Ucraina, la diretta del 13 giugno. Zelensky: "La Russia ha superato tutte le linee rosse". Poi l'affondo contro Berlino
Attacco massiccio dei russi a Severodonetsk: il giorno numero 110 della guerra in Ucraina si apre con l'offensiva nella città-chiave per la conquista del Donbass. L'esercito invasore ha distrutto il ponte che collega l'area a Lysychansk, rendendo di fatto impossibile l'evacuazione dei civili ucraina. Severodonetsk sempre più come Mariupol, la Azot come la Azovstal.
Ore 22.02 Ucraina, persa il 25% della terra coltivabile
L’Ucraina ha perso circa un quarto della sua terra coltivabile in seguito all’invasione della Russia. Le zone più disastrate sono quelle a sud e ad est del Paese, stando a quanto affermato dal viceministro dell’agricoltura, Taras Vysotskiy. Quest’ultimo ha però assicurato che la sicurezza alimentare della popolazione non corre rischi immediati: “La semina di quest’anno è più che sufficiente”.
Ore 21.26 Kiev denuncia: “Trovati civili assassinati da russi sadici”
Gli investigatori ucraini affermano di aver riesumato sette corpi da tombe di fortuna scoperte in una foresta nei pressi della capitale Kiev. Si tratterebbe di civili uccisi dalle forze russe durante l’occupazione di quelle zone: i corpi sono stati trovati in un villaggio che si trova a meno di 10 km da Bucha. Secondo gli ucraini i cadaveri ritrovati appartengono a civili vittime di esecuzioni da parte di soldati russi “sadici”.
Ore 20.48 Zelensky striglia Scholz: “Supporto tedesco sia inequivocabile”
Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista alla Zdf in cui chiede alla Germania di essere “inequivocabile” nel sostegno all’Ucraina. “Abbiamo bisogno da parte del cancelliere Scholz la sicurezza che la Germania ci sostenga. Lui e il suo governo devono decidersi - ha dichiarato il presidente Zelensky - non può esserci nessun tentativo di equilibrio tra l’Ucraina e le relazioni con la Russia”.
Ore 20.33 Ucraina: Donetsk, colpito ospedale per maternità
A Donetsk, un proiettile avrebbe colpito un ospedale per la maternità: le donne in travaglio sono state evacuate nel seminterrato, i medici continuano a fornire assistenza. La notizia è stata rilanciata dal corrispondente dell'agenzia Ria Novosti, secondo il quale le forze di sicurezza ucraine hanno bombardato la città per più di due ore utilizzando sia cannoni che artiglieria con munizioni a grappolo.
Ore 20.12 Finlandia: la Russia usa armi di distruzione di massa
Il presidente della Finlandia, Sauli Niinistö, sostiene che sia l’ Ucraina sia la Russia stanno usando armi più pesanti, comprese, nel caso della Russia, "bombe termobariche, che sono di fatto armi di distruzione di massa", ha rimatcato.
Ore 19.49 Russia, la fuga degli oligarchi
Oltre 15mila milionari dovrebbero fuggire dalla Russia entro la fine di quest’anno: questo quanto riferisce il Guardian, secondo cui i cittadini facoltosi voltano le spalle al regime di Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina. Si prevede che circa il 15% dei russi con un patrimonio superiore a 1 milione di dollari sarà emigrato in altri paesi entro la fine del 2022: questi i dati sulla migrazione elaborati da Henley & Partners, una società con sede a Londra che agisce come intermediario tra i super ricchi e i paesi che vendono le loro cittadinanze.
Ore 19.23 Ucraina: Russia ha superato tutte linee rosse
"La Russia ha superato tutte le linee rosse. I negoziati sono possibili da una posizione forte, che richiede la parità di armi. Semplicemente non c'è altro modo": così su twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky.
Ore 19.01 Presto incontro Putin-Lukashenko
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko si incontreranno presto. L'annuncio arriva dall'ambasciatore russo in Bielorussia Boris Gryzlov. "Il presidente si è incontrato cinque volte solo dall'inizio dell'anno con Lukashenko. Un altro incontro è programmato presto. Apprezziamo molto il sostegno che i nostri amici bielorussi ci forniscono oggi", ha spiegato Gryzlov al quotidiano bielorusso Segodnya, secondo quanto rilancia Interfax. "La repubblica di Bielorussia è attualmente il più stretto alleato della Federazione Russa", ha rimarcato Gryzlov, il quale ha concluso aggiungendo che "le relazioni tra i due Paesi si basano sui principi del rispetto e del sostegno reciproci".
Ore 18.47 Bombe russe danneggiano asilo nel Dnipropetrovsk
"I bombardamenti nemici hanno danneggiano un asilo nella comunità di Zelenodolsk della regione di Dnipropetrovsk", che si trova nell’Ucraina centro orientale. Questo è quanto sostiene Ukrinform, che precisa come la scuola è stata bombardata nella notte. "La situazione nella comunità di Zelenodolsk è molto tesa. Il nemico agisce in modo caotico e piuttosto crudele", ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare del distretto di Kryvyi Rih, Yevhen Sytnychenko. Secondo la medesima fonte, nella tarda serata di domenica 12 giugno, Zelenodolsk è stata bersaglio del "fuoco nemico, con gli invasori" che hanno colpito un appartamento. Una donna è stata uccisa, i feriti sarebbero cinque.
Ore 18.23 Kiev, forze russe tentano accerchiamento nei pressi di Lysychansk e Severodonetsk
Nella direzione di Donetsk le forze russe si stanno raggruppando cercando di accerchiare i militari ucraini nei pressi di Lysychansk, Pryvillia, Severodonetsk, Borivske. Questo è quanto emerge dal quartier generale delle forze armate dell'Ucraina.
Ore 17.52 Commissario Ue, stime raccolto prossimo anno -50%
In seguito all'invasione russa dell'Ucraina, la produzione di cereali e semi oleosi potrebbe essere inferiore al 40-50% rispetto allo scorso anno e gli ucraini chiedono aiuti finanziari. Queste le stime diffuse dal Commissario europeo all'agricoltura, Janusz Wojciechowski, ai ministri riuniti nel Consiglio agricoltura. "In una recente lettera - ha spiegato Wojciechowski - il ministro ucraino ha delineato le loro necessità immediate per sostenere la produzione alimentare e la priorità si è spostata dalla precedente richiesta di donazioni in natura a una chiara richiesta di aiuto finanziario per attrezzature e macchinari per lo stoccaggio, intensificare la produzione orticola, attrezzature per facilitare le esportazioni fondi per il sostegno diretto ai piccoli agricoltori", ha concluso.
Ore 17.24 - Media russi, forze di Kiev bombardano Donetsk
"Le truppe ucraine stanno bombardando Donetsk, dove si sentono esplosioni dal centro della città". Questo quanto riferisce Ria Novosti, in seguito al fatto che le milizie separatiste filorusse avevano denunciato un altro attacco, a loro dire, scagliato delle Forze di Kiev, contro il mercato Maysky nel distretto Budyonnovsky sempre a Donetsk. Secondo i separatisti, nell’attacco al mercato sono morte tre persone, tra cui un bambino. I feriti sarebbero almeno 18.
Ore 16.57 Attacco missilistico russo in regione Chernihiv
Le forze russe hanno colpito con un attacco missilistico la città di Pryluky, nel Nord dell'Ucraina: questo è quanto riferisce Vyacheslav Chaus, il governatore della regione di Chernihiv, su Telegram. Pryluky si trova a 150 chilometri a Est di Kiev e ha una pista dell’aviazione militare. In seguito all’attacco sono stati evacuati quattro villaggi vicini. L’esercito russo aveva inizialmente invaso la regione di Chernihiv, ma ad aprile aveva poi riparato in ritirata.
Ore 16.25 Kiev: oltre 22 mila persone uccise a Mariupol, 50 mila deportati in Russia
Sono oltre 22mila le persone che sarebbero state uccise a Mariupol. La stima viene riferita, secondo quanto riporta The Kyiv Independent, dall'amministrazione dell’oblast di Donetsk. Stando a quel che emerge dai dati preliminari, più di 50mila persone sono state deportate con la forza da Mariupol in Russia e nei territori occupati dagli invasori russi.
Ore 16.01 Missili russi colpiscono Pryluky, a Nord del Paese
Tre missili russi sono stati lanciati sulla città di Pryluky, nel nord dell’Ucraina. La notizia è stata data su Telegram dal capo dell’amministrazione regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus, rilanciato dal Guardian. "Forniremo ulteriori dettagli non appena li avremo", ha rimarcato il governatore, facendo riferimento a eventuali danni o vittime.
Ore 15.49 Kiev: l'esercito ucraino riconquista tre villaggi nella regione di Donetsk
L'esercito ucraino ha riconquistato tre villaggi nella regione di Donetsk spostando la linea del fronte di 15 chilometri: l'impresa viene rilanciata da Ukrinform che cita le Forze armate di Kiev. "In alcune aree del Donbass, le Forze armate ucraine stanno avanzando gradualmente. I nostri soldati hanno liberato tre villaggi nella regione di Donetsk e spostato la linea del fronte di 15 chilometri", ha spiegato lo Stato maggiore. A Severodonetsk però le forze di Kiev hanno visto però i soldati russi prendere il sopravvento: la città è di fatto caduta.
Ore 15.13: "200 bielorussi combattono a fianco degli ucraini"
Minsk ha reso noto che "circa 200 bielorussi stanno combattendo al fianco delle forze nazionaliste in Ucraina. Si tratta di ultras del calcio e di partecipanti alle proteste del 2020 ad aver commesso reati di varia natura e che sono riusciti a sfuggire alla legge". Le parole del vice-ministro degli Interni bielorusso Gennady Kazakevich tradiscono un certo imbarazzo per il governo alleato di Vladimir Putin.
Ore 14.51: "Russi controllano il centro di Severodonetsk"
A Severodonetsk i russi controllerebbero il centro della città, considerata lo snodo-chiave per la conquista del Donbass e dell'est dell'Ucraina. Lo ha fatto sapere Motusyanyk, portavoce del ministero della Difesa.
Ore 14.10: Londra, "Indagine sull'aumento del prezzo della benzina"
Aperta una indagine sull'aumento del costo della benzina e del diesel considerato anomalo anche a fronte della guerra in Ucraina e delle sanzioni contro la Russia. A stabilirlo è l’Authority britannica per la concorrenza e il mercato ha annunciato oggi l’avvio di un’indagine lampo. Una iniziativa che potrebbe trovare sponde anche in altri Paesi europei.
Ore 13.59: Ufficiale ucraino spara in zona residenziale a Kiev, il video
Il ministro della Difesa Alexey Reznikov ha riferito su Facebook di avere rimosso il capo di uno dei dipartimenti dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine. L'ufficiale è stato ripreso in un video pubblicato dal sito Liga.net mentre apre il fuoco in una zona residenziale della capitale Ucraina. Il filmato mostra un uomo in uniforme militare mentre litiga con alcune guardie, le minaccia con una pistola e poi spara di lato. L'episodio sarebbe avvenuto venerdì scorso nel quartiere di Kazka. Secondo le fonti di "Liga.net", il colpo partito dall'arma del militare ha mancato di poco un bambino. L'uomo in uniforme militare nel video assomiglia a Yuri Bobrov, capo del servizio legale delle Forze armate ucraine. Reznikov non ha rivelato i dettagli dell'incidente, ma ha scritto di aver ordinato l'avvio di un'indagine ufficiale e la rimozione del funzionario dello Stato maggiore. Secondo il ministro della Difesa, le sue azioni contengono elementi perseguibili non solo a livello disciplinare ma anche penale. "I nostri soldati trattengono le orde del nemico, danno la vita affinché i bambini nelle città pacifiche siano il più al sicuro possibile durante la guerra con la Russia. Quando una persona in una posizione militare, con spalline e uniforme, usa la propria arma in una zona residenziale della capitale, allora segue una reazione. Se c'erano aspettative di impunità, questo è un errore", ha dichiarato il ministro.
L'alto militare ucraino spara in strada: guarda qui il video
Ore 13.42: "Razzi lanciati dai russi sull'area di Pryluky"
Il centro del distretto di Pryluky, nella regione di Chernihiv, è stato colpito da un attacco missilistico russo. Lo ha dichiarato su Telegram il presidente della regione di Chernihiv, Vyacheslav Chaus, secondo quanto rilancia l'agenzia di Kiev "Ukrinform". "Abbiamo appena appreso che il nemico ha lanciato un attacco missilistico su Pryluky. Sono stati registrati gli 'arrivi' di tre missili. Le informazioni sull'entità dei danni sono in fase di definizione", ha scritto Chaus.
Ore 13.20: Pechino, "Taiwan è un affare interno"
Taiwan è un "affare intero" alla Cina e non ha nulla a che vedere con l'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin prendendo le distanze dalle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva paragonato Taiwan all'Ucraina. Citato dall'emittente Cgtn, il portavoce ha chiarito che "Taiwan è un affare interno alla Cina e riguarda la sovranità cinese". Zelensky aveva detto che "oggi l'Ucraina è un esempio per il mondo intero. Il mondo deve sostenere ogni azione finalizzata a prevenire la diffusione della violenza".
Ore 12.55: "Bombe ucraine sul mercato a Donetsk"
Sarebbero state le forze ucraine a colpire oggi l'affollato mercato Maysky nel distretto Budyonnovsky di Donetsk. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti, secondo la quale l'attacco avrebbe provocato delle vittime fra la popolazione civile, fra cui una donna e un bambino. Secondo le fonti russe l'attacco sarebbe stato condotto con numerosi razzi Grad e con proiettili calibro 155, che avrebbero provocato anche un incendio nell'area del mercato.
Ore 12.38: Scholz a Kiev, il governo tedesco non conferma
Il governo federale non conferma le indiscrezioni pubblicate da La Stampa, secondo cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente francese, Emmanuel Macron, si recheranno insieme in visita a Kiev nella giornata del 16 giugno. In precedenza, era stato il quotidiano tedesco Bild a riferire che Scholz, Draghi e Macron si sarebbero recati nella capitale del'Ucraina prima del vertice del G7, in programma al castello di Elmau in Baviera dal 26 al 28 giugno. L'esecutivo tedesco non ha dato conferma neanche di queste indiscrezioni.
Ore 12.08: "Scholz, Macron e Draghi a Kiev il 16 giugno"
Sarebbe fissata per giovedì la visita congiunta in Ucraina del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron e del presidente del Consiglio Mario Draghi. Lo ha scritto oggi il quotidiano torinese La Stampa, lasciando intendere che però dal governo italiano (che in effetti non ha aggiornato l'agenda pubblica del premier) non sia ancora giunta una conferma: "A Palazzo Chigi è stato dato ordine di non lasciare trapelare nulla per ragioni di sicurezza, ma La Stampa è venuta a conoscenza della data e ha ricevuto conferma nella triangolazione con Berlino e Parigi". L'indiscrezione era stata lanciata nei giorni scorsi dal quotidiano tedesco Bild. Il capo del governo tedesco è stato impegnato in questi giorni in un giro nelle capitali balcaniche, il capo di Stato francese è atteso per martedì e mercoledì in Romania e Moldavia; Draghi oggi e domani sarà in Israele e Palestina. L'agenda dei tre potrebbe quindi coincidere con l'attesa missione a Kiev di giovedì 15.
Ore 12.01: Varsavia, "da Scholz, Macron e Draghi niente pressioni su Zelensky"
I leader europei Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi non mettano pressione sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky affinché faccia concessioni alla Russia. E' l'appello formulato dal ministero degli Esteri polacco in vista della possibile visita dei tre a Kiev, riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform. In particolare, il sottosegretario polacco Marcin Przydacz, in un programma radiofonico, ha ricordato che lo stesso presidente polacco Andrzej Duda ha esortato da tempo i leader europei a visitare l'Ucraina e ad andare a vedere con i propri occhi Bucha e Borodianka auspicando che una visita del genere possa modificare il loro approccio. Il diplomatico polacco ritiene tuttavia che non vi sia "l'illusione" che cio' cambi completamente la linea dei tre ma è convinto che sia necessario "lavorarci su affinché non esercitino pressioni su Volodymyr Zelensky per concessioni". Przydacz ha detto infatti di non comprendere perche' l'Ucraina "debba perdonare la Russia".
Ore 11.53: "500 civili rifugiati nella Azot"
Centinaia di civili a Severodonetsk sono rifugiati nell'impianto chimico di Azot, sotto il pesante fuoco delle forze russe: lo ha affermato il governatore regionale Serhiy Gaidai. Il governatore ha confermato che i russi controllano circa il 70% della città e che sono in corso combattimenti feroci. "Circa 500 civili rimangono nell'area dello stabilimento Azot a Severodonetsk, 40 dei quali sono bambini. A volte i militari riescono a evacuare qualcuno", ha commentato. "I russi stanno distruggendo aree dopo aree", ha aggiunto, avvertendo che è impossibile condurre un'evacuazione di massa e portare aiuti umanitari in città a causa dei bombardamenti.
Ore 11.02: "I russi hanno rubato migliaia di tonnellate di ferro"
L'esercito ucraino ha accusato la Russia di aver rubato decine di vagoni carichi di minerali prelevati dall'impianto di lavorazione del ferro nella regione di Zaporizhzhia. "Nel villaggio di Mala Bilozirka, nel distretto di Vasylivka, gli invasori russi hanno rubato 54 vagoni merci carichi di minerale sinterizzato dall'impianto (di lavorazione del) ferro, per un totale di 3.240 tonnellate", ha fatto sapere l'esercito su Facebook. Nella stessa zona, i russi hanno sequestrato un camion tipo Kamaz. Ampie aree della regione di Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale nucleare d'Europa, sono ora controllate dai russi che hanno assunto anche la gestione degli stabilimenti locali. Non è la prima volta che Kiev accusa i russi di aver rubato, per esempio sostiene che Mosca sia riuscita a portare fuori dal Paese tonnellate di grano ucraino rubato.
Ore 10.54: Sipri, "Arsenali nucleari in aumento"
Gli arsenali nucleari globali nel prossimo decennio aumenteranno per la prima volta dalla Guerra fredda: "Tutti gli Stati che dispongono di armi nucleari stanno aumentando o rafforzando i loro arsenali, la gran parte sta accrescendo la retorica sul nucleare e il ruolo che le armi nucleari hanno nelle loro strategie militari". Lo ha dichiarato Wilfred Wan, direttore dell'International Peace Research Institute (Sipri), commentando la 53esima edizione dell'annuario dell'istituto, Yearbook 2022. I nove Stati dotati di armi nucleari - Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele e Corea del Nord - continuano a modernizzare i loro arsenali nucleari e, sebbene il numero totale di armi nucleari sia leggermente diminuito tra gennaio 2021 e gennaio 2022, il numero probabilmente aumenterà nel prossimo decennio, afferma il Sipri.
Ore 10.20: Podolyak, "Per finire la guerra ci servono armi pesanti"
"In parole povere, per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di armi pesanti". Lo ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, spiegando che le forze armate di Kiev necessitano di "mille obici calibro 155 mm; 300 lanciarazzi Mlrs, 500 carri armati, duemila veicoli blindati, mille droni". Podolyak ha quindi ricordato che "il 15 giugno si tiene a Bruxelles la riunione del Gruppo di contatto dei ministri della Difesa. Siamo in attesa di una decisione".
Ore 9.59: "Sotto tiro la zona industriale di Severodonetsk"
La zona industriale a Severodonetsk, dove si stanno rifugiando circa 500 civili, è sotto il fuoco dell'artiglieria pesante delle forze russe: lo ha detto il governatore regionale del governatore di Lugansk. Serhiy Gaidai, governatore della regione di Severodonetsk, ha aggiunto su Facebook che le forze russe controllano circa il 70% della città e che i combattimenti sono feroci.
Ore 9.34: Putin rimuove Natalya Poklonskaya
Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che solleva Natalya Poklonskaya dall'incarico di vicedirettore dell'Agenzia federale per gli affari della Comunità degli Stati Indipendenti, i connazionali all'estero e la cooperazione umanitaria internazionale. Lo riferisce Interfax. Il decreto presidenziale, pubblicato sul portale Internet ufficiale per le informazioni legali, ordina che "Natalya Vladimirovna Poklonskaya sia sollevata dall'incarico di vicedirettore dell'Agenzia federale per gli Affari della Comunità degli Stati Indipendenti, i Compatrioti all'estero e la Cooperazione umanitaria internazionale". Poklonskaya, ucraina naturalizzata russa, è stata procuratrice generale della Crimea ed è stata eletta nel 2016 con Russia Unita alla Duma di Stato. Ad aprile aveva criticato l'invasione russa in ucraina sostenendo che "la lettera 'Z' simboleggia la tragedia e il dolore sia per la Russia che per l'ucraina".
Ore 8.54: Il filo-russo Basurin, "Si arrendano a Severotonetsk"
Le forze di sicurezza ucraine sono adesso di fatto isolate e bloccate a Severodonetsk e dovrebbero arrendersi se non vogliono morire: lo ha detto il vice capo del dipartimento della Milizia popolare dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Eduard Basurin, incontrando i giornalisti (grazie a un tour nell'area dei combattimenti, organizzato dal ministero della Difesa russo). Secondo Basurin, i soldati ucraini hanno fatto saltare in aria l'ultimo ponte che collegava Severodonetsk con la città gemella al di là del fiume, Lysichansk , e ora non possono lasciare la città. "Quelle unità militari ucraine che sono lì, vi sono rimaste per sempre... Hanno due opzioni: seguire l'esempio dei loro colleghi (a Mariupol) e arrendersi, o morire. Non hanno altra opzione".
Ore 8.35: Forze ucraine respinte dal centro di Severodonetsk dai russi
Le truppe russe hanno estromesso l'esercito ucraino dal centro di Severodonetsk, città chiave nell'Ucraina orientale dove i due eserciti stanno combattendo da settimane. Lo ha annunciato lo stato maggiore ucraino. "Con il supporto dell'artiglieria, il nemico ha preso d'assalto Severodonetsk, ottenuto un successo parziale e ha respinto le nostre unità dal centro della città. Le ostilità continuano", ha affermato l'esercito nel suo aggiornamento mattutino pubblicato su Facebook.
Ore 8.27: Governatore di Sumy, "Stamattina oltre 30 attacchi con lanciamine dalla Russia"
"Stamattina abbiamo avuto oltre 30 attacchi con lanciamine provenienti dal territorio russo, che hanno colpito il villaggio di Esmansk". Lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione di Sumy Dmytro Zhyvytskyy, secondo cui, "stando alle prime notizie, gli attacchi non avrebbero provocato vittime".
Ore 8.31: Bas, "Per Kiev e i Balcani adesione rapida alla Ue"
"L'Ucraina e gli Stati dei Balcani occidentali hanno bisogno di una chiara prospettiva di adesione. Dovremmo fare del nostro meglio per sostenere questo processo, L'incertezza fa il gioco di Putin. Un'adesione rapida rafforzerebbe inoltre la nostra sicurezza, L'Ue è un progetto di pace". Così Baerbel Bas, presidente del Bundestag, in una intervista a La Repubblica. Quanto all'Italia "è un partner europeo estremamente importante. Ecco perché una delle mie prime visite a Roma,. Dobbiamo rafforzare il nostro partenariato, sull'onda del piano di azione congiunto. Alla luce della guerra, abbiamo più che mai bisogno di un'Europa unita", ha aggiunto.
Ore 8.20: Mosca, "Con Vaticano dialogo aperto e riservato"
Mosca accoglie con favore gli sforzi di mediazione del Vaticano nel conflitto in Ucraina, mantenendo "un dialogo onesto e fiducioso su una serie di argomenti". Così alla Ria Novosti Alexei Paramonov, direttore del Primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. "La dirigenza vaticana ha ripetutamente dichiarato la propria disponibilità a fornire ogni possibile assistenza per raggiungere la pace e porre fine alle ostilità in Ucraina. Queste affermazioni sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, principalmente legate alla situazione umanitaria in Ucraina", ha detto il diplomatico.
Ore 8.17: Gb, "Attraversamento del fiume Severodonetsk determinante"
Nei prossimi mesi, le operazioni di attraversamento del fiume Severskij Donets, a Severodonetsk, probabilmente saranno tra i fattori determinanti più importanti per il corso della guerra. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto. Il settore centrale chiave, lungo 90 km, della prima linea russa nel Donbass si trova a ovest del fiume Siverskyy Donets e per raggiungere il successo nell'attuale fase operativa della sua offensiva nel Donbass, la Russia "dovrà completare ambiziose azioni di fiancheggiamento o condurre attraversamenti d'assalto del fiume. Le forze ucraine sono spesso riuscite a demolire i ponti prima di ritirarsi", mentre i russi "hanno faticato a mettere in atto il complesso coordinamento necessario per condurre con successo l'attraversamento dei fiumi quando sotto il tiro del fuoco".
Ore 8.06: "Russi tengono accerchiati ucraini a Severonedonetsk"
L'esercito russo, con il supporto dell'artiglieria, è riuscito ad assaltare la strategica città di Severodonetsk e tiene accerchiate le restanti truppe ucraine nell'area. E' la valutazione dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, il cui ultimo rapporto e' concentrato sull'offensiva alla città, la cui conquista potrebbe dare ai russi il controllo dell'intera regione di Lugansk. "Il nemico ha avuto relativamente successo", perché non ha espulso completamente le truppe ucraine e, quindi, "la battaglia continua", si legge sulla pagina Facebook dei vertici militari ucraini. Pertanto, "le forze di occupazione sono concentrate su operazioni offensive per circondare le truppe ucraine nelle aree di Severodonetsk e (nella città gemella) Lysychansk, e per bloccare le rotte logistiche da Bakhmut", un'altra città della zona. "Gli invasori hanno spostato più di 80 unità di armi ed equipaggiamento militare, inclusi veicoli corazzati pesanti e sistemi di artiglieria, nelle citta' di Kreminna e Starobilsk", sempre vicino a Severodonetsk.
Ore 7.41: "Mosca ha distrutto il ponte tra Severodonetsk e Lysychansk"
La Russia ha distrutto un ponte che collega Sevierodonetsk alla sua città gemella, Lysychansk, di fatto tagliando una possibile via di evacuazione dei civili. In realtà l'esplosione del ponte Proletarski, da un lato impedisce l'approvvigionamento dei difensori dell'impianto di Azot, dall'altro ostacola l'avanzata russa verso Lysychansk. Nella foto diffusa sia dai filo-russi che dall'agenzia ucraina Unian si possono vedere il ponte crollato e diversi carri armati e veicoli blindati distrutti su ogni lato. Il governatore del Lugansk Serhiy Gaidai ha confermato l'esplosione del ponte, ipotizzando che e' probabile che le truppe russe intensificheranno i loro attacchi per prendere la città già da oggi.
Ore 4.07: "Massiccio attacco russo contro Severodonetsk"
"La Russia vuole isolare completamente Severodonetsk" e l'Ucraina teme un massiccio attacco "per prendere la città" entro 48 ore. Lo afferma il governatore ucraino della regione di Lugansk, Serguii Gaidai. "La situazione a Severodonetsk è estremamente difficile". "Il nemico ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi nella regione settentrionale di Lugansk", dove "usa l'artiglieria su larga scala e, sfortunatamente, ha un vantaggio di 10 a uno", ha spiegato su Facebook Valeri Zalouzhny, il comandante capo dell'esercito ucraino. "Continuiamo a mantenere le nostre posizioni", ha comunque assicurato, affermando che "ogni metro di terra Ucraina è coperto di sangue - ma non solo il nostro, ma anche quello dell'occupante". Mosca afferma di avere "distrutto ieri un grande magazzino" di armi fornite dagli occidentali.