Ucraina, la guerra in diretta. "Allora interverremmo": Johnson minaccia Putin, come la guerra può diventare mondiale
Giornata di guerra numero 77 in Ucraina, con un persistente stallo militare. L'attenzione nelle ultime ore sembra concentrarsi su Snake Island, l'Isola dei Serpenti al largo di Odessa giudicata decisiva sul piano strategico per il controllo del Mar Nero. Dal punto di vista diplomatico, il premier italiano Mario Draghi ha incontrato il presidente americano Joe Biden a Washington ribadendo come la volontà di italiani ed europei sia di "porre fine alla macelleria, la gente vuole la pace". "Non sembra che Putin voglia il dialogo diplomatico", è stata la gelida risposta della Casa Bianca. Intanto la Camera Usa ha dato il via libera ad altri 40 miliardi di aiuti all'Ucraina.
Ore 20.31 Regno Unito in guerra se la Russia attacca la Finlandia
Il Regno Unito entrerebbe in guerra se la Russia decidesse di attaccare i paesi scandinavi. Lo ha detto chiaro e tondo Boris Johnson nel corso della conferenza stampa che ha tenuto a Helsinki insieme al presidente finlandese Sauli Niinisto. Oggi è stato firmato il patto militare tra Regno Unito e Finlandia: prevede la possibilità di assistenza militare britannica diretta nel caso di una eventuale aggressione della Russia.
Ore 19.06 Pentagono: “Cosa vuole fare Putin con i missili supersonici”
Quella delle armi nucleari non è una minaccia reale, almeno per il momento. Ne è sicuro il Pentagono, il cui capo Lloyd Austin ha tenuto un’audizione alla Camera americana: “Non credo che Putin sia disposto a passare dai missili ipersonici alle armi nucleari. Penso che stia cercando di creare un effetto specifico con l’uso di quell’arma”.
Ore 18.48 Acciarieria Azvostal, pesante attacco russo da terra e da aria
L’acciaieria Azovstal è nuovamente sotto attacco da parte dei russi: “Non solo con aerei e artiglieria - riporta Ukrinform - ma anche con carri armati che stanno cercando di sfondare. Sul sito c’è un incendio”. C’è anche un video che mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall’acciaieria.
Ore 17.59 Johnson: "Mai più normalizzate le relazioni con Putin"
Il primo ministro britannico Boris Johnson e la sua omologa svedese Magdalena Andersson hanno affermato che "le relazioni con Vladimir Putin non potranno mai essere normalizzate" dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Lo riferisce la Bbc citando il portavoce del premier. Londra ha offerto anche copertura militare a Svezia e Finlandia nel periodo che porta dalla richiesta all'adesione alla Nato.
Ore 17.45 Stampa russa: "Putin pronto a una guerra lunga"
La stampa russa conferma la linea dell'intelligence americana: il presidente russo Vladimir Putin non si ritirerà dall'Ucraina, ed è pronto a un "lungo combattimento". A scriverlo è il quotidiano Moskovsky Komsomolets, citato dalla Bbc. "Non si ritirerà. E' preparato per un lungo e prolungato combattimento, non gli interessa quanto durerà".
Ore 16.35 Scholz: "L'Ucraina lotterà cento anni con le conseguenze della guerra"
"L'Ucraina dovrà lottare per cento anni" contro le conseguenze della guerra in corso: lo prevede il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha fatto un parallelo con le conseguenze della Seconda Guerra mondiale nel suo Paese. "Chi vive in Germania sa che ancora oggi sono ritrovate bombe cadute durante la Seconda Guerra mondiale e che anche gli allarmi bomba ci sono ancora. L'Ucraina dovrà dunque prepararesi fin d'ora a lottare per cento anni contro le conseguenze di questa guerra".
Ore 16.33 Repubbliche Donetsk e Lugansk bloccano Facebook e Instagram
Le auto proclamate repubbliche russe di Donetsk e Lugansk hanno annunciato di aver bloccato l'accesso a Facebook e Instagram allineandosi alle politiche di Mosca rispetto ai due social network di proprietà della compagnia americana Meta. Lo riporta il Guardian.
Ore 16:02 La Guardia di Frontiera ucraina annuncia la ripresa del controllo di 1200 chilometri di confine russo
"Il servizio della Guardia di Frontiera ucraino ha ripreso il controllo di 1.200 chilometri di confine nelle regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv: Per due terzi si tratta di confine russo". Lo ha affermato il direttore del Dipartimento per la protezione delle frontiere di Stato, Leonid Baran in una conferenza stampa, come riporta su Telegram il Ministero degli Interni, sottolineando tuttavia che "il pericolo resta, quindi le classiche misure di protezione delle frontiere non bastano. Attualmente sono in corso misure per ispezionare in dettaglio l’area e per creare posti di controllo aggiuntivi".
Ore 15.55 Guerini: invieremo altre armi e uomini ai confini
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini parlando al Gr1 delle 13.00 (Rai Radio1) ha detto, riferendosi all’Ucraina: "Invieremo altri uomini ai confini e altre armi".
Ore 15.26 Zelensky: pronti a dialogare con Mosca, speriamo non sia tardi
"La punizione per la Russia è inevitabile, ma occorre instaurare nuovamente il dialogo e portare Mosca al tavolo dei negoziati. Noi siamo pronti a parlare, speriamo che non sia troppo tardi". Così il presidente Zelensky, in un collegamento video con gli studenti di Sciences-Po. Lo riportano i media francesi.
14.55 Kissinger, Mosca rischia di perdere status di grande potenza, "Usa dovrebbero dividere Cina e Russia come feci io"
"La Russia continuerà a combattere in Ucraina finchè il conflitto consumerà così tante sue risorse e capacità militari che il Paese rischierà di perdere il suo status di grande potenza". A riferirlo è stato Henry Kissinger durante un evento sponsorizzato dal Financial Times, come riporta Newsweek. L'ex segretario di stato Usa ha ammesso però di non saper prevedere se Mosca potrebbe ricorrere all'arma nucleare: "ora viviamo in un'era totalmente diversa" rispetto a quella della Guerra Fredda, ha spiegato
14.30 La Procura di Bari apre inchiesta sui crimini di guerra in Ucraina
La Procura di Bari ha aperto un'indagine su presunti crimini di guerra commessi da soldati russi su civili ucraini. Il fascicolo d'inchiesta barese è aperto a carico di ignoti per "collaborazione internazionale su crimini di aggressione". Fa seguito alla richiesta avanzata da Eurojust alle Procure presso la Corte Penale Internazionale e nei diversi Stati membri di "conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l'umanità commessi in Ucraina". A Bari l'indagine, delegata alla Polizia, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi e dall'aggiunto Francesco Giannella.
Ore 14:20 Le nuove minacce di Medvedev: "Gli Stati Uniti soffriranno"
L’ex premier Dmitry Medvedev, uno degli uomini più "duri" dell'amminsitrazione russa nei confronti dell'Occidente, è tornato ad accusare gli Stati Uniti di aver lanciato una "guerra per procura" contro la Russia dopo l’approvazione del piano di aiuti all’Ucraina per 40 miliardi di dollari, votato ieri dalla Camera. L’economia statunitense, ha scritto, "soffrirà per questa decisione, che cerca di infliggere una dura sconfitta al nostro Paese, e di limitarne lo sviluppo economico e l’influenza politica".
Ore 13.40 La Russia aiuterà la Bielorussia a produrre missili Iskander
La Russia aiutera' la Bielorussia nel campo della produzione di missili, compresi quelli del tipo Iskander, vettori balistici tattici ipersonici a corto raggio. Lo ha dichiarato il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko, in una riunione sulla difesa dello Stato. "Stiamo costruendo un nuovo razzo. Il missile e' molto efficace, sul modello Iskander", ha sostenuto Lukashenko, sottolineando che il compito di sviluppare modelli promettenti di armi, comprese quelle missilistiche, e' stato gia' affrontato dal primo ministro bielorusso, Roman Golovchenko. Lukashenko ha poi osservato di aver gia' concordato con il presidente russo Vladimir Putin l'assistenza allo sviluppo missilistico bielorusso. Una mossa per accerchiare l'Ucraina?
Ore 13.15 Il governatore di Kharkiv: "Trappole mortali lasciate dai russi nella regione liberata dai nostro soldati"
Le truppe russe avrebbero lasciato sul campo di battaglia alcune trappole mortali nella regione orientale di Kharkiv. Lo ha scritto il governatore Oleg Synegubov su Telegram citato dalla Bbc. In precedenza funzionari di Kiev avevano spiegato che la controffensiva ucraina ha liberato alcune cittadine nei pressi della città chiave di Kharkiv. Synegubov ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi o di "correre verso gli insediamenti liberati", ma di fare attenzione perchè le truppe russe hanno lasciato "trappole mortali" nella regione. "Il nemico sta facendo di tutto per danneggiare il maggior numero possibile di civili ucraini", ha aggiunto.
Ore 12.38 La regione di Kherson "chiederà l’annessione alla Russia"
Secondo quanto riportato da media locali, la nuova leadership della regione di Kherson, in Ucraina, chiederà al presidente Putin di essere annessa alla Russia. La nuova leadership regionale è stata nominata dopo l’invasione.
Ore 12.30 Mosca: "Osserviamo con attenzione la configurazione della Nato ai confini"
La Russia "sta osservando con grande attenzione tutto ciò che accade ai suoi confini, e in particolare la configurazione delle forze della Nato". A dirlo è il portavoce edl Cremlino, Dmitry Peskov. Le frasi di Peskov arrivano in risposta alla visita di Boris Johnson in Svezia e Finlandia.
Ore 11.42: "Le truppe russe usano munizioni vietate dalle convenzioni internazionali"
L'esercito russo utilizza munizioni vietate dalle convenzioni internazionali durante i bombardamenti dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il capo del dipartimento dei lavori pirotecnici e di sminamento del Servizio di emergenza statale ucraino, Oleg Bondar, in un briefing. "Le munizioni vietate dalle convenzioni internazionali vengono utilizzate durante i bombardamenti in quasi tutte le regioni del nostro Paese, in ogni città. Vengono utilizzati sistemi a reazione con munizioni a grappolo, che rappresentano una grande minaccia per i civili", ha sottolineato Bondar.
Ore 11.31: Lavrov, "La guerra metterà fine al mondo guidato dagli Usa"
"Ci aspettiamo che la conclusione dell'operazione della Russia in Ucraina metta fine alla promozione da parte dell'Occidente di un modo unipolare dominato dagli Usa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in visita in Oman.
Ore 11.24: Germania, "forniture di gas tedesche ancora sicure"
Le forniture di gas della Germania sono "al momento ancora sicure". Lo ha detto il ministero dell'Economia dopo che i flussi di gas russo verso l'Europa attraverso un punto di transito chiave in Ucraina si sono interrotti e sono stati spostati a un altro ingresso. "Anche il team di crisi del gas e gli operatori delle reti di gasdotti stanno monitorando la situazione", ha dichiarato il ministero tedesco spiegando che Kiev ha incolpato Mosca per lo spostamento, poiché il percorso e' controllato dalle truppe russe. L'associazione tedesca dell'industria del gas ha dichiarato di poter valutare l'impatto dell'interruzione del punto di transito solo dopo aver constatato l'impatto del trasferimento dei flussi.
Ore 11.19: Musk, "cyber attacchi russi a Starlink"
"Finora Starlink ha resistito ai tentativi di hacking e jamming della guerra informatica russa, ma i loro sforzi stanno aumentando". Lo ha scritto Elon Musk su Twitter. La società di servizio Internet satellitare di Musk ha messo i propri satelliti a disposizione dell'Ucraina.
Ore 11.14: Gas, calano le forniture russe in transito dall'Ucraina
Calano i flussi di gas russo in transito in Ucraina. Secondo l'operatore ucraino di gasdotti Gtsou, i volumi attraverso l'ingresso di Sokhranivka sono scesi a zero e quelli attraverso Soudja dovrebbero aumentare, ma non abbastanza da compensare il calo. Ieri Gtsou avevano annunciato che la presenza delle forze russe nei pressi degli impianti di Sokhranivka e Novopskov, nella regione di Lugansk, impedisce il normale flusso di gas e aveva chiesto il trasferimento di questi volumi a un altro punto di attraversamento, a Soudja. Il calo del gas in transito in Ucraina attraverso questi punti, secondo Gtsou, potrebbe raggiungere i 16,2 milioni di metri cubi, ovvero circa il 18%, con volumi previsti in calo a circa 72 milioni di metri cubi di gas dagli 88 milioni del giorno precedente. Gazprom ha confermato all'agenzia russa Tass che i volumi sarebbero scesi a 72 milioni di metri cubi, ma ha detto che il giorno precedente erano stati consegnati 95,8 milioni di metri cubi. (
Ore 10.52: I ceceni, "soldati di Kiev bloccati in uno stabilimento chimico in Donbass"
Soldati ucraini sono bloccati nello stabilimento chimico di Zarya a Rubizhne, in Donbass. Lo ha affermato Apta Alaudinov, assistente del capo ceceno, citato da Ria Novosti. "Le nostre forze e i nostri mezzi hanno praticamente bloccato lo stabilimento di Zarya", ha riferito.
Ore 10.32: Premier polacco, "Putin più pericoloso di Hitler"
Il presidente russo Vladimir Putin è più pericoloso di Hitler. E' quanto si legge nella lettera inviata dal primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, al quotidiano britannico The Telegraph. In particolare, nella missiva Morawiecki ha sottolineato che l'arsenale di Putin sarebbe "più mortale" di quello di Hitler e Stalin, e che, a differenza del regime nazista o di quello comunista, il presidente russo avrebbe anche Internet a sua disposizione, uno strumento che a suo dire e' stato "contagiato... da milioni di fake news". "L'ideologia mostruosa" del regime di Putin rappresenta "una minaccia mortale per l'Europa" e dovrebbe essere completamente sradicata, si legge ancora nella lettera. Morawiecki ha poi accusato i leader occidentali di avere "beatamente dimenticato" la minaccia rappresentata dalla Russia, mentre Mosca trascorreva tre decenni a resuscitare i "demoni del passato". Il premier polacco ha poi sottolineato come, "se al presidente russo non verrà inflitta una sconfitta, la guerra in Ucraina presto si riverserà nel resto d'Europa". "Se non ci impegniamo immediatamente in questo compito, non perderemo solo l'Ucraina, perderemo la nostra anima e anche la nostra libertà e sovranità. Perché la Russia non si fermerà a Kiev. Ha intrapreso una lunga marcia verso l'Occidente e sta a noi decidere dove andare a fermarla", ha affermato Morawiecki.
Ore 10.22: "Colpito istituto per bambini disabili in Luhansk"
L'esercito russo ha sparato ieri contro un istituto per bambini con disabilità nella regione di Luhansk. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform. "I russi hanno aperto il fuoco su Gorsky. Hanno colpito la scuola speciale regionale, dove studiavano bambini con bisogni speciali. Un'istituzione con ristrutturazioni moderne e nuove attrezzature. Grazie ai russi", ha affermato Gaidai.Sempre ieri, i soldati russi hanno bombardato 15 volte aree residenziali e infrastrutture della regione, il principale gasdotto di Severodonetsk è stato danneggiato, riporta Ukrinform.
Ore 10.08: "Improbabile offensiva bielorussa imminente"
"E' improbabile che in un prossimo futuro Lukashenko dia l'ordine al suo esercito di lanciare un'operazione terrestre contro l'Ucraina". A dichiararlo è stato Vadim Denisenko, consigliere del Ministero dell'Interno ucraino, citato da Ukrinform. L'esercito bielorusso sta conducendo manovre presso la frontiera, ha poi sottolineato, tuttavia la situazione è "di relativa calma". "Sfortunatamente, a causa di questo l'Ucraina deve concentrare e lasciare sufficienti truppe alla frontiera con la Bielorussia". Sulla stessa linea Alexei Arestovich, uno dei consiglieri della presidenza ucraina, secondo cui "Kiev non vede alcun segnale di preparativi di un'offensiva contro il territorio ucraino". "Non ci sono preoccupazioni particolari. "La situazione è cambiata", ha aggiunto, lasciando intendere che in Bielorussia c'è un "numero minimo" di militari russi e tra questi non ci sono reparti offensivi. La settimana scorsa Minsk aveva annunciato l'avvio di manovre destinate a valutare la preparazione delle capacità di combattimento delle forze armate di fronte ad una possibile "crisi" nel quadro dell'offensiva russa contro l'Ucraina
Ore 9.38: Taiwan, "acuto rischio di attacco cinese entro il 2030"
La minaccia di un attacco da parte della Cina contro Taiwan entro il 2030 è "acuta". E' quanto affermato ieri dalla direttrice dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti, Avril Haines. Durante un'audizione della commissione per i Servizi armati del Senato, Haines e il direttore dell'Agenzia di intelligence per la difesa, Scott Berrier, hanno spiegato che gli sviluppi della guerra in Ucraina hanno offerto a Pechino e Taipei importanti indizi per sviluppare le rispettive strategie di attacco e difesa. Nonostante la Cina stia "lavorando sodo" per assumere militarmente il controllo incontrastato dell'isola, il Paese preferirebbe evitare un conflitto militare, hanno precisato i funzionari d'intelligence Usa.
Ore 9.14: Esperto militare di Kiev, "possibile attacco bielorusso fra una settimana"
Un'attacco da parte della Bielorussia potrebbe avvenire anche fra una settimana. Lo sostiene l'esperto militare ucraino Oleh Zhdanov, che su Telegram ha scritto che è alta la probabilità di un attacco da parte della Bielorussia, che attualmente sta posizionando forze speciali al confine con l'Ucraina, a Volyn e nella regione di Leopoli. "Le truppe stanno ancora avanzando verso il nostro confine, in particolare le forze operative speciali e occupano aree operative - ha dichiarato l'esperto militare - Non dovremmo ignorare questo fattore, assieme alle dichiarazioni di Lukashenko, ed essere pronti per lo scontro con l'esercito bielorusso, il cui attacco potrebbe avvenire nelle prossime settimane o addirittura tra una settimana".
Ore 8.38: Regione di Kursk, livello giallo allerta terroristica
Il governatore della regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, Roman Starovoit, insieme ai vertici delle forze dell'ordine, ha deciso di prorogare fino al 25 maggio il livello giallo di allerta terroristica. Lo ha annunciato lo stesso governatore sul proprio canale Telegram. Starovoit ha osservato che le vacanze legate alla Giornata della Vittoria nella regione sono state tranquille, ma le minacce persistono ancora e la vigilanza deve essere mantenuta. Il livello giallo di minaccia terroristica e' stato introdotto nella regione di Kursk l'11 aprile in connessione con possibili provocazioni da parte di "nazionalisti ucraini". Poco prima anche il governatore della regione di Belgorod, sempre al confine con l'Ucraina, Vjacheslav Gladkov, aveva esteso il livello giallo di minaccia terroristica nella sua regione fino al 25 maggio.
Ore 8.09: Mosca, "contatti con delegazione Kiev continuano"
I contatti tra le delegazioni russa e Ucraina per i negoziati di pace "continuano". Lo ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta la radio Sputnik.
Ore 7.54: "Con l'Isola dei Serpenti la Russia potrebbe dominare zona"
Proseguono i combattimenti all'isola di Zmiiniy, nota come Isola dei Serpenti, con la Russia che tenta di rafforzare la sua guarnigione presente li', esposta al nemico. Lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina. Le forze di Kiev, sottolineano gli 007 di Londra, hanno colpito con i droni Bayraktar la contraerea russa e le navi di rifornimento russe. Queste ultime hanno una protezione minima nel Mar Nero occidentale, dopo la perdita dell'incrociatore Moskva della Marina russa. Gli attuali sforzi dei russi per aumentare le loro forze sull'Isola dei Serpenti, continua l'intellignece britannica, offrono all'Ucraina maggiori opportunità di affrontare le truppe russe. Tuttavia, "se la Russia consolida la sua posizione sull'Isola dei Serpenti con una contraerea strategica e missili da crociera, potrebbe dominare la parte nord-occidentale del Mar Nero", viene infine sottolineato nell'aggiornamento.
Ore 7.23: Usa, dalla Camera ok ad altri 40 miliardi di dollari per Kiev
Via libera della Camera dei Rappresentanti Usa, con 368 voti a favore e 57 contrari, a un pacchetto da 39,8 miliardi di dollari di aiuti militari, economici e umanitari per l'Ucraina. Comprende sei miliardi di dollari per l'assistenza alla sicurezza e 900 milioni per il sostegno ai rifugiati. A votare 'no' sono stati 57 deputati repubblicani. "Il popolo ucraino sta combattendo la battaglia per la sua democrazia e - ha detto la speaker Nancy Pelosi - anche per la nostra". La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha parlato di un "passo fondamentale" con un "messaggio chiaro, bipartisan all'Ucraina, alla Russia e al mondo", ovvero "gli Stati Uniti sono con gli ucraini che difendono la loro democrazia dall'aggressione russa". "Finora - ha aggiunto - la nostra assistenza, insieme ai contributi dei nostri alleati e partner, è stata fondamentale per aiutare gli ucraini a vincere la battaglia per Kiev e difendere le loro libertà". Si attende ora il passaggio al Senato.
Ore 7.12: Truppe russe si concentrano in direzione di Slobozhansky e Donetsk
Le forze armate russe stanno concentrando le loro operazioni nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk, nell'Ucraina orientale, per prevenire l'offensiva delle forze di Kiev verso il confine tra i due Paesi. Lo ha dichiarato questa mattina lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla propria pagina Facebook. In particolare, in direzione di Donetsk, le truppe russe stanno concentrando i loro principali sforzi sulla prosecuzione dell'offensiva per prendere il pieno controllo della città di Rubizhne e conquistare gli insediamenti di Lyman e Severodonetsk. Inoltre l'esercito russo prosegue gli assalti alle aree di Lyman, Severodonetsk, Bakhmut, Avdiivka e Kurakhiv con il supporto di unita' di artiglieria.
Ore 7.03: "I russi vengono gradualmente allontanati da Kharkiv"
Volodymyr Zelensky loda la "forza sovrumana" delle truppe ucraine nella guerra in Ucraina a causa dell'invasione russa. "Sono grato a tutti i nostri difensori che stanno combattendo e dimostrando una forza davvero sovrumana per scacciare l'esercito degli invasori, un tempo il secondo esercito più potente al mondo", ha detto il presidente ucraino nel video messaggio diffuso nelle scorse ore. Zelensky ha fatto riferimento agli aggiornamenti dei militari ucraini, alle "buone notizie", riguardo la regione di Kharkiv. "Le forze di occupazione vengono gradualmente allontanate" dalla regione, ha affermato, esortando "a non diffondere emozioni eccessive". "Non dobbiamo creare un clima di pressione morale, quando ci si aspettano certe vittorie ogni settimana e persino quotidianamente". "Le Forze armate ucraine stanno facendo di tutto per liberare il nostro territorio - ha incalzato - tutte le nostre città, Kherson, Melitopol, Berdyansk, Mariupol e tutte le altre".
Ore 2.10: La dichiarazione congiunta Biden-Draghi
Il presidente Usa, Joseph R. Biden, e il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, si sono incontrati alla Casa Bianca. I due leader hanno confermato la forte e ampia partnership tra i due Paesi, riflessa nei profondi e duraturi legami "tra i nostri popoli e le nostre nazioni", dei quali sono componenti fondamentali "la nostra alleanza" in ambito Nato e il partenariato tra Stati Uniti e Ue. Inizia cosi' la dichiarazione congiunta diffusa dopo il colloquio. Biden e Draghi, si legge ancora, hanno discusso dei recenti sviluppi della guerra della Russia, non provocata e non giustificata, in Ucraina, sottolineando il loro costante impegno per il perseguimento della pace, sostenendo l'Ucraina ed imponendo costi alla Russia. I due leader, per fronteggiare le sfide all'economia globale create dalle iniziative della Russia, hanno discusso misure volte a promuovere la sicurezza alimentare e a rimodellare i mercati globali dell'energia. Biden e Draghi hanno anche confermato il loro impegno a lavorare insieme sulle crisi globali determinate da Covid e cambiamenti climatici, insieme al proseguimento della cooperazione sulle sfide condivise della politica estera, comprese Cina e Libia. I due leader attendo con impazienza ulteriori discussioni in occasione del summit del G7 e della Nato di giugno.