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Payton Gendron, l'agghiacciante "legame" tra lo stragista di Boston e il battaglione Azov: la foto

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Strage a Boston: Payton Gendron, 18 anni, ha ucciso dieci persone. Il killer, un suprematista bianco, ha aperto il fuoco a caso in un supermercato di un quartiere a maggioranza afroamericana, uccidendo dieci persone. Dunque, dopo la mattanza, si è costituito. Per inciso, Gendron ha trasmesso la diretta del massacro sui social. 

 

L'assassino aveva anche redatto un manifesto in cui "spiegava" la sua strage. E in quel manifesto vi è un particolare inquietante: campeggia infatti una versione alterata del Sole nero, ossia un simbolo nazista utilizzato anche in uno degli stemmi del battaglione Azov. Si tratta di un'icona che ricorda un sole e una ruota, che fu usata nella Germania nazista e da altri gruppi neonazisti.

 

E nella sua versione in bianco, il "Sole nero" era all'interno dell'emblema ufficiale adottato fino all'agosto 2015 dal battaglione Azov, quando lo stemma fu eliminato per adeguarsi a una legge che vietava l'adozione di simboli nazisti in Ucraina. A spiegare la vicenda, con una serie di tweet, Kevin Rothrock, caporedattore di Meduza, una testata indipendente russa. Rothrock ricorda come Azov, anche se ha dismesso lo stemma ormai da sette anni, su alcune uniformi continua ad adottarlo. 

 

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