Pelosi a Taiwan, Lavrov minaccia: "La linea degli Usa? Facciamo quello che vogliamo"
La tensione a livello globale ben oltre il livello di guardia, il tutto per la visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Nella notte tra il 2 e il 3 agosto, alle 4.30 ora italiana, la Speaker della Camera ha infatti incontrato la presidente dell'isola, Tsai Ing-wen a Taipei, in una visita che ha suscitato reazioni anche militari da parte della Cina. Come noto, Pechino rivendica il territorio. Alle manovre militari della Cina, gli Stati Uniti hanno risposto muovendo delle navi verso Taiwan. Venti di guerra, insomma. Mondiale.
E a soffiare sul fuoco del conflitto, anche ovviamente la Russia. A puntare il dito Sergey Lavrov, il ministro degli esteri, secondo il quale la visita della Pelosi a Taiwan deriva del "desiderio di Washington di dimostrare la propria impunità e illegalità". Queste le parole di Lavrov in una conferenza stampa dopo i colloqui con il ministro degli Esteri della Birmania, Wunna Maung Lwin. "Non posso dire quale sia stata la motivazione degli americani, ma non ci sono dubbi che rifletta la stessa linea di cui stiamo parlando per quanto riguarda la situazione ucraina", ha dichiarato Lavrov. Dunque ha aggiunto che gli statunitensi intendono dire: "Facciamo quello che vogliamo, è più o meno così", ha commentato sprezzante.
Poco prima di Lavrov aveva parlato anche la sua portavoce, Maria Zakharova, la quale ha usato i consueti tonni aggressivi: "C’è un altro vettore ed è la situazione che riguarda l’Ucraina, che ha portato Washington in un vicolo cieco tale che è stato necessario trovare una sorta di via d’uscita mediatica". Il presidente ucraino sarebbe diventato un problema per gli Usa: "Nessuno può più mangiarsi Zelensky". La visita di Nancy Pelosi, per la Zakharova, servirebbe anche a distogliere l’attenzione dai problemi interni che l’ammnistrazione Biden si ritrova a dover fronteggiare: aumento dei prezzi, inflazione, recessione. Tutto questo "richiedeva un cambiamento nel paradigma dell’informazione. Che Pelosi ha messo in campo", ha concluso la Zakharova.