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L'aereo monoposto decolla da Poznan: la scritta in cielo per umiliare Putin, il pilota rischia la vita

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La beffa per Vladimir Putin arriva dal cielo. Non sarà il Cessna atterrato sulla Piazza Rossa di Mosca il 28 maggio 1987, ma l'anonimo pilota decollato da Poznan ha emulato almeno nello spirito il gesto clamoroso del tedesco dell'Ovest Mathias Rust, imberbe ragazzino che riuscì a violare lo spazio aereo dell'allora Unione Sovietica atterrando a due passi dal Cremlino per mostrare al mondo quanto il colosso comunista fosse un vulnerabile gigante dai piedi d'argilla. 

 

 

 

 

Questa volta è toccato invece a un aviatore presumibilmente polacco, che ha scritto nel cielo con il suo Tecnam P2008 JC lo slogan "Make beer, not war" (fate la birra, non la guerra), con cuoricino finale. A renderlo noto è stato il sito Onet, citando il dati di Flightradar24.com, la "bibbia" degli amanti dei cieli che registra qualsiasi cosa voli sopra la nostra testa. Il pilota partito da Poznan ha usato la fantasiosa rotta del suo velivolo monomotore per dirigersi verso l'Ovest del Paese, tracciando in cielo la scritta.

 

 

 

A un certo punto, infatti, ha cambiato direzione, puntando a Nord Est. In quasi quattro ore di volo, ha meticolosamente virato più volte e completato la frase - registrata sui radar di Flightradar24.com. Nelle circa 40 miglia percorse, dunque, l'apparente non sense delle sue manovre si è composto in un messaggio finale fortissimo. Un palese manifestazione di supporto alla causa ucraina, ma non un tentativo di raggiungere la popolarità. Il pilota infatti, contatto dall'agenzia polacca Pa, non ha voluto rilasciare commenti né rendere note le sue generalità. Forse, e sarebbe del tutto comprensibile, anche per non mettere a rischio la propria incolumità esponendosi alle rappresaglie dei servizi segreti russi.

 

 

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