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Colonia 52, un lager nel cuore dell'Europa: "Cosa stanno subendo quelli del Battaglione Azov"

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Ecco spiegato dove vanno a finire i combattenti evacuati dall'acciaieria Azovstal. Chi in questi giorni si è arreso ai russi dopo estenuanti giorni è stato portato direttamente a Olenivka, un villaggio a pochi chilometri da Donetsk. Qui c'è, tra le altre prigioni, la Colonia penale numero 52. Il vecchio istituto correttivo è per gli ucraini un vero e proprio "lager nel cuore dell'Europa". A denunciare la grave situazione contro chi già deve subire i bombardamenti è Lyudmila Denisova, la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino: "Ci sono almeno tremila civili in ostaggio nella colonia, tra cui poliziotti, attivisti e trenta volontari che sono stati rapiti mentre portavano aiuti a Mariupol".

 

 

La stessa Colonia, le foto confermano, per la Denisova deve essere considerata un crimine di guerra: "I civili vengono interrogati per ore, sono torturati con scariche elettriche. Sono atti di terrorismo, secondo la convenzione del Consiglio d'Europa". A farle eco il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko. Stando ai suoi racconti nell'istituto tengono dieci persone in celle due metri per tre, senza possibilità di sdraiarsi, con poca acqua e cibo, e con il permesso di usare il bagno una volta al giorno.

 

 

Quanto basta a Petro Andriushchenko, consigliere del primo cittadino a definirlo "un vero campo di concentramento costruito dalla Russia nel cuore dell'Europa". Eppure su quel che accade all'interno della Colonia si sa ben poco. Girano giusto alcuni video e il silenzio imposto da Volodymyr Zelensky sulla "resa" degli ucraini non aiuta. A informare ci pensa il Cremlino che rivendica il successo, a detta dei russi, contro i combattenti. 

 

 

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