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Black Hole, i due sottomarini classe Kilo: inizia la guerra nel profondo degli abissi

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Mentre sulla terraferma la Russia sta dimostrando di avere mezzi vecchi e non adeguati a una battaglia moderna, in mare invece sembra cavarsela meglio grazie ai sottomarini. Dall'inizio della guerra in Ucraina, come riporta il Corriere della Sera, la Marina russa ha mobilitato almeno due sottomarini della classe Kilo, di progettazione sovietica. Si tratta di unità moderne e silenziose, il cui soprannome è "Black Hole", cioè "buco nero". I loro motori in genere sono diesel-elettrici e hanno a disposizione un equipaggio di 52 marinai. Raccolgono informazioni lungo la costa, ma sono anche in grado di colpire a distanza con i missili.

 

 

 

I sommergibili darebbero un contributo importante nel lavoro di intelligence sotto costa: ne è convinto l'esperto Giuliano Ranieri. Questi mezzi, inoltre, verrebbero usati anche in appoggio a uomini rana e commandos: "Li portano a poche miglia dalla spiaggia, quindi gli incursori procedono con mezzi speciali", scrive il Corsera. Questa sarebbe l'arma segreta di Mosca, che invece tiene la flotta alla larga dalle coste ucraine per evitare spiacevoli sorprese come l'affondamento del Moskva.

 

 

 

La funzione più importante dei sottomarini, secondo Ranieri, è il tiro di missili da crociera. Questi infatti vengono sparati dai tubi lanciasiluri e sono in grado di raggiungere bersagli a distanze di 1.500-2.000 chilometri. Il timore è che i russi abbiano ancora parecchi missili Kalibr a disposizione. E proprio questo consentirebbe loro di esercitare non poca pressione sugli ucraini e sui suoi alleati.

 

 

 

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