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Valery Solodchuk, la prova che è scoppiato il caso al fronte: perché i soldati russi vogliono ucciderlo

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"Siamo pronti a uccidere il generale Solodchuk": i soldati russi in Ucraina sarebbero ormai fuori controllo e stanchi di combattere ancora. Questo quanto emerge dall'intercettazione di una conversazione tra un militare di Mosca e la sua compagna. L'umore dell'esercito sarebbe così a terra che gli uomini di Putin sarebbero disposti perfino a uccidere i loro generali pur di tornarsene a casa e abbandonare il fronte. Nella regione di Donetsk, infatti, un gruppo di soldati ha provato a sparare al generale Valery Solodchuk e alle sue guardie del corpo, arrivate per sedare l'ammutinamento e riportare ordine e disciplina.

 

 

 

Gli uomini che il generale è stato costretto a rimproverare, scatenando la rabbia dell'intera brigata, sarebbero "circa 200 soldati dei 600 iniziali, gli altri sono morti o feriti", ha spiegato il militare intercettato. La situazione era così tesa che il battaglione e il generale sarebbero arrivati a puntarsi le armi addosso. Alla fine sarebbe stato Solodchuk a cedere, lasciando l'area dopo che un soldato aveva minacciato di far saltare tutti in aria con una granata. 

 

 

 

A pubblicare la conversazione intercettata è stato il servizio di sicurezza dell'Ucraina su Twitter. Dopo che il soldato ha raccontato la situazione alla compagna, quest'ultima gli ha suggerito di tornare immediatamente a casa. Un consiglio con cui lui si è trovato subito in accordo: "Lo penso anch'io. Dopo le sue parole non voglio assolutamente restare qui! Mi ha detto 'hai venti giorni...'".

 

 

 

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