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Mar Nero, Il piano segreto per distruggere i russi in mare: la "trappola" di Biden per affondare lo zar in un colpo solo

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La guerra in Ucraina potrebbe presto spostarsi in mare. Gli Stati Uniti, infatti, avrebbero un piano per distruggere la flotta russa nel mar Nero, secondo  il consigliere del ministro degli affari interni dell'Ucraina Anton Gerashchenko. L'obiettivo, come spiega il Messaggero, sarebbe quello di liberare i porti bloccati da Mosca. Questa situazione, infatti, minaccia le forniture alimentari mondiali, visto che l'Ucraina è uno dei maggiori fornitori mondiali di grano. Il blocco dei porti che consentono la distribuzione del cibo in tutto il mondo potrebbe provocare una carenza alimentare globale. 

 

 

 

"L'efficace lavoro degli ucraini sulle navi da guerra ha convinto gli Stati Uniti a preparare un piano per sbloccare i porti. Sono in discussione le consegne di potenti armi antinave con una portata di 250-300 km", ha spiegato Gerashchenko. A sostenere questa teoria anche l'agenzia Reuters. Intanto fonti del Congresso americano avrebbero fatto sapere che i missili anti-nave potrebbero essere spediti in Ucraina oppure trasferiti tramite un alleato europeo. Mosca, nel frattempo, è pronta a difendersi da un'eventualità di questo tipo. "Il nostro esercito sta monitorando molto attentamente tutte queste consegne", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, citato dalla Ucrainska Pravda.

 

 

 

Intanto si starebbero cercando delle soluzioni alternative per il trasporto di mais e grano ucraini nel resto del mondo. Una delle ipotesi più diffuse è che l'Europa metta a disposizione i suoi porti sul Mar Nero, con nuove rotte alternative per far viaggiare i carichi, e allo stesso tempo sostenga i Paesi più esposti al rischio carestia in Africa e Medio Oriente. Tra i porti Ue che si affacciano sul Mar Nero ci sono quello di Costanța in Romania e quelli di Varna e Burgos in Bulgaria. L'obiettivo dell'Ue è quello di scongiurare una crisi alimentare su larga scala, dal momento che Kiev è "un autentico granaio per i Paesi del sud del mondo", come scrive il quotidiano romano. Ma non è tutto. Perché nel frattempo, come spiegato dall’Alto rappresentante dell'Unione Josep Borrell, i russi "stanno bombardando i campi ucraini, non permettono la semina dei raccolti, saccheggiano le scorte di cibo e bloccano i confini". 

 

 

 

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