Covid, "la vendetta di Putin contro la Cina". Fuga di notizie da Mosca: "Com'è nata davvero la pandemia"
E se il Covid fosse stato una vendetta elaborata dalla Russia contro la Cina, sfuggendo poi di mano e diventando una pandemia globale? L’ipotesi appare onestamente assurda, ma è stata avanzata - con dovizia di particolari - da General SVR, canale russo di contro-informazione che negli ultimi mesi è stato a volte attendibile sulla guerra in Ucraina, altre meno. La ricostruzione sul virus sembra una sceneggiatura di un film, però è così piena di dettagli al punto da far sorgere dubbi.
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Secondo il canale apertamente schierato contro Vladimir Putin, il Covid è stato creato nel laboratorio russo del Vector State Scientific Center for Virology and Biotechnology. L’idea di usarlo contro la Cina - per vendicarsi del non rispetto di presunti accordi su contrabbando di droghe - sarebbe nata nel corso del Consiglio di sicurezza del 9 maggio 2019: in tale occasione Nikolai Patrushev avrebbe presentato i dati forniti dai creatori del virus e un piano per utilizzarlo contro i paesi del sud-est asiatico, in modo da creare una forte crisi politica ed economica.
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I russi avrebbero poi consegnato il virus agli iraniani, che lo avrebbero fatto arrivare in Cina. Il resto sarebbe storia nota, con la situazione che sarebbe “sfuggita di mano” al Cremlino: la stima sarebbe stata di un’epidemia dalla durata di massimo 6 mesi e circoscritta all’Asia, tra l’altro con la sicurezza di avere un vaccino pronto, ovvero lo Sputnik, che può non si è rivelato abbastanza efficace. Inoltre General SVR dà conto di quanto accaduto a settembre 2019: una bombola di gas è esplosa nell’edificio del laboratorio russo in cui sarebbe stato messo a punto il virus, con l’intento di distruggere le prove.
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