Moldavia "a un passo dal colpo di Stato": indiscrezioni, il blitz di Igor Dodon per consegnare il paese a Putin
La Moldavia a un passo dal golpe. L'indiscrezione arriva il 9 maggio, giorno in cui la Russia è impegnata a festeggiare la vittoria durante la seconda guerra mondiale sui nazisti tedeschi. Alla guida del possibile colpo di stato, Igor Dodon, leader filorusso, che starebbe convocando su Telegram tutti i moldavi. L'invito, come spiegato da Repubblica, è quello a "manifestare contro il governo nella piazza della Grande Assemblea. Insieme spalla a spalla, come molti anni di seguito, passeremo attraverso la marcia della vittoria con i ritratti dei nostri eroi. Mostriamo che siamo tanti e uniti, nessuno è dimenticato, niente è dimenticato".
Da giorni infatti il Paese vive forti tensioni, con attacchi dalle origini ancora sconosciute. Il timore è dunque quello di un "golpe bianco", ossia con un presidente che viene deposto senza alcun colpo ferire. A far scattar l'allarme la stessa presidente Maia Sandu. È lei ad aver fatto "scattare il segnale di massima allerta alle autorità per mantenere l’ordine nel Paese: tolleranza zero, niente parata militare per il 9 maggio. Anzi, arriverà il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, e nessuno pensa che sia un caso: consapevole di avere poche armi a disposizione contro i russi, Maia Sandu incassa il sostegno dell’Onu, Chisinau si blinda e i moldavi aspettano".
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Proprio un residente della zona ha descritto la situazione, in questo caso preoccupante, del Paese. Per l'uomo i russi non necessitano di conquistare la Moldavia, in quanto, a tutti gli effetti, sono già presenti. La Moldavia è un Paese bilingue e nella capitale "le tracce del socialismo reale sono molto presenti: nei grandi viali del centro, nei block delle case popolari, nei centri commerciali alla russa, con i negozi uno dietro l’altro e niente marketing né struscio".