Armata russa, "Possiamo farlo ancora". Ecco cosa urleranno i militari di Putin: tutto pronto per il blitz finale
Oggi come allora. Alle 15 di domani, lunedì 9 maggio, in via Ternskaja, a Mosca, si metterà in marcia il Reggimento Immortale, composto dai discendenti dei vincitori della Grande Guerra Patriottica, che porteranno per tutta la processione i ritratti dei padri e dei nonni che presero parte alla vittoria contro il nazifascismo. Una sovrapposizione continua di un passato glorioso al presente che, osserva il Corriere della Sera, non è certo cominciata adesso.
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E oggi come allora i soldati e i milioni di persone che il 9 maggio assisteranno alla loro parata, intoneranno lo stesso coro: "Possiamo farlo ancora". Che vuol dire, possiamo vincere, possiamo sconfiggere il nazifascismo. Possiamo conquistare l'Ucraina. Insomma, è molto più di un semplice invito all'unità. È una "rivendicazione di forza, una specie di autocertificazione del proprio status di potenza mondiale".
È una dimostrazione della forza di Putin. Il quale, nel 2015, alla parata andò tra la folla mostrando la fotografia del padre, veterano decorato e grande invalido della Seconda guerra mondiale. Da allora, sottolinea il Corriere, il Cremlino allargò il campo della celebrazione: oltre a omaggiare i vincitori della Grande Guerra Patriottica, bisognava celebrare anche i reduci dell'Afghanistan, dell'invasione della Georgia, del Donbass, dell'intervento in Siria. Non solo. Da allora non si espongono soltanto i ritratti dei parenti e dei caduti ma anche quelli dei loro condottieri, da Stalin a Putin, ovviamente.