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Xi Jinping "lo sta facendo nel silenzio più totale": soldi nelle tasche di Putin, così la Cina frega l'Occidente

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La Cina starebbe "silenziosamente aumentando" gli acquisti di petrolio russo mentre va avanti la guerra in Ucraina. Chiaro segno di sostegno da parte di Xi Jinping nei confronti di Vladimir Putin. Stando a una fonte sentita da Reuters, mentre fino a qualche settimana fa le aziende evitavano nuovi accordi per paura di rovinare la reputazione di Pechino, adesso invece ci sarebbe proprio il Partito Comunista Cinese dietro i nuovi accordi. Bloomberg, infatti, ha sottolineato che le trattative sono in corso “a livello governativo” tra Mosca e Pechino, “con scarso coinvolgimento diretto delle compagnie petrolifere”.

 

 

 

Stando ad alcune stime riportare dall'Express, le importazioni marittime di petrolio russo dalla Cina saliranno da circa 750.000 barili al giorno nel primo trimestre a 1,1 milioni questo mese. Un commerciante sentito dall'agenzia Reuters ha fatto sapere che Pechino potrebbe contribuire a colmare il “vuoto” commerciale in Russia dopo l'imposizione di sanzioni da parte dell'Occidente per via dell'invasione dell'Ucraina. Probabile, inoltre, che dietro la decisione cinese di aumentare gli acquisti di petrolio ci sia anche la svalutazione del greggio russo.

 

 

 

I prezzi, infatti, si attestano - secondo l'Express - a circa 29 dollari in meno al barile rispetto a prima dell'inizio della cosiddetta "operazione militare speciale". Le importazioni adesso potrebbero superare il milione di barili al giorno, ovvero circa il 15% della domanda complessiva della Cina.

 

 

 

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