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Sanzioni, primo effetto boomerang: preservativi addio. Che cosa cambia adesso

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Primo effetto boomerang delle sanzioni alla Russia su una grande azienda europea di condom. La società tedesca di preservativi Vizit, come riporta la pubblicazione tedesca Wirtschaftswochela ripresa dalla pagina Twitter di giornalisti e fotografi ucraini Tpyxa, è fallita proprio a causa dei provvedimenti contro Vladimir Putin, applicati dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio scorso. Come si sa le sanzioni hanno anche un'altra faccia della medaglia: oltre a colpire infatti lo Stato a cui sono rivolte hanno ripercussioni su quelli che li applicano. 

 

 

Per questo è andato in bancarotta il più grande produttore di preservativi in Europa, la società tedesca CPR GmBH, che produce preservativi a marchio Vizit, Secondo la società di gestione temporanea Karina Schwartz, circa un quarto del fatturato dell'azienda proveniva dalle vendite nella Federazione Russa. E dopo l'imposizione delle sanzioni, questo mercato è andato perso.

 

 

L'azienda è registrata nella Federazione Russa e i preservativi vengono prodotti negli stabilimenti in Germania. Molti utenti, soprattutto i russi, appunto, preferiscono i prodotti di questo particolare marchio per il prezzo accessibile e l'affidabilità. Oltre ai classici preservativi, la società produce condom testurizzati, colorati, aromatizzati. Tuttavia, sono i modelli della linea Classic a essere stati finora i leader delle vendite.

A giudicare dalle recensioni a questi profilattici, i modelli del marchio non hanno praticamente difetti. Solo pochi utenti menzionano che i preservativi sono rivestiti con una piccola quantità di lubrificante. 

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