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Londra, "pronti alla guerra nucleare": sfida totale a Putin

Shoigu e Putin

Mirko Molteni
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Ora anche dalla Gran Bretagna si evoca l'ipotetico uso delle armi nucleari, in un rincorrere la Russia a chi la spara più grossa. Da mesi Mosca ricorda al mondo d'essere la massima potenza atomica, insieme agli Stati Uniti, per cercare di dissuadere la Nato dal sostenere Kiev e soprattutto dall'intervenire con proprie truppe. Ora Londra, che pure ha un arsenale nucleare trenta volte più piccolo di quello russo, lancia un messaggio per bocca del suo ministro degli Esteri, quella Liz Truss in corsa per la carica di primo ministro come successore del dimissionario Boris Johnson. E favorita nella sfida con un altro esponente conservatore, Rishi Sunak. Intervenendo a Birmingham a un comizio di partito, la ministra ha detto senza remore che sarebbe pronta a ordinare un attacco nucleare. È stato il conduttore dell'evento, John Pienaar, a imboccarla, mentre la intervistava davanti ai delegati: «Una delle prime cose che accadrà quando e se diventerete premier, sarà occuparvi delle lettere di ultima risorsa. Sono i vostri ordini ai comandanti dei nostri sottomarini, se debbano lanciare o no le atomiche. Sarebbe l'annientamento globale. Non vi chiederò se pigereste il bottone, rispondereste di sì. Ma di fronte a un compito del genere io mi sentirei male. Voi come vi sentireste a dare quest' ordine?». La Truss ha ripetuto senza indugio: «Penso sia un importante compito del primo ministro e sono pronta a farlo. Sono pronta a farlo».
 

 

 

 

DETERRENTE L'aspirante primo ministro ha incassato applausi, ma è lecito chiedersi se quella da lei ostentata sia vera freddezza. Quando nel 2016 la premier Theresa May aveva detto d'essere anch' essa pronta a lanciare la "Bomba", lo aveva fatto in modo più cauto e circostanziato: «I nostri nemici devono sapere che siamo preparati a usarla e non che abbiamo un deterrente che non abbiamo volontà di usare». Nel 2017 l'allora capo dell'opposizione laburista Jeremy Corbyn aveva perfino detto che non avrebbe «mai ordinato un attacco atomico» se fosse diventato premier. Il riferimento dell'intervistatore della Truss alle «lettere di ultima risorsa» ricorda che il primo ministro britannico deve gestire un arsenale atomico affidato a sottomarini in mare aperto e scrivere di suo pugno lettere riservate per i comandanti. La forza atomica britannica totalizza attualmente 225 testate nucleari, di cui è previsto nei prossimi anni l'aumento a 260. Da un ventennio, gli inglesi utilizzano solo 4 sottomarini lanciamissili classe Vanguard come unici vettori delle loro atomiche, dato che l'aviazione, la famosa Royal Air Force, ha dismesso nel 1998 i suoi ultimi ordigni nucleari lanciabili da aeroplani. I sottomarini Vanguard sono colossi da 16.000 tonnellate, lunghi 150 metri. Ognuno di essi porta 16 missili Trident D-5 con gittata di 12.000 km. E ogni missile porta fino a 8 testate.
 

 

 

 

 

 

AVAMPOSTI Quando un nuovo primo ministro s' insedia a Downing Street, scrive una lettera in busta chiusa, poi consegnata ai comandanti dei 4 sottomarini.
È la cosiddetta "last resort letter", un messaggio destinato a essere aperto e letto dal comandante dell'unità nel caso in cui il sottomarino, in mezzo al mare, non riesca più a mettersi in contatto con la patria in caso di guerra, o perchè le comunicazioni sono diventate impossibili o perchè il governo britannico e le gerarchie militari sono state annientate da un attacco nemico. La lettera rimane sempre segreta e può contenere, a discrezione di ogni premier, istruzioni d'ogni tipo. Per esempio, in mancanza di ordini, navigare fino a un paese neutrale e chiedervi asilo, oppure raggiungere gli avamposti britannici oltreoceano, le varie isolette "relitto" dell'impero, che si suppongono inaccessibili al nemico. Oppure ancora, ed è il caso peggiore, sparare in un'unica salva "da Apocalisse" tutti i missili del sottomarino su obbiettivi predisposti, città o basi, appartenenti ai potenziali avversari, Russia e/o Cina. E poi, sparate tutte le atomiche, ognun per sè. Sono tutte supposizioni: queste lettere di "last resort", anche dei premier passati, sono ignote. Quando un premier lascia l'incarico, vengono distrutte senza essere aperte e rimpiazzate dalle lettere del successore. La "last resort letter" sarebbe quindi, in caso di guerra atomica, l'ultimo atto ufficiale nell'esistenza del Regno Unito, un ordine predisposto per quando il governo dovesse essere già ridotto in cenere. 

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