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Zadira e Peresvet, le armi-laser per prendersi l'Ucraina: cosa distruggono e come accecano i satelliti

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Zadira e Peresvet: si chiamano così le nuove armi che la Russia sta schierando in Ucraina. Una notizia che si presta a una duplice interpretazione: Mosca vuole aumentare la potenza di fuoco, ma non la pensa così Volodymyr Zelensky, che ha ironizzato sull’annuncio riguardante queste armi, sostenendo che i russi le stanno gettando nella mischia perché stanno finendo i missili.

 

 

Fatto sta che Zadira e Peresvet non sono proprio sistemi banali. Il primo è un laser che viene trasportato su un veicolo e che dovrebbe avere un raggio di cinque chilometri di azione: è indicato soprattutto per l’abbattimento dei droni, che finora hanno creato tanti problemi all’esercito russo. Per quanto riguarda il Peresvet, si tratta di un’arma concepita per “accecare” i satelliti: è stato nominato anche da Vladimir Putin nel 2018, durante un discorso che ha tenuto sulla realizzazione di “armi superiori” rispetto a quelle in dotazione alla Nato.

 

 

Sia Zadira che Peresvet sarebbero già a disposizione dell’esercito russo impegnato sul campo di battaglia ucraino. Così come sarebbero appena stati schierati i veicoli militari soprannominati Terminator. In rete sono stati diffusi diversi video che testimoniano il dispiegamento di quelli che sono considerati i migliori veicoli corazzati a disposizione della Russia: vedremo se almeno questi saranno in grado di resistere agli attacchi della resistenza ucraina, che con l’aiuto dei missili britannici è finora riuscita a fare strage di carri armati.

 

 

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