Gruppo Wagner, cosa si sono presi i russi in Africa (per conquistare l'Europa)
Il legno è la ricchezza più contesa della Repubblica Centrafricana (Car), più dei diamanti, un mercato che si contendono una dozzina di società, riporta il Fatto quotidiano in una inchiesta condotta insieme al network di giornalismo investigativo Eic e all'ong francese OpenFacto. Fra queste società, dal 9 febbraio del 2021, c'è Bois Rouge - collegata al gruppo Wagner - che ha appena ottenuto una concessione trentennale nella foresta di Lobaye, nel sud-ovest del Paese, non lontano dal confine con il Camerun. Si tratta di 186mila ettari. Il legno sfruttato dai paramilitari russi potrebbe già essere arrivato in Europa.
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Il ministero degli Esteri di Mosca ha comunicato che ci sono 170 "istruttori civili russi" inviati nel Paese "per addestrare il personale militare della Car". Wagner ufficialmente non esiste ma tutti sappiamo che c'era durante l'annessione della Crimea e l'invasione di una parte del Donbass da parte di Mosca, nel 2014, poi si è espanso in Siria, in Libia e ha puntato infine oltre il Sahara. I fondatori sarebbero Dmitry Utkin, esperto militare ed ex dei servizi segreti (Gru), e Yevgeniy Prigozhin, la mente imprenditoriale. Nella Repubblica Centrafricana sono responsabili della sicurezza del presidente Touaderà e in cambio hanno il permesso di disboscare la foresta di Lobaye.
"Gli indizi che collegano la Bois Rouge a Wagner sono moltissimi: alcune foto scattate all'interno della concessione forestale in Car mostrano uomini bianchi accanto a dipendenti centrafricani, individui che indossano pantaloni mimetici militari con lo stesso disegno usato da Wagner in Car; camion e scatole di farmaci a marchio russo; una porta su cui è scritto in cirillico 'centro medico'", scrive il Fatto. "Poi ci sono i collegamenti finanziari. I dati delle polizze di carico delle merci destinate a Bois Rouge dicono che l'azienda acquista apparecchiature da Broker Expert, società russa di San Pietroburgo, già fornitrice di altre aziende di Wagner come la mineraria Meroe Gold, attiva in Sudan e descritta dal Tesoro degli Stati Uniti come sussidiaria del gruppo russo".
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La Bois Rouge ha clausole molto vantaggiose, "dazi doganali ridotti al 5% per cinque anni sulle importazioni, nessuna tassa sugli utili per cinque anni, niente imposta sugli immobili per otto anni su tutte le nuove costruzioni, contributi sociali ridotti del 25% per cinque anni ed esenzione, per lo stesso periodo, dal pagamento della licenza commerciale". Soprattutto, ha la "massima libertà di disboscamento: nei contratti forestali le aree di taglio solitamente cambiano ogni anno, per consentire alla foresta di rigenerarsi, mentre l'accordo con Bois Rouge stabilisce che siano valide per tre anni e rinnovabili su richiesta dell'azienda".