti promettendo loro la cancellazione di pena e accuse, buona paga, 6 mesi di impegno e punizione estrema per chi diserta.
L'oligarca non è affatto sconosciuto al governo americano, che lo crede tra i maggiori finanziatori dell’Internet Research Agency, un gruppo con sede a San Pietroburgo che avrebbe utilizzato falsi post sui social e pubblicità per influenzare la corsa alla Casa Bianca del 2016. Anzi, per gli Usa Prigozhin sarebbe stato a capo di un esercito di troll utilizzati dal Cremlino per indebolire i sistemi democratici e promuovere le forze politiche ritenute allineate con i suoi stessi interessi.