Draghi lascia in anticipo il vertice Nato, tensioni nel governo
Tengono banco in Ucraina le accuse sull'attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk. Mosca si difende sostenendo che il vero obiettivo era militare, attiguo all'edificio, ma i video sembrano smentire la tesi dell'"errore". E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede all'Onu di dichiarare la Russia "stato terrorista". Sul piano diplomatico si registrano tensioni tra il premier italiano Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin: "Non parteciperà al G20", ha anticipato Draghi. "Non decide lui", la risposta del Cremlino.
Ore 21.48 Insulti tra Londra e Mosca, Wallace dà dei "pazzi" a Putin e Zakharova
Insulti a distanza tra Londra e Mosca. Dopo che Boris Johnson ha detto che "se Putin fosse stato una donna, non si sarebbe imbarcato in questa pazza e machista guerra di invasione e violenza", il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, ha puntato il dito contro Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri russo Lavrov, definendola in un'intervista a Lbc una "pazza, come lui (Putin, ndr)" e una "commediante, che "ogni settimana minaccia di bombardare tutti". Non si è fatta attendere la replica di Zakharova, che su Telegram ha esortato Wallace "se non vuoi essere conosciuto nel mondo come un completo bugiardo, a dare almeno un esempio di come io 'settimanalmente ho minacciato di bombardare tutti con bombe nucleari'". "Dato che non troverai una sola citazione, ti accuso immediatamente di diffamarmi e diffondere il falso", ha aggiunto la portavoce di Lavrov.
Ore 21,05 Russia, approvato rafforzamento legge su "agenti stranieri"
La Russia rinforza la già controversa legge sugli 'agenti stranieri'. Il Parlamento di Mosca ha infatti approvato una norma, che dall'entrata in vigore, prevista per i primi di dicembre, permetterà di dichiarare 'agenti stranieri' tutte le organizzazioni o individui che Mosca ritiene siano supportati dall'estero o sottoposti a una qualche forma di 'influenza straniera'. Fino ad ora, la legislazione russa prevedeva che per esempio le organizzazioni non governative potessero essere dichiarate 'agenti stranieri' solo se ricevevano finanziamenti in denaro dall'estero. Il timore dei critici è che ora la norma, formulata in modo vago, consenta alla magistratura di intraprendere azioni politiche contro membri dell'opposizione e dissidenti. "Ora davvero chiunque può essere dichiarato 'agente straniero'", ha sottolineato il sito indipendente Meduza, che già da mesi è stato inserito nel registro del Ministero della Giustizia russo. I media indipendenti lamentano poi la perdita di importanti sponsor pubblicitari a causa del bollo di 'agenti stranieri', con il rischio di non poter più autofinanziarsi, in un contesto in cui, a seguito della guerra in Ucraina, molti di loro hanno già cessato le attività. La nuova legge sugli 'agenti stranieri', infine, prevede per gli individui inseriti nella lista il divieto di insegnare nelle scuole russe.
Ore 20.43 Draghi lascia in anticipo il vertice Nato, tensioni nel governo
Il premier Mario Draghi, a quanto si apprende, riparte questa sera per Roma e lascia in anticipo il vertice della Nato di Madrid dove sarà rappresentato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Il presidente del Consiglio parteciperà domani a Roma al Consiglio dei Ministri convocato per esaminare, tra l'altro, i provvedimenti in materia di caro bollette e assestamento di bilancio.
Ore 19,30 Biden ringrazia Erdogan per Svezia e Finlandia e per gli sforzi sul grano
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ringraziato il suo omologo turco Recep Tayyip Erdoğan in apertura di un incontro oggi a Madrid per aver acconsentito all'adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato. "Voglio ringraziarla in particolare per quello che ha fatto, organizzando le cose per quanto riguarda Finlandia e Svezia, e tutto l'incredibile lavoro che cercherà di fare per ottenere il grano dall'Ucraina", ha dichiarato Biden. "Sta facendo un ottimo lavoro".
Ore 19.19 Erdogan incontra Biden e promette apertura corridoi per il grano
"Spero di poter ristabilire l'equilibrio attraverso la diplomazia per coltivare risultati positivi, soprattutto per quanto riguarda il grano. Il conflitto tra Russia e Ucraina e gli sviluppi negativi per quanto riguarda il prelievo del grano dai porti ucraini, così come gli sviluppi che coinvolgono petrolio e gas naturale, richiedono che tutti noi lavoriamo insieme per risolvere le controversie una volta per tutte. Ci sono paesi che sono privati del grano e apriremo corridoi e consentiremo loro l'accesso al grano di cui hanno tanto bisogno". A dichiararlo è stato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, incontrando il presidente americano Joe Biden a Madrid.
Ore 19.10 Guerra può diventare catastrofe ambientale globale
L'invasione russa dell'Ucraina "ha il potenziale di trasformarsi in una catastrofe ambientale globale", con danni alle riserve naturali, alla flora e alla fauna marina e alla contaminazione dell'acqua con sostanze chimiche, che potrebbe raggiungere persino il Mediterraneo. È il danno ambientale causato dall'aggressione russa, che l'ambasciatrice Ucraina a Lisbona, Inna Ohnivets, ha denunciato nel suo discorso alla sessione plenaria della Conferenza Onu sugli Oceani che si sta svolgendo nella capitale portoghese. La diplomatica Ucraina ha reso noto che i bombardamenti russi del porto di Mariupol e dell'impianto Azovstal "con decine di migliaia di tonnellate di bombe all'idrogeno solforato" si sono riversati "nelle acque del Mar d'Azov". La presenza dei prodotti chimici nelle acque "potrebbe portare alla totale estinzione della flora e della fauna del Mar d'Azov", ha denunciato, e raggiungere persino il Mediterraneo. Gli effetti si stanno già vedendo: ci sono "diverse migliaia" di delfini morti e feriti trovati sulla costa del Mar Nero e più di 20 riserve della biosfera e parchi naturali hanno sofferto "tremendamente" a causa dell'aggressione russa.
Ore 18.45 Kiev: russi raggruppano truppe in direzione Sloviansk
"Il nemico raggruppa le truppe in direzione Sloviansk e mantiene le frontiere precedentemente occupate". Lo fa sapere lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel bollettino sull'andamento dei combattimenti diffuso su Facebook, riferendo anche di vari attacchi nella regione di Kharkiv. "Nella direzione di Donetsk, il nemico, con il supporto dell'artiglieria, sta cercando di bloccare la città di Lysychansk e prendere il controllo dell'autostrada Lysychansk-Bakhmut", prosegue lo Stato maggiore, che riferisce anche sulla situazione nei territori temporaneamente occupati, dove "sono in corso la raccolta delle informazioni personali dei residenti locali, la certificazione obbligatoria e il divieto di ingresso della popolazione nel territorio controllato dalle autorità ucraine".
Ore 18.20 Ucraina: colloquio Lavrov-Guterres, focus su sicurezza alimentare
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Lo riporta Ria Novosti. Si è discusso - viene spiegato - del problema della sicurezza alimentare sullo sfondo della situazione in Ucraina e nel Donbass. Secondo quanto riferito da Mosca, Guterres ha preso atto dell'impegno della parte russa a lavorare ulteriormente per ridurre le minacce della crisi alimentare, anche in coordinamento con l'Onu.
Ore 17.55 Mosca, a Kremenchuk provocazione regime Zelensky
"Il tentativo di accusare le forze armate russe di aver attaccato un centro commerciale nella città di Kremenchuk è un'altra sfacciata provocazione da parte del regime di Zelensky". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Ore 17.23 Congelati 30 miliardi di beni degli oligarchi russi da task force sanzioni
La task force Russian Elites, Proxies, and Oligarchs (Repo) ha sfruttato un ampio coordinamento multilaterale per bloccare o congelare più di 30 miliardi di dollari di beni russi sanzionati, congelare o sequestrare beni di alto valore di persone sanzionate e limitare pesantemente ai russi sanzionati l'accesso al sistema finanziario internazionale. I membri di Repo hanno ottenuto questi successi attraverso uno stretto ed ampio coordinamento e collaborazione nazionale e internazionale. La task force è composta da Commissione Europea, Stati Uniti, Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito.
Ore 17.10 Scambio prigionieri, liberati 144 soldati ucraini fra cui 95 difensori dell'Azovstal
L'intelligence militare ucraina ha annunciato su Facebook la liberazione di 144 soldati ucraini nell'ambito di uno scambio di prigionieri. Fra loro vi sono 95 difensori della fabbrica Azovstal a Mariuopol, di cui 43 del battaglione di Azov. La maggior parte dei soldati liberati ha riportato gravi ferite: ferite d'arma da fuoco e schegge, amputazioni, ustioni. Tutti hanno ricevuto cure mediche e psicologiche. I soldati liberati hanno un'età compresa fra 65 e 19 anni. Si tratta del più grande scambio di prigionieri dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio. Non sono state fornite notizie sui russi liberati.
Ore 16.51 Svizzera adotta sanzioni Ue su petrolio
La Svizzera riprende il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia emanata dall'Ue lo scorso tre giugno. Entreranno in vigore oggi alle 18.00. Lo ha deciso il governo, che ha aggiornato le relative ordinanze. Le nuove misure prevedono in particolare un embargo sul petrolio greggio e su alcuni prodotti petroliferi provenienti dalla Russia. Con la ripresa delle sanzioni europee, anche in Svizzera sono vietati l'acquisto, l'importazione, il transito e il trasporto di questi beni. L'embargo prevede anche il divieto di fornire determinati servizi, comprese le assicurazioni e le riassicurazioni, in relazione con il trasporto di petrolio e di alcuni prodotti petroliferi russi, a prescindere dalla destinazione. Così come avviene nell'Ue, in Svizzera l'embargo entrerà in vigore gradualmente entro l'inizio del 2023. In ambito finanziario viene reintrodotto il divieto di fornire servizi come auditing, pubbliche relazioni e consulenza alle imprese e al governo russo nonché a persone giuridiche e organizzazioni stabilite in Russia. Il sesto pacchetto include anche limitazioni a tre media di Mosca e l'inclusione nella lista nera dell'Ue di enti e personalità varie. Quest'ultima misura era già stata recepita da Berna il 10 giugno.
Ore 16.38 Fonti Casa Bianca, guerra potrebbe durare fino al 2023
L'impegno della Nato nei confronti dell'Ucraina è "solido" e "non mostra segnali di cedimento", anche se c'è il "crescente convincimento che la guerra potrebbe durare per mesi, potenzialmente anche fino al 2023". Lo hanno detto alcuni funzionari dell'Amministrazione Usa in un briefing alla stampa nel quale hanno riferito delle discussioni tra i leader che prendono parte al vertice Nato di Madrid.
Ore 15.59 Siria riconosce indipendenza repubbliche Donetsk e Luhansk
La Siria riconosce "l'indipendenza e la sovranità" delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk. Lo rende noto l'agenzia stampa nazionale siriana Sana citando una fonte ufficiale del ministero degli Esteri. La fonte ha aggiunto che "si terranno comunicazioni con entrambi i paesi per rafforzare le relazioni, compreso l'instaurazione di relazioni diplomatiche".
Ore 15.28 Mosca accusa Norvegia: blocca rifornimenti a minatori artici
Il Cremlino accusa la Norvegia di bloccare i rifornimenti alimentari destinati ai russi di un villaggio a Spitsbergen, un’isola dell’arcipelago norvegese delle isole Svalbard, nell’Oceano Artico. A denunciare il blocco su Telegram è Konstantin Kosachev, presidente della Commissione affari esteri della Camera alta del Parlamento russo. Secondo quanto scrive Kosachev, le autorità norvegesi giustificano il loro rifiuto sulle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Ma il senatore russo fa riferimento al trattato del 1920 sulle isole Svalbard, in base al quale i Paesi firmatari (compresa la Russia in quanto erede dell’Urss) hanno diritti sullo sfruttamento delle risorse naturali dell’arcipelago, malgrado questo sia sotto la sovranità norvegese.
Ore 15.15 La Nato accetta di invitare formalmente Finlandia e Svezia
Via libera all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia. I leader riuniti al vertice di Madrid hanno deciso di invitare formalmente i due Paesi scandinavi a entrare a far parte dell’alleanza atlantica. Il processo di adesione è quindi ufficialmente avviato. Nel documento redatto al termine del summit si legge che la Russia “è la minaccia più significativa alla sicurezza degli Alleati e alla pace” e si denuncia la “terribile crudeltà” di Mosca contro l’Ucraina.
Ore 13.22 Norvegia annuncia donazione lanciarazzi multipli a Ucraina
La Norvegia annuncia la donazione di tre sistemi lanciarazzi multipli per l’Ucraina, dopo decisioni analoghe da parte di Usa, Regno Unito e Germania. Kiev ha richiesto specificamente questo tipo di armi - cosiddette Mlrs o Gmrls - che combinano precisione e lungo raggio, per arginare l’invasione russa e contrastare l’artiglieria di Mosca. "Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina in modo che possa continuare la sua lotta per la libertà e l’indipendenza", ha spiegato in una nota il ministro della Difesa norvegese Bjorn Arild Gram.
Ore 13.03 Nato: Zelensky, nostri obiettivi gli stessi dell’alleanza
Gli obiettivi dell’Ucraina sono esattamente gli stessi di quelli dell’Alleanza": questo il commento su Telegram di Volodymyr Zelensky, ai lavori del vertice Nato in corso a Madrid. "Siamo interessati alla sicurezza e alla stabilità nel continente europeo, nel mondo", ha concluso Zelensky.
Ore 12.46 Sanzioni Uk a oligarca russo Potanin e alla cugina di Putin
Il Regno Unito ha annunciato sanzioni contro l’oligarca Vladimir Potanin, noto come il "re del nichel" della Russia, per Londra il secondo uomo più ricco della Russia. Potanin è stato incluso nell’ultima lista che comprende anche soggetti e società del mondo della finanza e altre entità. "«Potanin ha continuato ad accumulare ricchezza mentre sostiene il regime di Putin, acquisendo Rosbank e azioni in Tinkoff Bank nel periodo successivo all’invasione russa dell’Ucraina", conferma il governo in una nota diffusa alla stampa.
Ore 12.12 Mosca: Adesione alla Nato di Svezia e Finlandia profondamente destabilizzante
Il vertice della Nato a Madrid dimostra "l'aggressività dell'Alleanza nei confronti della Russia": così ha affermato oggi il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. descrivendo l'allargamento a Finlandia e Svezia come "profondamente destabilizzante".
Ore 12.02: Mosca, "Le armi occidentali all'Ucraina sono una minaccia"
Le forniture di armi occidentali possono minacciare la sicurezza non solo in Ucraina ma anche oltre i suoi confini. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass. Pochi minuti prima, il segretario della Nato Jens Stoltenberg aveva parlato a sua volta della Russia come "una minaccia per la sicurezza dell'Alleanza atlantica"
Ore 11.47: "Distrutta una base di mercenari a Mykolaiv"
La Russia afferma di aver distrutto un centro di addestramento per "mercenari stranieri" vicino Mykolaiv. E' quanto è stato reso noto nel briefing russo sulle operazioni militari, citato dal Guardian. Le forze di Mosca affermano anche di aver praticamente distrutto il 108esimo battaglione ucraino, oltre a quattro posti di comando, di cui due a Kharkiv. Mosca rivendica inoltre l'abbattimento di un aereo Mig-29, due aerei Su- 25, un elicottero Mi-8 e nove droni. Infine si sostiene che in diverse unità ucraine "la situazione del cibo è critica" e che "a causa della fame vi sono numerosi casi di diserzione e abbandono delle postazioni fra le truppe ucraine". Nessuna di queste informazioni ha avuto un riscontro indipendente.
Ore 11.04: La Cina, "gli Usa non ledano i nostri interessi"
La Cina rivendica una "normale cooperazione" con la Russia, all'indomani dell'inserimento nella black list di cinque aziende cinesi accusate di sostenere le aziende militari di Mosca nell'invasione dell'Ucraina, e avverte gli Stati Uniti di non ledere gli interessi di Pechino. "Cina e Russia svolgono una normale cooperazione economica e commerciale sulla base del rispetto reciproco, dell'uguaglianza e del vantaggio reciproco e non dovrebbero subire interferenze o essere limitate da terze parti", ha scandito il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. "Nel gestire le relazioni con la Russia, gli Stati Uniti non devono in alcun modo ledere i legittimi interessi della Cina", ha aggiunto Zhao, esortando Washington a "correggere immediatamente i suoi errori, revocare le sanzioni pertinenti e le sanzioni unilaterali contro le società cinesi". La Cina, ha concluso Zhao, "adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare risolutamente i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi".
Ore 10.43 Zelensky: Bucha come un film di guerra, terrificante
In un'intervista al network Usa Nbc, Volodymyr Zelensky ha paragonato le scene che si osservano al giorno d'oggi a Bucha ad un film di guerra e che infondono sensazioni terrificanti. "È come un film, un film violento sugli effetti della guerra. Ma poi ci si rende conto che non è un film, che è la realtà, e che la realtà è più terrificante", ha concluso Zelensky.
Ore 13.24 Ucraina, a Kherson iniziano i preparativi per il referendum
L'amministrazione filo russa insediata a fine aprile dai militari di Mosca nella regione ucraina occupata di Kherson ha iniziato a preparare il referendum sull'adesione alla Federazione russa, ha reso noto Kirill Stremousov, numero due del nuovo governo regionale, in un video pubblicato su Instagram in cui tuttavia non precisa alcuna data. "Il referendum per l'adesione si farà. La regione di Kherson deciderà di aderire alla Federazione russa, di diventare una entità della Federazione a pieno titolo", ha concluso Stremousov.
Ore 09.59 Intelligence Uk: possibilità reale che i Russi non volessero colpire il centro commerciale
Esiste una "reale possibilità" che l'esercito russo il 27 giugno durante un attacco missilistico al centro commerciale di Kremenchuk volesse colpire un'infrastruttura vicina. A sostenerlo il ministero della Difesa britannico, il quale cita un rapporto quotidiano della sua intelligence. "L'imprecisione degli attacchi a lungo raggio della Russia ha già causato ingenti vittime tra la popolazione civile, inclusa la stazione ferroviaria di Kramatorsk il 9 aprile 2022. È probabile che i russi siano disposti ad accettare un alto livello di perdite concomitanti quando decidono di colpire un obiettivo", ha concluso.
Ore 9.10: "Se Putin fosse stato donna..."
Se il presidente russo Vladimir Putin fosse stato donna non avrebbe attaccato l'Ucraina. Ne è convinto il primo ministro britannico Boris Johnson che, in un'intervista alla Tv tedesca Zdf citata dalla Press Association, ha descritto la guerra in Ucraina come un "perfetto esempio di mascolinità tossica". Johnson ha inoltre sottolineato che, anche se i leader del G7 vogliono "disperatamente" la fine della guerra in Ucraina, al momento "non vi è un accordo" che lo renda possibile. Quindi, parlando dopo il summit in Germania, il leader Tory ha affermato: "Se Putin fosse stato una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, non credo davvero che si sarebbe imbarcato in una folle guerra machista di invasione e violenza come ha fatto". Quindi ha sottolineato che "c'è bisogno di più donne in posizioni di potere".
Ore 8.39: Intelligence GB, "i russi non sanno mirare"
Nella sua analisi quotidiana della situazione sul campo in Ucraina, l'intelligence britannica sostiene che "le forze russe continuano ad avanzare gradualmente per circondare la città di Lysychansk", l'ultima ancora nelle mani dei difensori ucraini all'interno della regione di Lugansk. "Dal 25 giugno, le forze russe sono avanzate di altri due chilometri vicino alla raffineria di petrolio di Lysychansk, a sud della città" si legge nel rapporto. Inoltre, spiega l'intelligence britannica, "c'è la possibilità che l'attacco missilistico al centro commerciale di Kremenchuk del 27 giugno fosse destinato a colpire un obiettivo infrastrutturale vicino". Da parte sua, va ricordato, Mosca ha affermato che un suo missile avrebbe colpito un deposito di armi le cui esplosioni secondarie avrebbero investito il centro commerciale, causando decine di vittime tra i civili. Si tratta di un'azione definita abominevole dai leader dei paesi occidentali e per la quale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto all'Onu la creazione di una commissione d'inchiesta che assodi - come da lui sostenuto - che il luogo della strage sia stato effettivamente colpito da un vettore russo. Secondo gli analisti britannici sarebbe "quasi certo che la Russia continuerà a compiere bombardamenti con l'obiettivo di impedire il rifornimento delle forze ucraine in prima linea". A tale riguardo, gli esperti di Londra non nascondo la loro preoccupazione per "la carenza di armi d'attacco di precisione più moderne in Russia" e per "le carenze professionali del loro personale di puntamento: queste mancanze molto probabilmente porteranno a piangere ulteriori vittime civili".
Ore 8.10: Missili russi su Mykolaiv, 2 morti e 3 feriti
Due morti e 3 feriti: è l'esito di un attacco missilistico su Mykolaiv. Lo ha reso noto il sindaco della città ucraina Oleksandr Sienkevych, precisando che il raid russo è avvenuto nelle prime ore del mattino.
Ore 7.47: Il governatore di Kursk, "abbattuto drone proveniente dall'Ucraina"
Il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit, ha annunciato ieri sera l'abbattimento di un aeromobile a pilotaggio remoto proveniente dal territorio dell'Ucraina. "Verso le 22:17, un drone ucraino e' stato abbattuto a est di Kursk. I nostri militari stanno lavorando sul posto, i rappresentanti dei servizi speciali sono partiti. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono vittime o danni", ha scritto ieri sera Starovoit sui propri canali social. Il governatore ha aggiunto che le unita' delle forze armate sono in massima allerta. La regione di Kursk, che confina con la regione Ucraina di Sumy, ha introdotto il livello giallo di minaccia terroristica lo scorso 11 aprile.
Ore 7.36: Sanzioni Usa a 5 aziende Cina, l'ira di Pechino
Gli Usa hanno imposto sanzioni a cinque aziende cinesi, accusate di sostegno all'esercito russo. Lo riferisce il Global Times, aggiungendo che la misura ha causato una dura reazione del governo cinese. "La Cina ha svolto un ruolo costruttivo nella promozione dei colloqui di pace e non ha fornito assistenza militare a nessuna delle parti in conflitto", ha replicato l'ambasciata cinese a Washington.
Ore 7.28: "I russi preparano l'attacco a Slovyansk"
Le truppe russe hanno creato le condizioni per ulteriori attacchi a Barvinkovo e Slovyansk, nella regione di Donetsk, e si sono concentrate anche sull'accerchiamento di Lysychansk, nella regione di Luhansk. Lo ha dichiarato questa mattina lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla propria pagina Facebook. "In direzione di Slovyansk, il nemico ha concentrato i suoi sforzi principali sulla conduzione di operazioni d'assalto al fine di raggiungere il confine Bogorodichne-Krasnopillya e creare le condizioni per un ulteriore attacco a Barvinkove e Slovyansk", si legge nel rapporto. Inoltre le truppe russe, in direzione di Donetsk, concentrano i principali sforzi sulla conduzione delle ostilità verso Lysychansk e Bakhmut, per circondare la città di Lysychansk. "Verso Lysychansk, il nemico continua la sua offensiva in direzione di Vovchoyarivka-Verkhnokamyanka", afferma lo Stato maggiore.