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Mariupol rasa al suolo? "Faremo resort e villaggi turistici, finalmente a casa": le parole-choc di Denis Pushilin

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Al posto dell'acciaieria Azovstal una area tecnologica e residenziale di una Mariupol trasformata in città-resort sul Mar d'Azov, con hotel e villaggi turistici da costruire sulle macerie e sui 23 mila morti e destinati alla classe russa media. È il mega-progetto di Vladimir Putin, riporta il Messaggero, rimasto finora segreto e rivelato da Denis Pushilin, capo della sedicente e autoproclamata Repubblica indipendente di Donetsk, che in un discorso nel Giorno della Vittoria, ha detto ai superstiti di Mariupol: "La Russia è qui per sempre, e voi finalmente siete a casa. Adesso questo è territorio della nostra Repubblica. Nessuno ci toglierà più questo diritto. Abbiamo la forza, le opportunità, il supporto del Paese più grande e più bello del mondo, la Russia. L’idea è quella di trasformare Mariupol in una città-resort, cosa che non era stata possibile prima".

 

 

L’acciaieria aveva avuto "effetti negativi sull’ecologia della città stessa e delle acque costiere. Senza più l’Azovstal, ne faremo un grande resort", che porterà "un sacco di posti di lavoro", ha detto. Peccato gli abitanti di Mariupol, circa 170mila ossia meno della metà di quelli censiti, in questo momento abbiano altri problemi da affrontare, per esempio trovare acqua, cibo e medicine, senza considerare che l'impianto dava soldi e lavoro a circa 10mila persone. 

 

 

Del resto Mariupol, ormai, è completamente rasa al suolo con oltre il 60 per cento degli edifici ridotti a macerie. Quindi può diventare tutto quello che si vuole, anche i "Caraibi" della Russia - come è nei piani di Putin - visto che il Mar d’Azov, profondo al massimo 14 metri, è caldissimo. 

 

 

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