Navalny, "Le ultime parole della giudice Repnikova prima di morire". Bomba su Putin
Si era pentita Natalia Repnikova, la giudice che l'anno scorso trasformò la condanna di Alexei Navalny da "sospesa" ad "attiva". Prima di morire in circostanze ben poco chiare, come ha raccontato lo stesso dissidente durante il processo che ha confermato per lui la condanna a nove anni di reclusione, aveva cambiato idea. Le parole del principale oppositore russo di Vladimir Putin, sono state poi riprese su Twitter da Kira Yarmysh, la portavoce. La Repnikova, ha detto Navalny, è morta sei mesi dopo la sentenza: "Ufficialmente per Covid". Ma poco prima del suo decesso avrebbe segretamente fatto sapere a Navalny, attraverso una lettera consegnata da dei legali, di essere pentita della sua decisione.
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Tant'è. A Mosca, la giustizia ha confermato la pena a 9 anni di carcere in "regime severo" per Navalny, condannato per "frode" e "oltraggio alla corte". Il dissidente, che era in collegamento video da una colonia penale, ne ha approfittato per criticare il suo acerrimo nemico, Vladimir Putin, accusandolo di aver avviato "una stupida guerra", quella in Ucraina, che è destinato "a perdere". "È una stupida guerra quella che il tuo Putin ha cominciato, una guerra costruita sulle bugie".
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Indosso l'uniforme nera da prigioniero e una giacca invernale con collo di pelliccia, Navalny tuttavia è apparso composto durante l'udienza e ha pure scherzato sui problemi con l'impianto audio: "Il tuo tempo passerà e brucerai all'inferno". Navalny sarà trasferito dal carcere di Pokrov, nella regione di Vladimir, a 250 chilometri a est di Mosca, in un carcere di massima sicurezza. La nuova sentenza sostituirà quella che è stata emessa nel febbraio 2021.