Cerca
Cerca
+

Ville Skinnari, il ministro della Finlandia: "Siamo pronti per il fronte". Perché la "nuova" guerra è a un passo

Ville Skinnari

  • a
  • a
  • a

La Finlandia non si farà cogliere di sorpresa da Vladimir Putin ed è pronta al peggio. Se nei mesi scorsi, rispetto al rischio di una guerra in Ucraina, "eravamo preoccupati e avevamo informazioni che qualcosa potesse capitare. Devo però confessare che quando è accaduto, il 24 febbraio, è stato uno choc", ora "nel caso peggiore siamo tutti pronti ad andare al fronte". In un'intervista a La Stampa Ville Skinnari, ministro del Commercio estero e dello Sviluppo della Finlandia sottolinea che "tutti i finlandesi lo sono. È naturale. C'è un forte impegno diffuso. Il nostro sistema di sicurezza, come di controllo delle frontiere, è un modello orizzontale molto studiato. Il nostro ruolo in Europa è quello di essere produttori di sicurezza e stabilità. Noi siamo pronti a resistere per decenni se qualcosa dovesse succedere. È il frutto di scelte fatte molti anni fa, è una preparazione alla difesa che è nel nostro Dna". 

 

 

Dal punto di vista militare, "abbiamo uno degli eserciti più forti d'Europa. Le 285 mila unità di riserva, come me che sono sottotenente, partecipano a frequenti esercitazioni, anche se i nostri lavori sono diversi", ha aggiunto il ministro. Questo conflitto "avrà un impatto profondo e duraturo sull'architettura difensiva dell'Europa e anche per la Finlandia: la Russia è vicina, il confine comune è di 1350 chilometri". Ma specifica che se qualcosa "ha riscritto la posizione della Finlandia e la sua attitudine nei confronti della Nato è stata la Russia. L'alleanza con gli Stati Uniti è centrale. Per questo io credo che sia molto importante che noi si proceda in avanti insieme con la Svezia".

 

 

Al momento, "ogni partito finlandese sta considerando la questione" dell'entrata nella Nato "e alcuni hanno già assunto una posizione pubblica. Noi socialdemocratici formalizzeremo la nostra posizione il 14 maggio. Spero ci sia unanimità". La cosa più importante "è che i partiti finlandesi siano forti e coesi. Sarà un segnale molto vigoroso per l'esterno e anche sul fronte interno".

Dai blog