Vladimir Putin "fa sparire i cadaveri": la mossa diabolica del Cremlino
Gli ultimi dati comunicati dall'Ucraina parlano di oltre 40.200 soldati russi morti dall'inizio della guerra. Tanti, troppi per le casse del Cremlino se dovesse rimborsare le famiglie dei caduti. Ma non lo farà. Il diabolico meccanismo messo in atto dai russi prevede che se non c'è un corpo da seppellire non ci sarà neanche il risarcimento. La denuncia arriva dal ministero degli Esteri ucraino. "I russi non prelevano i cadaveri dei soldati dal campo di battaglia perché, secondo la loro legislazione, la famiglia di ogni morto riceve sette milioni di rubli. Se il soldato è scomparso: nessun corpo, niente soldi", ha detto il portavoce Oleg Nikolenko intervistato da Irish Time.
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E in effetti secondo l'agenzia russa Interfax, a marzo Vladimir Putin avrebbe dichiarato al Consiglio di sicurezza russo che le famiglie dei militari uccisi nella cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina avrebbero ricevuto un pagamento forfettario di 7,421 milioni di rubli (circa 121.000 euro), in aggiunta a un compenso mensile. Così i genitori dei soldati russi mandati a combattere in Ucraina hanno aperto gruppi su VKontakte — il Facebook in lingua russa — per provare a ottenere informazioni sui figli dati per dispersi. La speranza che la definizione ufficiale usata dalla Difesa russa, “disperso”, sia da intendersi come “potrebbe essere vivo ma non abbiamo più notizie su di lui" e non invec: "è morto, ma non è possibile dirlo in via ufficiale perché non abbiamo recuperato il corpo".
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