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Russia, Putin sposta i super missili Iskander-M: dove puntano ora, è minaccia totale

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La guerra non dà cenno di terminare, né da una parte né dall'altra. L'Ucraina non dà segni di cedimento e a sua volta la Russia non sembra voler far ritirare le proprie truppe. Ecco quindi che le tattiche russe sembrano cambiare utilizzando al meglio le proprie risorse. Secondo lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine, i potenti e precisi missili ipersonici sembrano scarseggiare e quindi l'esercito russo avrebbe spostato i sistemi missilistici tattici Iskander-M nella regione bielorussa di Brest. A una distanza di 50 chilometri dall'Ucraina.

 

 

Secondo quanto riporta Il Giornale, questa sarebbe una posizione tattica per i russi in quanto avrebbero sotto tiro buona parte delle retrovie ucraine e la zona di Leopoli. Gli Iskander hanno infatti una portata di più di 400 chilometri. Per Sergey Bratchuk, portavoce dell'amministrazione militare di Leopoli, le truppe russe starebbero rafforzando la loro attività nella zona dei Serpenti, per controllare la zona marittima del Mar Nero. La flotta russa quindi continua a mantenersi attiva nonostante le grosse perdite.

 

 

La tecnica d'impiego sarebbe però cambiata: le navi di superficie verrebbero mantenute a debita distanza e verrebbero invece utilizzati in maniera sistematica due sottomarini classe Kilo. Queste ultime sono famose nel mondo per essere estremamente silenziose e difficilmente intercettabili. Dall'altra parte, invece, ben 20 paesi hanno promesso nuovi aiuti all'Ucraina con armi e assistenza alla sicurezza. Oltre all'Italia in aiuto arriveranno anche Danimarca, Grecia, Norvegia e Polonia. Non si sa molto al riguardo, ma secondo alcune indiscrezioni la Danimarca vorrebbe inviare all'ucraina i missili RGM-84L-4 Harpoon Block: capaci sia di colpire imbarcazioni che obbiettivi nei porti o a terra. Il vantaggio di Mosca resterebbe, però, comunque netto.

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