Ucraina, lo sfogo del maggiore Vadym: "Tra qualche giorno vedrete solo lampi russi", la resa di Kiev?
Gli ucraini sarebbero sempre più in difficoltà nella guerra contro i russi. Dopo cento giorni di resistenza, sembra esserci qualche intoppo. "Vuoi sapere cosa succederà tra qualche giorno? Nel cielo vedrai solo lampi russi, perché abbiamo finito le munizioni dell’artiglieria pesante che è pure vecchia, la usavano i sovietici": la confessione viene fatta dal maggiore ucraino Vadym, 36 anni, all'inviato di Repubblica Fabio Tonacci.
La rivelazione arriva intorno alle 3 del mattino. "Sarà l’alcol, sarà la delusione, sarà che a Vadym nel pomeriggio è toccato seppellire uno dei suoi in un buco scavato per terra ad Avdiivka segnandolo con una croce di rami, ma i soldati ucraini stanotte hanno voglia di parlare", scrive Tonacci nel suo reportage. "Perdiamo 600 uomini al giorno - continua il maggiore -. Cento morti, cinquecento feriti: questa è la media. Non possiamo durare. Severodonetsk cadrà a breve, quindi o avremo i missili degli americani o ci dobbiamo preparare alla ritirata. I nemici sembrano infiniti, hanno riserve, forze fresche, non gliene frega niente di mandarle al massacro. Noi siamo sempre gli stessi e sempre di meno...".
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Tra i due eserciti, insomma, non ci sarebbe paragone. Un'ammissione di debolezza arriva anche da Volodymyr Zelensky in persona: "Le forze della Federazione controllano il 20 per cento del Paese. Hanno distrutto quasi l’intero Donbass ucraino, che era uno dei centri industriali più potenti d’Europa". Gli ucraini, nel frattempo, continuano a chiedere con insistenza le armi occidentali, in particolare i lanciamissili a medio raggio americani, che però starebbero tardando ad arrivare.
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