Azovstal, che fine faranno i soldati liberati: spunta la nave di Erdogan, un terribile sospetto. Putin...
L'acciaieria Azovstal a Mariupol è stata evacuata: le forze armate ucraine hanno ordinato ai combattenti ancora asserragliati all'interno dell'edificio, sia marines che membri di Azov, di uscire dallo stabilimento. L'operazione è avvenuta solo dopo l'accordo raggiunto ieri tra Russia e Ucraina. Adesso però ci si chiede: che fine faranno quei soldati? Non è ancora chiaro. Certo è che, durante l'evacuazione, in molti sono usciti feriti grazie al supporto delle barelle.
Stando a delle indiscrezioni riportate dal Messaggero, la destinazione finale degli "eroi di Azovstal", decisa da Mosca, sarebbe Novoazovsk, a est di Mariupol, nel territorio controllato dai separatisti. Kiev, nel frattempo, starebbe continuando a premere per la mediazione della Turchia. Anche perché nei giorni scorsi Ankara si è spesso detta disponibile a occuparsi dei soldati appena evacuati. Ieri, per esempio, si è offerta di evacuare i militari con una nave dal porto di Berdyansk a Istanbul. Sembra difficile però che Putin decida di lasciare andare i combattenti dell'acciaieria senza alcuna conseguenza.
Il consigliere di Putin, Vladimir Medinsky, ha spiegato che i "criminali di guerra" di Azov non potranno essere oggetto di "negoziati politici" perché sono considerati dei nazisti. Il rischio è che finiscano sotto accusa per terrorismo. Onu e Occidente invece starebbero provando a mediare, puntando soprattutto sulla possibilità di attuare uno scambio tra prigionieri. Mogli, madri e sorelle dei combattenti di Azov, intanto, sono tornate a parlare. Alcune di loro sono andate in Turchia e hanno ringraziato Erdogan per la mediazione e per aver offerto una nave per l’evacuazione.