Spia russa infiltrata alla Corte penale de l'Aja. Il retroscena: cosa doveva sabotare
Aveva una missione ben precisa la spia russa che stava per infiltrarsi alla Corte penale internazionale de l'Aja come stagista: inquinare le prove sui crimini di guerra compiuti dall'armata di Putin in Ucraina. L'uomo che ha usato una identità di copertura brasiliana è stato smascherato dai servizi segreti olandesi, l'Aivd, che hanno scoperto che era un membro dell'intelligence militare russa del Gru (Direttorato principale per l'informazione, servizio informazioni delle Forze armate russe che dipende dallo Stato Maggiore.
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Sergey Vladimirovich Cherkasov, 36 anni, diceva di chiamarsi Viktor Muller Ferreira, di avere 33 anni e di essere un cittadino brasiliano. "L'Aivd ha impedito a un ufficiale dell'intelligence russa di ottenere l'accesso come stagista alla Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja". L'accesso riservato alla Cpi sarebbe "molto prezioso per i servizi di intelligence russi" poiché la Corte si sta occupando sia dell'Ucraina sia della guerra russa in Georgia nel 2008.
La spia "avrebbe dovuto iniziare uno stage con la Cpi, il che significa che avrebbe avuto accesso all'edificio e ai sistemi della Cpi", ha affermato l'Aivd, sottolineando che se avesse avuto successo, "avrebbe potuto raccogliere informazioni, reclutare fonti e organizzare l'accesso ai sistemi digitali della Cpi", ha aggiunto. "Avrebbe anche potuto influenzare i procedimenti penali della CPI".
La notizia dell'arresto dell'ufficiale dei servizi militari russi (Gru) nei Paesi Bassi è stata liquidata dal Cremlino come "fake news".