Sergej Shoigu, "cosa indossava alla parata": il terrificante dettaglio sfuggito quasi a tutti
Su Sergej Shoigu in queste ore si è scritto e letto di tutto. Il ministro della Difesa russo "fantasma", fedelissimo di Vladimir Putin poi "purgato" dal presidente, è ricomparso recentemente dopo settimane di oblio (qualcuno dice per colpa di un infarto subito dopo una drammatica "lavata di capo" dello Zar) e ha fatto il suo ingresso anche nella Piazza Rossa a Mosca in occasione della Giornata della Vittoria. Le telecamere hanno inquadrato, poco, anche lui. Mai vicino a Putin, a conferma pare di un certo imbarazzo del presidente nel presentarsi fianco a fianco con uno dei responsabili della fallita guerra-lampo in Ucraina. E sui social hanno analizzato ogni suo gesto, trasmesso poi in mondovisione.
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C'è chi, ad esempio, ha notato il segno della croce fatto in maniera plateale a bordo dell'auto di rappresentanza che lo ha condotto fino alle tribune, tra le ali dei militari. Una vicinanza politica alla Chiesa ortodossa russa del Patriarca Kirill, lui sì invece nuovo "fratello di sangue" di Putin e sostegno fondamentale del regime.
Altri ancora, invece, hanno notato sulla divisa militare di Shoigu la presenza tra tante coccarde e riconoscimenti di carriera, di una croce di ferro. "Simbolo nazista", hanno iniziato a scrivere in tanti, a sostegno della tesi secondo cui i nazisti non si anniderebbero soltanto nei bunker delle acciaierie Azovstal a Mariupol, tra i soldati ucraini del famigerato Battaglione Azov, ma pure all'interno dell'esercito russo erede dell'Armata rossa dell'Unione sovietica. C'è chi fa notare però che quella croce di ferro è uno dei simboli più diffusi nel mondo militare di mezzo mondo e poco o nulla ha a che fare con svastiche e altri riferimenti all'universo hitleriano. Ma in questa guerra fatta anche di fake news, complotti e dietrologie spinte, tutto fa brodo.