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Ucraina, la guerra in diretta. "Una telefonata mesi fa". Svezia e Finlandia nella Nato? La frase "sfuggita" a Biden

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L'epilogo della resistenza del Battaglione Azov a Mariupol domina le cronache nella giornata di guerra in Ucraina numero 84. Tremila civili ucraini sono stati trasferiti dai russi in una ex colonia penale a Donetsk, mentre si tratta per far uscire incolumi anche gli ultimi combattenti dal bunker delle acciaierie Azovstal. Sul piano diplomatico, proseguono le tensioni nella Nato sull'adesione di Finlandia e Svezia a cui si è detta contraria la Turchia di Erdogan, con gli Stati Uniti impegnati in una difficile mediazione. 

Ore 21.55 Austin riceve il ministro della Svezia: forte sostegno ad adesione
"Gli Stati Uniti sostengono con forza la domanda della Svezia per entrare nella Nato". Lo ha detto il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin ricevendo al Pentagono il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvist. "I nostri due eserciti effettuano esercitazioni congiunte e l'ingresso della Svezia nell'alleanza ci rendera' tutti piu' bravi a difenderci", ha detto ancora sottolineando che "questo e' particolarmente importante in questo momento cruciale. L'invasione non provocata dell'Ucraina da parte della Russia dimostra chiaramente la minaccia rappresentata da Putin alla sicurezza europea".

Ore 21.46 Kiev: "Nuovi successi nella regione di Kharkiv"
L'esercito ucraino ha riportato nuovi successi nella regione intorno a Kharkiv. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, secondo cui i militari hanno liberato il villaggio di Dementievka, nei pressi del confine russo, mentre combattimenti sono in corso nei pressi del villaggio di Dovhenke, circa 25 chilometri da Slovyansk. Lo Stato maggiore ha anche riferito di pesanti combattimenti nei pressi delle città di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e vicino a Sievierodonetsk, nella regione di Luhansk, dove è intervenuta l'Aeronautica russa a sostegno delle forze di terra con bombardamenti massicci, senza, secondo Kiev, ottenere avanzamenti significativi. 

Ore 21.30 Guterres, contatti su grano con Russia, Ucraina, Turchia, Usa, Ue
 "Siamo chiari, non esiste una soluzione efficace alla crisi alimentare senza reintegrare la produzione Ucraina, cosi' come il cibo e i fertilizzanti prodotti da Russia e Bielorussia, nei mercati mondiali, nonostante la guerra", ha sottolineato ancora il segretario generale dell'Onu.

Ore 21.00 Biden su Finlandia e Svezia nella Nato: "Andrà tutto bene"
Parlando con i giornalisti, Biden ha ricordato: "Mesi fa ho ricevuto una telefonata del presidente finlandese, che voleva venire da me e vedermi, l'ho visto, mi ha detto quello che pensava. E ho ricevuto una telefonata dei leader di Svezia e Finlandia, che vedrò domani. Penso che sarà tutto ok". 

Ore 20.30 Kiev, tra i 5 civili uccisi in un raid russo, anche un bimbo di 2 anni 
Almeno 5 civili, tra cui un bambino di due anni, sono rimasti uccisi in un raid aereo russo a Bakhmut, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore regionale, citato dall'Ukrainska Pravda, precisando che l'attacco e' avvenuto ieri ma le vittime sono emerse successivamente tra i detriti di edifici colpiti. Altre 4 persone sono state ferite, tra cui tre minori di eta' compresa tra 9 e 17 anni. 

Ore 20:05 Gli Stati Uniti riaprono l’ambasciata a Kiev
Gli Stati Uniti hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo oltre due mesi. Lo annuncia il dipartimento di Stato americano in una nota.


19.50 Di Maio: "Con Cavusoglu abbiamo parlato di pace, nato e risposta alla crisi alimentare"
"A New York ho avuto un colloquio con il collega turco Mevlut Cavusoglu. Al centro dell'incontro allargamento Nato, percorso negoziale e ricerca soluzione di pace in Ucraina, risposta comune alla crisi alimentare, con l'iniziativa italiana del prossimo 8 giugno insieme alla Fao". Così su twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.


Ore 19.30 Michel: "Putin ha già perso e ha rinvigorito la Nato" 
"Putin è già il perdente in questa guerra — ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla plenaria del Comitato economico e sociale europeo —. Il Cremlino si è infatti sbagliato di grosso: sulle proprie capacità militari, sulla forza della resistenza ucraina, sulla determinazione e l’unità europea. Ha rinvigorito la Nato, che sarà ampliata".


Ore 19.19 Nato, amb. Usa: Svezia e Finlandia ingresso "in un paio di mesi"
Svezia e Finlandia potrebbero entrare nella Nato nei prossimi "due mesi": ad annunciarlo è stato l'ambasciatore degli Stati Uniti presso all'Alleanza, Julianne Smith, a Sky News Uk. La signora Smith ha aggiunto che nonostante la Turchia abbia espresso preoccupazioni, è personalmente "abbastanza fiduciosa che si troverà un modo per superare tutto questo".

Ore 18.40 Michel: "Putin ha già perso e ha rinvigorito la Nato"
"Putin è già il perdente in questa guerra — ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla plenaria del Comitato economico e sociale europeo —. Il Cremlino si è infatti sbagliato di grosso: sulle proprie capacità militari, sulla forza della resistenza ucraina, sulla determinazione e l’unità europea. Ha rinvigorito la Nato, che sarà ampliata".


Ore 18:15 Biden:sostegno a Finlandia e Svezia in caso aggressione
Gli Stati Uniti lavoreranno con Finlandia e Svezia nel vigilare contro qualsiasi minaccia alla nostra sicurezza comune e per scoraggiare e affrontare un’aggressione o la minaccia di un’aggressione mentre le loro domande di adesione alla Nato vengono prese in considerazione. Lo ha assicurato il presidente americano Joe Biden alla vigilia dell’incontro a Washington con i leader dei due Paesi.

18.08 Russia: "Dall'Italia azioni ostili e immotivate" 
Sono state le "azioni apertamente ostili e immotivate" dell'Italia, con l'espulsione di 30 diplomatici russi il mese scorso, a portare alla risposta di Mosca con l'analoga misura presa oggi nei confronti di 24 diplomatici italiani. Arenderlo noto con un comunicato è il ministero degli Esteri russo

17.55 Biden: "Sostengo con forza adesione Finlandia e Svezia"
Il presidente americano Joe Biden ha detto di "sostenere con forza le storiche richieste di adesione alla Nato da parte di Finlandia e  della Svezia". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota alla vigilia dell'incontro a Washington con i leader dei due Paesi

Ore 17.30 Russia: "A Melitopol pensioni e stipendi in rubli"
I residenti della città di Melitopol nella regione di Zaporozhye in Ucraina già da maggio inizieranno a ricevere pensioni e stipendi in rubli. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Tass, è il vice primo ministro marat Khusnullin. "Crediamo che il rublo sostituirà gradualmente la grivna ", ha spiegato Khusnullin.

Ore 17.06 Mosca, da Kiev politica contraria a suoi interessi nazionali
La politica delle autorità ucraine "contraddice i veri interessi nazionali del paese". Così Vladimir Medinsky, capo della delegazione negoziale russa: lo rilancia la Tass. "La politica del regime di Kiev è contraria ai veri interessi nazionali del proprio paese l'attuale governo di ha una sovranità limitata. Hanno diversi centri decisionali, uno di questi sono i loro amici occidentali", ha concluso.

Ore 16.45  Zakharova: Kiev ostacola evacuazione da Azovstal
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in conferenza stampa ha affermato che l'Ucraina "sta facendo tutto il possibile" per impedire l'evacuazione dall'acciaieria Azovstal di Mariupol dove, ha rimarcato, ci sono ancora dei civili. "Il regime di Kiev sta facendo di tutto per garantire che i civili, il personale militare e i militanti restino ad Azovstal e non se ne vadano", ha aggiunto Zakharova. La portavoce ha risposto di "non avere informazioni" a una cronista che le chiedeva se l'evacuazione dei difensori dell'acciaieria fosse stata concessa in cambio della consegna di prigionieri russi. Il mistero, insomma, continua.

Ore 16.21 Erdogan, Svezia e Finlandia estradino 30 terroristi
"Abbiamo chiesto loro di estradare 30 terroristi, ma si sono rifiutati di farlo. Non ci rimandate i terroristi e poi ci chiedete il nostro sostegno per la vostra adesione alla Nato... Non possiamo dire sì per far sì che questa organizzazione di sicurezza sia priva di sicurezza". Questo l'affondo di oggi in Parlamento del presidente turco Recep Tayyip Erdogan contro Svezia e Finlandia che chiedono di aderire alla Nato. Le parole vengono rilanciate dall’agenzia turca Anadolu. Erdogan ha collegato il sostegno della Turchia alla richiesta di adesione dei Paesi nordici alla restituzione dei sospetti.

Ore 16.12 Pushilin: Nessun comandante uscito da Azovstal
"Nessun comandante è per ora uscito dall’acciaieria Azovstal". È quanto afferma Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, citato dalla Cnn. "Al momento, non ci sono alti comandanti, non sono usciti", ha affermato. Secondo le autorità russe e della Dpr, sono circa 960 i difensori di Mariupol che hanno lasciato l’acciaieria. I feriti sarebbero stati ricoverati, mentre altri sarebbero stati portati in un centro di detenzione a Olenivka, nel territorio della Dpr.

Ore 16.05 Mosca, Kiev fa di tutto per ostacolare l’evacuazione Azovstal
"Il regime di Kiev sta facendo di tutto per garantire che i civili, il personale militare e i militanti restino ad Azovstal e non se ne vadano». Secondo quanto riporta la Tass, lo ha detto in un briefing la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. 

Ore 15.35 Mosca: "Difficoltà, ma l’operazione in Ucraina continua" 
"Nonostante le attuali difficoltà", la Russia proseguirà con la sua "operazione militare speciale" fino al suo compimento, "e i suoi obiettivi, compresa la demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e la difesa delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, saranno completamente raggiunti". Lo ha detto il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale di Mosca, Rashid Nuurgaliyev, citato dalle agenzie russe. 

Ore 15.03 Finlandia, flusso gas rosso potrebbe fermarsi venerdì
La principale azienda finlandese del gas, la Gasum, ha reso noto con un comunicato che l'afflusso di gas naturale dalla Russia alla Finlandia potrebbe essere interrotto venerdì o al massimo sabato. Lo riferiscono i media finlandesi. L'ad di Gasum Mika Wiljanen ha dichiarato al quotidiano Helsingin Sanomat che la società si sta preparando da tempo per una possibile interruzione del gas: "Siamo in grado di soddisfare le esigenze immediate durante la stagione estiva, presupponendo che non ci saranno problemi. La sfida sorgerà in inverno, quando il limite sarà la capacità del gasdotto Balticconnector tra Finlandia ed Estonia".

Ore 14.46 Kiev: adolescenti stuprate dai russi sono incinte
La commissaria ucraina per i diritti umani dell’Ucraina Lyudmyla Denisova denuncia il fatto che alcune delle ragazze stuprate dai soldati russi durante la guerra sono incinte. "Più di 200 persone hanno testimoniato di aver subito stupri da parte dei soldati russi, 60 di questi sono minori, anche bambine di dieci anni", ha spiegato Denisova durante un’audizione alla commissione Esteri della Camera.

Ore 14.28 Kiev, il sergente russo si dichiara colpevole crimini guerra a Kiev
Si è dichiarato colpevole il soldato russo Vadim Shishimarin , 21 anni, accusato di crimini di guerra nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Alla domanda in aula se fosse colpevole delle accuse, inclusi crimini di di guerra e omicidio premeditato, il sergente ha risposto "sì". Una risposta laconica, che ha ammutolito l'aula: una confessione "pura", indotta oppure strategica?

Ore 14.12 Draghi: espulsioni atto ostile, non chiudere canali diplomatici
"È un atto ostile ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici. Non deve portare all'interruzione dei canali diplomatici perché se si arriverà alla pace ci si arriverà attraverso quei canali diplomatici". Così Mario Draghi in conferenza stampa commentando l'espulsione di 24 diplomatici italiani dalla Russia.

Ore 13.50 Mosca espelle 27 diplomatici spagnoli
La Russia ha deciso di espellere 27 diplomatici spagnoli, in risposta alla precedente espulsione dello stesso numero di diplomatici russi dalla Spagna. In giornata medesimi provvedimenti sono stati presi contro Francia e Italia.

Ore 13.33 Zelensky propone nuova proroga legge marziale
Volodymyr Zelensky ha sottoposto al parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, una proposta legislativa per estendere la legge marziale. Lo conferma Ukrinform, citando il sito web del parlamento. Il progetto di legge è stato registrato il 18 maggio. La legge marziale è in vigore in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio. Inizialmente la scadenza era il 26 marzo, ma è stata prorogata di 30 giorni una prima volta fino al 25 aprile e successivamente fino al 25 maggio.

Ore 13.22 Draghi appoggia l'adesione alla Nato di Finlandia e Svezia
"E' un momento storico per l'Europa e per la Finlandia. La richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all'invasione russa dell'Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L'Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa con la premier della Finlandia Sanna Marin.

Ore 12:55 Nato: Erdogan, non possiamo dire sì ad adesione Svezia-Finlandia
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha ribadito che la Turchia "non dirà di sì" all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato finché i due Paesi "continueranno a sostenere i gruppi terroristici" che, a suo dire, rappresentano una "minaccia diretta" per la sicurezza nazionale del paese. Lo riportano i media turchi. "La Nato è un’alleanza per la sicurezza e la Turchia non sarà d’accordo nel metterla a repentaglio - aggiunge - è controverso per i paesi sostenere il terrorismo e aspettarsi la nostra approvazione". Secondo il leader di Ankara "la nostra unica aspettativa dagli alleati della Nato è prima di tutto capire la nostra sensibilità, rispettarla e infine sostenerla".

Ore 12:48 Zelensky: "Come fu per tartari Crimea sopravviveremo ad attuali carnefici" 
"Nel 1944, espellendo i tartari di Crimea dalla loro terra, gli allora carnefici erano convinti che nessuno degli sfollati sarebbe tornato a casa in Crimea. Ora, cercando di occupare l’Ucraina e distruggere le nostre vite, anche gli attuali carnefici del popolo erano convinti che avrebbero avuto successo e che non saremmo sopravvissuti. E siamo sopravvissuti. E stiamo lottando per tornare in ogni angolo della nostra casa. Memoria eterna a tutte le vittime del genocidio del popolo tartaro di Crimea". Così il presidente ucraino Zelesky, con un videomessaggio al suo popolo, nel ricordare la ricorrenza, oggi, del genocidio dei tartari di Crimea.

Ore 12.18 Pentagono elogia i combattenti di Azovstal
Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha mandato un messaggio all'Ucraina elogiando i combattenti ucraini che si erano nascosti nelle acciaierie di Mariupol per difendere la città. Lo riferisce la Bbc online. Tra lunedì e martedì, centinaia di combattenti hanno lasciato il sito a bordo di due convogli. "I soldati che hanno continuato a resistere lo hanno fatto con coraggio e abilità ed è abbastanza ammirevole pensare per quanto tempo sono stati in grado di resistere. Il presidente Zelensky li ha definiti eroi - penso che saremmo tutti d'accordo su questo", ha detto Kirby.

Ore 11.59 - Cremlino: "Da Kiev manca volontà proseguire negoziati" "Da Kiev c’è una totale riluttanza a proseguire i negoziati", afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Le accuse di crimini di guerra rivolte al nostro esercito sono inaccettabili".

Ore 11.38 Il Cremlino convoca l’ambasciatore italiano a Mosca
Il Ministero degli Esteri russo per le 15 (ore 14 ora italiana) ha convocato a colloquio l’ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace. La convocazione arriva poco dopo quella dell'omologo francese: "Comunicheremo delle espulsioni", ha fatto sapere il Cremlino.

Ore 11.22 Melitopol, esplosione vicino al comando russo
Un’esplosione si è verificata a Melitopol, regione di Zaporizha, in Ucraina, dopo di che è iniziata una sparatoria. Lo confermano i media locali: lesplosione è avvenuta vicino all’ufficio del comando russo.

Ore 10.55 Mosca diffonde un nuovo video della resa dei soldati della Azovstal
Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un nuovo filmato che mostra i militari ucraini che lasciano lo stabilimento Azovstal di Mariupol e si arrendono all’esercito russo. Nel filmato si vede un gruppo di soldati - tra di loro anche alcune donne - che escono con borse e valigie dall’acciaieria. I militari, ritenuti prigionieri di guerra, vengono perquisiti e posti sugli autobus. 

Ore 10.44 Mariupol, distrutta dai russi una sinagoga
È stata distrutta dai russi la vecchia sinagoga di Mariupol, insieme al centro comunitario. L’edificio storico della città già devastata, sede dell’acciaieria Azovstal e fino all’ultimo simbolo della resistenza, è oggi un ammasso di macerie e lamiere.

Ore 10.39 Leader ceceno Kadyrov ammette "errori nella guerra"
Il macellaio e leader ceceno Ramzan Kadyrov ha ammesso oggi che all’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia "sono stati commessi errori", sottolineando però che adesso va tutto come previsto, come riporta Interfax. "Va tutto bene e stiamo andando come previsto, stiamo adempiendo al 100% il compito fissato dal nostro presidente - ha affermato Kadyrov riferendosi a Vladimir Putin -. All’inizio sono stati fatti errori... alcune piccole carenze, ma adesso va tutto come pianificato al 100% e libereremo l’Ucraina". Kadyrov è presente con i suoi uomini a Mariupol e secondo l’intelligence britannica suo cugino, Adam Delimkhanov, è probabilmente il comandante in campo nella città portuale.

Ore 10.41 Media, Mosca convoca l’ambasciatore spagnolo
Il ministero degli Esteri di Mosca ha convocato a colloquio l’ambasciatore spagnolo nella capitale, Marcos Gomez Martinez: lo rilanciano l’agenzia di stampa Efe e altri media iberici, citando fonti diplomatiche spagnole. Secondo la stessa agenzia, è possibile che vengano comunicate all’ambasciatore misure disciplinari nei confronti di personale diplomatico spagnolo. Ad inizio aprile, Madrid allontanò circa 25 diplomatici russi in Spagna, considerati "una minaccia per la sicurezza nazionale", come segnale di rifiuto dell’invasione militare dell’Ucraina.

Ore 10.26 Cremlino: quasi 1.000 soldati ucraini nella roccaforte di Mariupol consegnati questa settimana
"Ci sono ancora molte persone rimaste all’Azovstal e continuiamo i negoziati per farle uscire da lì". Questo quanto spiegato dal viceministro della Difesa ucraina Hanna Maliar alla Bbc. "Le trattative sono ancora in corso e speriamo vivamente in un risultato positivo", ha rimarcato, per poi sottolineare che l’operazione di salvataggio nell’acciaieria Azovstal sarà completata solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino. Quanto agli appelli dei politici di Mosca a processare i combattenti evacuati dalle acciaierie per crimini di guerra, "sono stati fatti molto probabilmente per propaganda interna in Russia", conclude la Maliar. E nel frattempo il ministero della Difesa russo fa sapere che "sono circa mille i soldati ucraini che si sono arresi e consegnati" a Mosca questa settimana. In particolare, dal 16 maggio sono 959 i militari ucraini — di cui 80 feriti — all’acciaieria Azovstal di Mariupol che si sono consegnati alle forze di Mosca. Di questi, 51 sono stati ricoverati nell’ospedale di Novoazovsk nella Repubblica popolare filo-russa di Donetsk. Solo nelle ultime 24 ore, i combattenti che si sono arresi sono 694 (di cui 29 feriti), ha concluso il portavoce del dicastero, Igor Konashenkov.

Ore 10.02 Kiev, i russi continuano attacchi per controllo Donbass
Gli invasori russi stanno cercando di stabilire il pieno controllo su Lyman nel Donbass: lo conferma lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook. "Nella direzione di Donetsk, il nemico continua ad attaccare nelle direzioni Lyman, Severodonetsk, Bakhmut, Avdiivka e Kurakhiv. Nella direzione di Lyman, il nemico ha lanciato un'offensiva per stabilire il pieno controllo del villaggio di Drobysheve e bloccare Lyman da nord ", recita il comunicato.

Ore 09.45 Mosca: non saremo primi a lanciare attacco nucleare
Seguando la sua dottrina, la Russia non può essere la prima a lanciare un attacco nucleare poiché può lanciarlo solo come rappresaglia: lo ha detto il vice primo ministro russo, Yury Borisov, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. Il punto è: cosa intende l'Ucraina, per rappresaglia?

Ore 9.35: Nuovo attacco missilistico russo a Odessa
Le truppe russe hanno lanciato all'alba un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa "continuando a distruggere le infrastrutture degli insediamenti nella regione". Al momento non si registrano vittime. Lo ha riferito il comando operativo "Sud" su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform.

Ore 9.10: Premier estone Kallas, "a Putin non lasciare via d'uscita"
Non bisogna lasciare al presidente russo Vladimir Putin una "porta d'uscita" perché questo sarebbe un "messaggio chiaro" sul fatto che "può ricominciare". Lo ha detto in un'intervista rilasciata al quotidiano Le Figaro la prima ministra dell'Estonia, Kaja Kallas. Putin "per me è un criminale di guerra e non vedo motivo per parlargli", spiega la premier, secondo al quale è necessario dimostrare al capo del Cremlino che è "isolato". Dinnanzi all'aggressione all'Ucraina l'Unione europea "ha reagito velocemente e in modo unito", spiega Kallas. "Ma più la guerra dura e più e difficile mantenere questa unita'", spiega il capo del governo estone, ricordando l'importanza di difendere i "valori" europei. "L'Europa deve mostrare di proteggere anche questi valori che sono i suoi", spiega la premier.

Ore 8.53: Bielorussia, pena di morte per i reati di terrorismo
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato una legge che introduce la pena di morte per chi compie anche "un tentato atto terroristico". "Come misura eccezionale di punizione, è consentito l'uso della pena di morte per i reati previsti dall'articolo 124, parte 2 ("un atto di terrorismo contro un rappresentante di uno Stato straniero o un'organizzazione internazionale"), nella parte 3 dell'articolo 126 ("un atto di terrorismo internazionale"), nella parte 3 dell'articolo 289 ("un atto di terrorismo"") e nella parte 2 dell'articolo 359 ("un atto di terrorismo contro uno Stato o personaggio pubblico") del presente Codice, o per altri reati particolarmente gravi connessi alla privazione intenzionale della vita di una persona in circostanze aggravanti", recita la legge, che modifica il codice penale del Paese. Secondo diversi analisti, la decisione potrebbe far parte di una serie di misure del governo di Minsk volte a preparare il terreno a un'entrata in scena a fianco di Mosca nel conflitto in UCRAINA. In particolare, l'aver reso possibile la pena capitale per i "reati di terrorismo contro un rappresentante di uno Stato straniero o un'organizzazione internazionale" sembra essere un tentativo di intimidire la forte, ma sotterranea, opposizione di gran parte della popolazione al conflitto contro il paese vicino, considerato amico dalla maggioranza dei cittadini. 

Ore 8.31: Mosca, "Propaganda di Zelensky sulla resa alla Azovstal"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito "bugie" e "propaganda" le valutazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sulla resa dei militari all'acciaieria Azovstal di Mariupol. Zelensky ora chiama "operazione umanitaria Ucraina" quello che è il ritiro dei combattenti dal territorio dell'Azovstal, che la Russia ha proposto di svolgere proprio in questo formato. "E' con queste dichiarazioni che dimostrano le loro bugie e la propaganda che hanno usato per tutto questo tempo", ha detto Zakharova parlando a Radio Sputnik. "Far passare il ritiro dei militari, offerta dalla Russia per diverse settimane, come un'operazione speciale di natura umanitaria mostra al mondo intero come hanno imparato a mentire negli ultimi anni, sotto la guida principalmente degli Usa e, in generale, specialisti della Nato". 

Ore 8.10: "Primo soldato russo a processo per crimini di guerra"
Prende il via ufficialmente oggi a Kiev il processo a carico del sergente russo Vadim Shysimarin, il primo a essere formalmente accusato di crimini di guerra in Ucraina per aver sparato a un civile disarmato. L'udienza preliminare si è svolta il 13 maggio nel tribunale di Kiev. Shysimarin rischia l'ergastolo. L'avvocato di Shysimarin, 21 anni, ha detto che il suo assistito ha confessato l'uccisione di un uomo di 62 anni nel villaggio di Chupakhivka nella regione di Sumy, ma non ha ancora deciso se dichiararsi colpevole. Nella sua prima apparizione in aula Shysimarin è intervenuto brevemente per confermare la sua identità e spiegare di aver compreso le accuse a suo carico. In base alla ricostruzione dell'accisa, Shysimarin ha ucciso a colpi di arma da fuoco con un fucile AK-74 un civile disarmato che era in bicicletta e parlava al telefono. Secondo i pm gli sarebbe stato ordinato di "uccidere il civile per evitare che lo denunciasse ai difensori ucraini". Il crimine è avvenuto a qualche ''decina di metri'' dalla casa della vittima. 

Ore 7.52: "Permane la minaccia di attacchi dalla Bielorussia"
Permane la minaccia di attacchi missilistici e aerei sull'Ucraina dal territorio della Bielorussia. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel rapporto di stamattina, aggiungendo che l'esercito russo continua a mantenere unità delle forze armate nelle aree di confine delle regioni di Bryansk e Kursk. In alcune aree, i russi stanno rafforzando il sistema di difesa aerea e le posizioni delle apparecchiature militari.

Ore 7.29: "Per i russi significativi problemi di risorse"
I russi continuano ad avere "significativi problemi di risorse in Ucraina", che "probabilmente contribuiscono a un comando disunito che continua a ostacolare le operazioni della Russia". Lo rileva l'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica sul conflitto in corso in Ucraina. Nonostante le forze russe abbiano assediato Mariupol per oltre 10 settimane, la ferma resistenza Ucraina ha ritardato la capacità della Russia di ottenere il pieno controllo della città, fa notare Londra. La resistenza delle truppe di Kiev, ribadisce il bollettino, ha frustrato i primi tentativi dell'esercito di Mosca di catturare una città chiave e ha inflitto costose perdite di personale tra le forze russe. Nel tentativo di superare la resistenza Ucraina, la Russia ha fatto un uso significativo di personale ausiliario, incluso il dispiegamento di forze cecene, probabilmente composte da diverse migliaia di combattenti concentrati principalmente nei settori di Mariupol e Lugansk. Le forze cecene nella zona di Mariupol, spiega l'intelligence britannica, probabilmente sono costituite sia da volontari che da unità della Guardia nazionale, di solito preposte alla sicurezza del leader ceceno, Ramazan Kadyrov. Kadyrov probabilmente mantiene uno stretto controllo personale dello schieramento, mentre suo cugino Adam Delimkhanov ha probabilmente agito come comandante sul campo ceceno a Mariupol. Il dispiegamento in combattimento di personale così disparato dimostra i significativi problemi di risorse della Russia in Ucraina e probabilmente contribuisce al fatto che il comando delle operazioni appaia disunito, fattore che continua a ostacolare le operazioni della Russia in Ucraina, concludono gli 007 militari di Londra. 

Ore 7.29: "L'esercito russo concentra 15 elicotteri a Luhansk"
L'esercito russo ha concentrato fino a 15 elicotteri nella regione di Luhansk in direzione di Bakhmut e Severodonetsk, per fornire supporto aereo all'offensiva delle forze di terra in quell'area. Lo ha dichiarato questa mattina lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla propria pagina Facebook. Secondo il rapporto, le truppe russe effettuano bombardamenti lungo l'intera linea di contatto e nelle profondità della difesa delle forze ucraine nell'area operativa di Donetsk. "12 attacchi nemici sono stati respinti nelle direzioni di Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore, tre carri armati, tre sistemi di artiglieria, sei unita' di veicoli corazzati da combattimento e sette veicoli nemici sono stati distrutti", ha affermato lo Stato maggiore. 

Ore 6.49: Mariupol, 3mila civili trasferiti nell'ex colonia penale russa a Donetsk
L'esercito russo sta trattenendo circa tremila civili di Mariupol in una ex colonia penale Donestk e tra loro ci sono anche 30 volontari arrivati nella città assediata sul Mar Nero per portare aiuti umanitari. Lo denuncia il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisova affermando che i civili vengono trattenuti dall'esercito russo per un mese, ma chi è considerato ''particolarmente inaffidabile'' come ex soldati e poliziotti è trattenuto per due mesi. 

Ore 01.03: "Russia valuta il ritiro da Oms e Wto" 
Secondo i media russi, la Duma sta valutando il ritiro dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Lo ha riferito la testata Kommersant citando il vice presidente dell'assemblea, Pyotr Tolstoy.

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