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Finlandia nella Nato, Liisa Liimatainen: "Abbiamo un esercito fortissimo". Baltico, cosa ci aspetta

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Liisa Liimatainen, giornalista finlandese intervistata a Omnibus su La7, si è espressa in merito all'adesione della Finlandia nella Nato. Secondo la giornalista la scelta sarebbe stata spinta da un cambiamento dell'opinione pubblica: "Prima della crisi Ucraina- spiega la Liimatainen- c'era un quarto della popolazione che era favorevole per entrare, ora sono quasi tre quarti". Secondo la donna, anche se la Finlandia ha una lunga esperienza di convivenza con la Russia, quest'ultimo è un paese che vive ancorato al passato e che non si rende conto che, al contrario, la Finlandia è un paese moderno governato da una donna di 36 anni, con un governo "Dove i ministri partoriscono". 

 

 

 

 

La giornalista ha poi continuato: "Le forze armate finlandesi sono forti perché tra i due paesi neutrali, Svezia e Finlandia, quest'ultima non ha mai rinunciato alla leva. Ha una forza armata fortissima." La Liimatainen ha spiegato che fino a ora la Finlandia ha sempre avuto la consapevolezza di dover mantenere buoni rapporti con la Russia, ma allo stesso tempo anche le forze armate addestrate ed ben organizzate. Mentre la Svezia aveva abbandonato l'idea di addestrare le sue truppe. L'opinione pubblica finlandese si sarebbe quindi spaventata dopo lo scoppio della guerra in Ucraina: "L'Ucraina ha causato questo cambiamento".

 

 

Un'inversione di rotta quella del pensiero finlandese. Quindi, secondo la giornalista, è stata colpa di Putin se il suo Paese ha deciso di entrare a far parte della Nato: "Putin ha detto al nostro Presidente che non c'è una minaccia diretta alla Finlandia però ovviamente non vuole che entri nella Nato, le cose vanno avanti con il risultato degli atti della Russia". 

 

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