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Battaglione Azov, la "Norimberga russa". Conferme dal Donbass: una fine atroce

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Altro che "Norimberga 2" per Vladimir Putin e i generali russi. Al momento gli unici a rischiare un processo per crimini di guerra sono gli ucraini del Battaglione Azov. Con condanna scontata, visto che il Tribunale sarà allestito nel Donbass sul punto di finire integralmente nelle mani di Mosca. 

 

 

 



Secondo quanto ipotizza il quotidiano britannico Guardian, i russi e le milizie filorusse nel Donbass stanno valutando l'ipotesi di istituire un processo-spettacolo, ispirato a quello che giudicò i vertici della Germania nazista a Norimberga nel 1946, per i presunti crimini di guerra commessi dagli ucraini nella regione, come confermato da alcuni funzionari russi e filorussi. Un processo militare, che un ex diplomatico russo chiama "Norimberga 2.0" e che permetterebbe a Mosca di tentare di giustificare agli occhi del mondo il movente primo dichiarato per la sua "operazione militare speciale" (come il Cremlino chiama l'invasione), cioè la "denazificazione" dell'Ucraina.

 

 

 



Il Guardian ricorda come a finire alla sbarra sarebbero principalmente le centinaia di prigionieri ucraini usciti con le mani alzate dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, soprattutto i miliziani nazionalisti del Regimento Azov, che più voci di parte russa hanno detto di voler processare. "Abbiamo in progetto di organizzare un tribunale internazionale nel territorio della repubblica", ha dichiarato, citato dal giornale britannico, Denis Pushilin, leader di un territorio controllato dai russi nella regione di Donetsk.

 

 

 

 

Secondo l'esperta Francine Hirsch, autrice di un saggio sul Processo di Norimberga e accademica all'università americana di Madison (in Wisconsin), "sarebbe un processo politico il cui fine è di supportare la narrazione particolare sulla guerra", combattuta per "denazificare" l'Ucraina, che Putin ha enunciato fin dall'inizio. Una tesi che vorrebbe dimostrare che l'Ucraina di oggi è "governata da nazisti" e che "ci siano legami diretti fra i collaboratori nazisti ucraini" sotto l'occupazione tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, e "i soldati ucraini di oggi", ha aggiunto Hirsch, citata dal Guardian

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