Maria Dubovikova, perché questa bionda è l'incubo di Mario Draghi: attacco russo all'Italia
In Italia esiste una rete che spalleggia Vladimir Putin, centri di disinformazione che spingono la propaganda del Cremlino. Una circostanza che allarma i nostri apparati di sicurezza poiché cerca di orientare e boicottare le scelte del nostro esecutivo, oltre che le opinioni delle persone. E secondo i servizi segreti, così come riporta il Corriere della Sera in un approfondito retroscena, questa rete conta su parlamentari, manager, lobbisti e giornalisti.
A tal proposito vi è un'indagine del Copasir che sarebbe entrata in quella che viene definita la fase cruciale. Il materiale che è stato raccolto ha individuato i canali usati per la propaganda, ha ricostruito i contatti tra gruppi e singoli personaggi. Al centro, ovviamente, la rete, internet, il web, ossia il terreno più fertile in assoluto per "controinformazione" e fake news.
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E sempre il Corsera spiega come tra i nomi individuati ci sia quello di Maria Dubovikova, biondissima giornalista russa di stanza a Mosca e che conta oltre 40mila followers su Twitter, laddove si presenta con l'account @politblogme. Sarebbe stata lei, per esempio, a coordinare e condurre gli attacchi che hanno colpito diversi soggetti in Italia nei giorni in cui fu approvato il primo invio di armi all'Ucraina per difendersi dall'invasione della Russia di Vladimir Putin. In particolare, la rete putiniana coordinata dalla Dubovikova insisteva sulle bolle di spedizione dei dispositivi militari, che recava come data l'11 marzo, ossia una settimana prima dell'approvazione in Parlamento del decreto (che risale al 18 marzo scorso).
In quell'occasione, aggiunge il quotidiano di via Solferino, "nel mirino finisce Pietro Benassi, rappresentante diplomatico italiano presso l'Ue nonché ex consigliere diplomatico di Conte a Palazzo Chigi. Ma il vero bersaglio delle imboscate via social è Draghi, la cui maggioranza ha ben tre leader, Salvini, Berlusconi e Conte, che non si sono schierati senza se e senza ma con l'Ucraina, il Paese aggredito da Putin". E a coordinare i colpi contro il bersaglio, appunto, ci sarebbe proprio la Dubovikova.