Sergej Lavrov, "stampate nuovi passaporti": la truffa ordita per spiarci, cosa sta succedendo
Dai media di opposizione russi arriva una notizia su una possibile truffa ordita niente di meno che dal ministero degli Esteri, guidato da Sergei Lavrov. Quest’ultimo avrebbe dato l’ordine di stampare decine di migliaia di nuovi passaporti diplomatici: il website russo Sota parla di “sospetta truffa”, il cui scopo sarebbe quello di consentire a funzionari e spie del Cremlino di aggirare le sanzioni occidentali.
All’improvviso il ministero degli Esteri di Mosca avrebbe ordinato la stampa rapida di circa 175mila documenti di viaggio: un’operazione piuttosto costosa, da oltre 4 milioni di dollari. Eppure il dicastero che fa capo a Lavrov non conta più di 15mila dipendenti, dei quali solo un terzo dovrebbe beneficiare dello status diplomatico. E allora chi potrebbe entrare in possesso di questi nuovi documenti? Il media di opposizione Sota ha fatto un elenco: dipendenti del servizio di sicurezza dell’Fsb, alti funzionari, parlamentari, giudici e pubblici ministeri possono tutti rivendicare i prestigiosi passaporti, che possono accelerare i viaggi ed evitare i visti in alcuni Paesi. Anche i coniugi possono ottenere i documenti, così come migliaia di dipendenti pubblici che lavorano nell’apparato burocratico del Cremlino.
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“Perché il ministero ha bisogno di 175mila passaporti diplomatici - si interroga Sota - quando il numero dei suoi dipendenti, secondo varie fonti, non superano i 15mila, di cui solo un terzo sono diplomatici? La domanda è: dove hanno intenzione di andare?”. Il sospetto è che questi passaporti possano essere utilizzati da funzionari e spie russe per bypassare le sanzioni occidentali.