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Donald Trump, "bombardiamoli e distruggiamo tutto": a un passo dalla guerra, chi voleva eliminare

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"Voleva bombardare il Messico": l'ultima rivelazione choc su Donald Trump arriva dal libro di Mark Esper, ex segretario alla Difesa statunitense, "A Sacred Oath". È stato proprio lui a rivelare che nell'estate del 2020 il tycoon gli avrebbe proposto di lanciare missili in Messico. Il motivo? “Distruggere i laboratori della droga” e uccidere i narcotrafficanti.  Lo rende noto il Guardian, che ha avuto modo di leggere in anteprima il volume in uscita la settimana prossima. 

 

 

 

"Potremmo semplicemente lanciare alcuni missili Patriot ed eliminare i laboratori, in silenzio", avrebbe detto l'allora presidente Trump, il quale si sarebbe pure impegnato a convincere Esper, dicendo che "nessuno avrebbe saputo che siamo stati noi. Negheremo ogni responsabilità". Questa, comunque, non è l'unica sparata che il tycoon avrebbe fatto negli anni della presidenza. 

 

 

 

Sempre Esper, infatti, ha rivelato l'idea del tycoon di sparare ai manifestanti che protestavano per l'uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia. "Non possiamo semplicemente sparargli? Non basta sparargli alle gambe o qualcosa del genere?", avrebbe chiesto il presidente. Quello fu uno dei momenti che portò al logoramento totale dei rapporti tra l'ex capo della Casa Bianca e il suo segretario alla Difesa. Prima ci furono parecchie divergenze sulla decisione di ritirare le truppe statunitensi dall'Afghanistan e poi la ferma opposizione di Esper al massiccio impiego di militari per reprimere le proteste dei Black lives matter.

 

 

 

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