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Generale Murdaov, orrore contro i soldati che si ribellano: "Spogliati, legati e...", intercettazione-choc

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Gli orrori della guerra. Quegli orrori che è quasi impossibile anche soltanto immaginare. Orrori che emergono dalle intercettazioni raccolte dagli ucraini: violenze brutali dei russi contro i loro connazionali. Contro i disertori, contro i soldati delusi da questa guerra che sarebbe dovuta essere lampo e che, invece, si sta trasformando in un lunghissimo calvario. Nelle ultime settimane, infatti, sono filtrate molte notizie di diserzione e addirittura di auto-sabotaggio.

 

E ora si apprende che alcuni comandanti sarebbero infatti stati spogliati, legati e portati via con i camion verso destinazioni sconosciute. Le deportazioni dei dissidenti sarebbero state ad opera del generale Rustam Muradov, vicecomandante del distretto militare meridionale della Russia noto per la sua violenza e la sua brutalità nel corso della campagna russa in Siria. 

 

Stando a quanto rivelato da un soldato russo, "ha organizzato processi esemplrai durante i quali ha umiliato i soldati che rifiutavano di proseguire la guerra" in Ucraina. Nell'intercettazione si sente quanto segue: "Muradov è venuto e ha fatto un processo esemplare, perché nessuno voleva andare avanti. I comandanti non volevano portare i loro ragazzi alla morte. Per esempio, ha spogliato questi comandanti, ha legato loro le mani. Hanno dovuto tirare fuori tutto dalle tasche. Li ha gettati negli autobus e li ha portati via". E ancora: "La Russia non può ammettere ufficialmente di avere così tanti soldati che si rifiutano di combattere in Ucraina". E chi lo fa, chi si ribella a Vladimir Putin, viene punito, massacrato e numiliato dal generale Muratov.

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