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Denis Pushilin, la fine di Zelensky? "L'Ucraina cesserà di esistere"

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L’Ucraina cesserà di esistere. Ne è convinto Denis Pushilin, che è ovviamente di parte in questa storia, dato che è il presidente dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk. La sua carriera politica è iniziata nel 2014, dopo un passato nelle truffe finanziarie, ed è decollata nel 2018 con la nomina a leader dei separatisti di Donetsk: la caratteristica che lo contraddistingue è la cieca lealtà nei confronti di Vladimir Putin, tanto che si dice favorevole alla restaurazione dell’Impero Russo.

 

 

Intervistato da La Stampa, Pushilin ha spiegato perché ritiene che l’Ucraina cesserà presto di esistere: “Attualmente è controllata dall’esterno, non prende nessuna decisione da sola, è un dato di fatto. E ultimamente non ha preso una sola decisione nell’interesse dei suoi cittadini e di ciò che resta del Paese. La leadership ucraina non ha più punti di appoggio su cui fare affidamento. Negli ultimi otto anni è stata deindustrializzata, essenzialmente l'hanno ridotta a una fonte di materie prime”.

 

 

“Per di più - ha proseguito Pushilin - tenendo conto delle sue azioni distruttive, dell'aggressione contro le repubbliche del Donbass e degli armamenti di cui potrebbe potenzialmente dotarsi, ovviamente la probabilità che l'Ucraina sopravviva è estremamente bassa.  Quello che resta dell'Ucraina, se ne resterà qualcosa, deve essere denazificato e demilitarizzato. Si tratterà di un tipo di relazioni completamente diverso. Ma per ora è presto per parlarne - ha chiosato il leader dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk - l'operazione militare speciale è ancora in corso”.

 

 

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