Isola dei Serpenti, retroscena: perché Zelensky è ossessionato da quel fazzoletto di terra
"È terra ucraina, la difenderemo con tutte le nostre forze", aveva detto il presidente Volodomyr Zelensky a proposito dell'Isola dei Serpenti, un fazzoletto di terra nel bel mezzo del Mar Nero - un tempo sacro ad Achille e ora votato al dio della guerra - che in questa fase della guerra torna a giocare un ruolo estremamente importante, forse decisivo, per il fronte meridionale della “operazione militare speciale” scatenata da Vladimir Putin. Un’isola che non è solo simbolica, ma strategica: è per questo che tra rotte di incrociatori, fregate e motovedette, bombardamenti, voli dei droni e degli aerei da ricognizione Nato, tutto sembra tornare lì, dove nei primi giorni del conflitto l’avamposto di Kiev cadde dopo un bombardamento con la resa di tutti i suoi uomini.
Ebbene ora sembra che dall'Isola dei Serpenti possa ripartire la controffensiva ucraina. Lo raccontano Andrea Marinelli e Guido Olimpio nelle loro corrispondenze per il Corriere della Sera dando conto dei raid hanno preso di mira alcune vedette russe Raptor, una piccola nave da sbarco, numerose postazioni anti-aeree, un elicottero. Le incursioni sono documentate da alcuni video: l'ultimo - registrato probabilmente da un drone turco TB-2 - ha mostrato una coppia di aerei Sukhoi ucraini "entrare" sull'isola a bassa quota, quindi "uscire", poi è stato rilanciato quello di un elicottero vaporizzato da un'esplosione. Secondo fonti della compagnia russa era impegnato nell'evacuazione di militari che, sempre nel filmato, si vede prendere posizione come si aspettassero d'incontrare forze ostili. Eppure dovrebbe essere in mano loro.
La più grande disfatta per Putin. Qual è il "segreto del mare" che custodisce Zelensky
"Abbiamo respinto un assalto avversario" è la linea ufficiale di Mosca, "forse volevano disturbare i festeggiamenti della vittoria, siamo riusciti a infliggere perdite: due Sukhoi 24, tre elicotteri, una corvetta Project 1241 al largo di Odessa". Sul terreno è apparsa quella che sembra una grande lettera Z, il simbolo dell'operazione speciale. Il perché sia così importante l'Isola dei Serpenti è chiaro: dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, ha assunto un'importanza strategica per gli ucraini: secondo il diritto marittimo, infatti, la terra regna sul mare e chi controlla quell'isolotto controlla anche le 12 miglia nautiche che lo circondano, un corridoio che permette di preservare le rotte commerciali che i russi tentano di soffocare.