Medvedev, messaggio-choc eliminato in 10 minuti: "Un hacker". Ma pare che...
Un fatto clamoroso, inquietante e su cui il mondo si interroga. Il protagonista il super-falco russo, Dmitri Medvedev, fedelissimo di Vladimir Putin che dall'inizio della guerra ci ha abituato alle più agghiaccianti minacce e sparate: più volte ha parlato di eliminazione dell'Occidente oltre che, va da sé, dell'Ucraina.
Ma come detto, nelle ultime ore, è accaduto un fatto che lascia perplessi. A dir poco. Su VKontakte, il Facebook russo, è apparso un post di Medvedev agghiacciante, in cui rivendicava che le ex Repubbliche sovietiche, nel dettaglio Georgia e Kazakhstan, fossero "Stati artificiali". Ma non solo: l'ex presidente russo affermava che dopo aver preso l'Ucraina, Mosca ripristinerà i confini dell'ex Unione Sovietica, per poi rivendicare la sovranità su Tblisi e Nur-Sultan.
Una follia, totale. Tanto che dopo una decina di minuti, quel post è stato rimosso. E il portavoce di Medvedev, Oleg Osipov, ha spiegato che l'account era stato hackerato: versione a cui pochi, pochissimi credono. E così c'è chi ipotizza che la mossa fosse calcolata. Ma non solo: c'è anche chi sostiene che Medvedev potesse essere "in stato d'ebrezza", ubriaco. Per inciso, nei mesi scorsi si erano rincorse voci circa alcune patologie psichiatriche di cui soffrirebbe.
Il post, prima di essere rimosso, è stato visualizzato 2mila volte. E ancora intimava: "Nessuno dubiti che gli errori fatali commessi agli inizi degli anni Novanta saranno corretti": il riferimento era al crollo dell'Urss, già definito da Putin "la peggior catasrofe del secolo". E il mondo, come detto, si interroga: quelli espressi e poi cancellati da Medvedev sono i veri piani della Russia? Oppure l'opera di un hacker? Oppure ancora, il delirio di un pazzo?