Mosca, clamoroso attacco hacker: taxi in tilt, prova di forza contro Putin
Anonymous manda in tilt il traffico di Mosca. Giovedì una delle app più utilizzate in Russia per aiutare i tassisti russi a gestire le chiamate, Yandex Taxi, è stata violata dopo un attacco hacker. Sugli smartphone dei tassisti sono arrivate centinaia di richieste che portavano al distretto di Fili della capitale russa. Per raggiungere la meta, le auto sono praticamente obbligate a prendere l'arteria Kutuzovsky: una strada con numerose corsie che di solito garantisce un percorso veloce. Così, in un giovedì mattina feriale, centinaia di taxi ignari della situazione dei colleghi si sono ritrovati a dover andare dalla stessa parte senza che nessuno fosse disposto a cedere il proprio posto a un concorrente. La Kutuzovsky, e quindi mezza città, sono rimaste bloccate per almeno 40 minuti. Un comunicato stampa di Yandex ha parlato di un tentativo da parte di aggressori di interrompere il servizio del tutto.
LA RIVENDICAZIONE
La compagnia ha affermato che il suo dipartimento di sicurezza «ha immediatamente interrotto i tentativi di ordinare artificialmente i taxi», ma a quanto pare non è stato sufficiente per impedire ad altre auto gialle di inserirsi nell'ingorgo. L'account Twitter Anonymous Tv ha poco dopo rilanciato il video del tassista russo che ha immortalato l'ingorgo rivendicando l'attacco.
Non è la prima volta che il collettivo di hacker prende di mira i trasporti russi o la Russia in generale. L'azione più eclatante, lo scorso marzo, all'indomani dell'inizio della guerra in Ucraina, fu la violazione informatica della Banca centrale di Russia, con ventotto gigabyte di informazioni finanziarie riservate del governo russo che vennero rese pubbliche sul web. In Ucraina, intanto, clima ancora rovente intorno alla centrale nucleare di Zaporizhia. Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha affermato che durante la sua visita al sito ha potuto ispezionare l'intera struttura, compresi i blocchi, i sistemi di emergenza e i generatori diesel.
Grossi ha anche sottolineato di aver potuto dialogare con lo staff della centrale e che l'integrità dell'impianto «è stata violata più volte», ma non può ancora valutare «se accidentalmente o deliberatamente». Ancora mistero intorno al caos di giovedì mattina quando il convoglio era in viaggio dal lato ucraino della regione a quello controllato dai filorussi. Kiev ha accusato Mosca di aver impedito a giornalisti ucraini e internazionali di accompagnare la spedizione dell'Aiea, e di manipolare i residenti locali (in 20mila hanno firmato un documento consegnato a Grossi che accusa l'esercito ucraino di colpire la centrale). Il capo dell'amministrazione di Energodar sotto controllo russo, Alexander Volga, ha invece puntualizzato che otto specialisti dell'Aiea continuano a lavorare presso la centrale fino a domani o dopodomani.
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LA MINACCIA
Mentre i Paesi del G7 lavorano per l'approvazione al tetto al prezzo del petrolio russo, da Mosca arriva un nuovo avviso all'Occidente, rivolto in special modo agli Stati Uniti: «Mettiamo in guardia gli Usa dal fare passi provocatori, compresa la fornitura all'Ucraina di armi sempre più a lunga gittata e distruttive - dice il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, aggiungendo- Ormai una sottilissima linea separa gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto».