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Ucraina, la "strage degli Alligator": così uno Stinger fa fuori un elicottero in un secondo

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È strage di elicotteri d’assalto russi in Ucraina: molti sono stati martoriati dai razzi Stinger, perdendo così la supremazia che ha segnato un’era. Un'era che - come sottolinea Repubblica - è stata raccontata in famosi film come "Apocalypse Now" o "We were soldiers" con Mel Gibson. A confermare il fallimento di Mosca sono i numeri documentati dalle foto e censiti dal sito Oryx: i russi hanno già perso 42 elicotteri, rispetto ai sette di Kiev. 

 

 

 

Questo ha portato gli uomini di Putin a dover fare sempre più a meno degli elicotteri. Un duro colpo. Soprattutto se si pensa che è dall’epoca sovietica che si contava sulle “cannoniere volanti”, mezzi con cabine blindate e dotate di armi pesanti. Il problema riguarda principalmente i modernissimi Kamov Ka 52, noti anche come Alligator, presi di mira dal cosiddetto “Manpad”, sistema missilistico antiaereo a corto raggio e trasportabile a spalla. Da fine febbraio, grazie alle forniture dei Paesi occidentali, gli ucraini hanno più di mille missili di questo tipo a disposizione. E mentre gli aerei da combattimento talvolta sopravvivono al loro attacco, gli elicotteri invece diventano il bersaglio perfetto.

 

 

 

Il fallimento degli elicotteri è iniziato con il raid contro l’aeroporto di Hostomel, organizzato all’inizio dell’invasione. Tra gli esperti, però, c'è anche chi la pensa in maniera diversa, come Michael O’Hanlon della Brookings Institution: "Gli elicotteri russi non sono obsoleti, ma non sono il mezzo per attaccare un obiettivo prevedibile o dove il nemico è in allerta". Altri analisti, poi, ritengono sia troppo presto per parlare di strage o di fallimento degli elicotteri, anche perché mentre adesso il numero di Stinger a disposizione degli ucraini è enorme, in futuro difficilmente un altro esercito potrà contare su un armamento così forte.

 

 

 

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