Vladimir Putin, il piano segreto di Putin per "chiudere" la partita: "mobilitazione già iniziata"
L'aggressione russa dell'Ucraina ha avuto l'effetto opposto a quello cui forse aspirava Vladimir Putin: la Nato è diventata più unita e forte di quanto non fosse prima. Non può dirsi lo stesso della Csto, l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, di cui fanno parte i Paesi ex sovietici: Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan e Tagikistan. Ieri il gruppo si è incontrato al Cremlino per celebrare i 30 anni dell'organizzazione e in quell'occasione - sottolinea il Foglio - è apparso piuttosto sfilacciato.
L'unico che sembra dare ancora credito a Putin è il leader bielorusso Aljaksandr Lukashenka, che infatti starebbe continuando a sostenere l'invasione dell'Ucraina. Nel faccia a faccia con i suoi alleati, lo zar ha parlato anche dell'intenzione di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato. E in particolare ha detto che la Russia “non ha problemi con quegli stati". Il problema si porrà solo con il dispiegamento di infrastrutture militari, che "provocherà una risposta basata sull’entità delle minacce che questo crea per noi”, ha puntualizzato il presidente russo. Questa riunione, che è stata registrata, è stata l'occasione per Putin di mandare un messaggio ai "nemici": Mosca accetta l’espansione della Nato a patto che Svezia e Finlandia non ospitino basi militari. Cosa che i due Paesi non sembrano essere intenzionati a fare.
Durante l'incontro di ieri, inoltre, Putin si sarebbe reso conto di non avere nessuno su cui contare se non Lukashenka. Una situazione molto diversa da quella della Nato. Nessun membro della Csto avrebbe messo a disposizione le proprie forze per aiutare lo zar in Ucraina. Ecco perché Mosca sarebbe alla ricerca di nuove risorse dopo le enormi perdite subite in campo. Secondo l’esercito ucraino, la Russia starebbe arruolando 60mila uomini nelle regioni di Belgorod e Rostov sul Don, tramite una “mobilitazione segreta”. "Segreta" perché se fosse ufficiale, obbligherebbe Putin a chiamare l'operazione speciale "guerra". In ogni caso i nuovi arruolati non sarebbero soldati di professione.
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