Volodymyr Zelensky, "è lui a non volere la tregua". Pur di frenare Putin... le indiscrezioni-choc
In questo preciso momento l’Ucraina non ha interesse in una tregua. “Fermare le ostilità temporaneamente - scrive la Stampa citando fonti di Kiev - significherebbe concedere ai russi la possibilità di raggrupparsi e riposizionarsi per poi tentare una nuova spallata”. Volodymyr Zelensky e il suo popolo sono quindi concentrati più sull’aspetto militare che sulla pace: l’idea di poter riportare la vittoria in questo conflitto si sta facendo strada tra gli ucraini e anche tra gli alleati, sebbene lo stesso presidente abbia ammesso che nel Donbass la situazione sia molto difficile.
Ma se l’Ucraina è concentrata soprattutto sullo sforzo bellico, allora perché gli Stati Uniti hanno ripreso il dialogo con la Russia? Secondo le fonti diplomatiche interpellate dalla Stampa, la telefonata tra il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, era stata concordata con Kiev: “La richiesta di cessate il fuoco è un ultimatum più che una mano tesa alla Russia per aprire un futuro negoziato che decida l’assetto di parte del Paese”.
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Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, si è espresso sulla telefonata Austin-Shoigu: “Non c’è nulla di sbagliato in un accordo di cessate il fuoco come primo passo verso la risoluzione del problema, ma non permetteremo alla diplomazia di consentire il prolungamento della nostra sofferenza solo posticipando la fase successiva della guerra”. A Shoigu il capo del Pentagono ha spiegato a chiare lettere che gli Stati Uniti accelereranno la consegna di armi: “Da qui il monito - si legge sulla Stampa - o vi ritirate o nel tempo avrete una disfatta militare che insieme alle sanzioni innescherà processi che porteranno al vostro crollo”.