Cerca
Cerca
+

Ucraina, la guerra in diretta. Zelensky pronto a rinunciare alla Crimea. Congelata la Scheherazade a Marina di Massa: è collegata a Putin

Esplora:

  • a
  • a
  • a

La guerra è nel suo 72esimo giorno. L'assedio finale all'acciaieria di Azovtsal è in corso. Il presidente Putin avrebbe garantito l'evacuazione dei civili in cambio di una resa dei militari presenti all'interno. Intanto il Cremlino ha fatto sapere che non dichiarerà la "guerra totale" all'Ucraina nel corso della parata prevista per il 9 maggio. Inoltre è stata cancellata la parata russa, sempre per il 9 maggio, a Donetsk e Lugansk. Il presidente ucraino Zelensky ha invitato il cancelliere Scholz e il presidente Steinmeier a Kiev. Ora Zelensky tenta di ricucire i rapporti con la Germania. 

Ore 21.40 Il ministero delle Finanze italiano firma decreto congelamento dello yacht Scheherazade
"Gli accertamenti condotti dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, ai sensi dell'art.11 del decreto legislativo n. 109/2007, hanno evidenziato la presenza di significativi collegamenti economici e di affari del soggetto che ha la disponibilità, anche come titolare effettivo, dell'imbarcazione Scheherazade con elementi di spicco del governo russo e con altri soggetti compresi nella lista di cui all'allegato I del Regolamento (UE) n. 269/2014 del Consiglio del 17 marzo 2014, concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. L'imbarcazione, battente bandiera delle Isole Cayman e ormeggiata a Marina di Carrara, era da tempo all'attenzione delle autorità competenti". Lo rende noto il Mef. Sulla base di questi elementi, "il Comitato di sicurezza finanziaria ha proposto al Consiglio dell'Unione europea l'inserimento di tale soggetto nella suddetta lista. Su proposta dello stesso Comitato, il Ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco, ha adottato il decreto di congelamento, ai sensi dell'articolo 4-bis del d.lgs. 109 del 2007, dell'imbarcazione Scheherazade, nelle more dell'adozione della misura restrittiva proposta all'Unione europea dallo stesso Comitato di sicurezza finanziaria", aggiunge la nota.

Ore 21.40 Pentagono, non confermato attacco a fregata russa
Non ci sono conferme che la fregata russa Ammiraglio Makarov sia stata colpita nel Mar Nero da un attacco ucraino: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby, spiegando che gli Stati Uniti stanno cercando di saperne di piu' da "tutto il giorno". Le forze aeree Usa "erano attive nel Mar Nero proprio su questo caso, ma non ci sono informazioni", ha detto Kirby. Durante la giornata, anche il Cremlino aveva smentito la notizia diffusa da Kiev. 

Ore 21.00 a.d dell'acciaieria Azovstal, verso fermo anche in Italia
 "Dal nostro sito di Azovstal è uscito tantissimo acciaio che noi abbiamo verticalizzato in Friuli Venezia Giulia e nei nostri stabilimenti italiani. I drammatici effetti umanitari si riflettono poi sulla parte economica, in primis in Ucraina dove tutti gli stabilimenti nella zona di combattimento sono fermi e piano piano ci stiamo fermando anche in Italia perché abbiamo utilizzato tutto il materiale che era disponibile nei nostri siti". Lo ha detto Roberto Re amministratore delegato di Metinvest, società proprietaria dell'acciaieria Azovstal, durante un collegamento con un evento promosso da Confindustria Alto Adriatico. 

Ore 20.30 Biden il 9 maggio firma legge per velocizzare armi a Kiev
Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all'Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama 'Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act', si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l'esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero "la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa".

Ore 20.05 La Russia convoca l'ambasciatore del Regno Unito sulle sanzioni
Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato di aver convocato l'ambasciatrice britannica in Russia, Deborah Bronnert, aggiungendo di aver protestato con forza in relazione alle nuove sanzioni britanniche ai media russi. La Russia continuerà a reagire "duramente e con decisione" a tutte le sanzioni imposte dal Regno Unito, ha affermato il ministero in una nota. All'inizio di questo mese, il Regno Unito ha annunciato sanzioni contro singoli giornalisti e organizzazioni dei media nel tentativo di aumentare la pressione su Mosca.

Ore 19.35 Usa, vertice G7 deciso di proposito prima del 9 maggio
 La videochiamata tra i leader del G7 è stata programmata appositamente prima del 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria contro i nazisti durante la Seconda Guerra mondiale e durante il quale, secondo alcuni, Vladimir Putin potrebbe dichiarare la vittoria in Ucraina. Lo ha detto la portavoce della casa Bianca, Jen Psaki. "Penso che tutti debbano dare la giusta importanza al significato della data di questo incontro, 24 ore prima del Giorno della Vittoria in Russia. È un modo per dimostrare non solo quanto sia unito l'Occidente ma anche che l'unità richiede sforzo, lavoro, lacrime e sangue". 

Ore 19.12 Balcani: l'inviato Ue: la richiesta di adesione dell'Ucraina avrà un impatto sull'allargamento
La guerra in Ucraina sta cambiando del tutto il modo in cui guardiamo ai Paesi dei Balcani occidentali e all'intero processo di allargamento dell'Unione europea. Lo afferma il rappresentante speciale dell'Unione europea per il dialogo tra Belgrado e Pristina e i Balcani occidentali, Miroslav Lajcak, in una intervista ad "Agenzia Nova" concessa a margine della 12ma edizione della conferenza "The State of the Union" a Firenze. "La guerra in Ucraina ha reso la questione dell'allargamento ai Balcani occidentali di nuovo un vero e proprio fattore politico. I popoli di questi Paesi capiscono che non si tratta solo di pratiche burocratiche, benchmark o di 'spuntare le caselle' ma di dimostrare che sono parte di noi e che vogliono condividere i nostri valori", aggiunge Lajcak. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha consegnato lo scorso 18 aprile il questionario per l'adesione all'Ue all'ambasciatore a Kiev, Matti Maasikas. S

Ore 18.41 Usa, Biden e Draghi discuteranno dei costi da imporre a Mosca
"Biden e Draghi parleranno dei costi da imporre alla Russia per la sua guerra in Ucraina". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca in un briefing con la stampa sull'Air Force One delineando la visita del premier italiano a Washington. I due leader, ha aggiunto, parleranno anche delle relazioni bilaterali Italia-Usa e della collaborazione in diversi settori tra cui il clima.

Ore 18.17 Germania: Settimana prossima via a formazione dei soldati ucraini
Le forze armate di Berlino inizieranno l'addestramento di soldati ucraini all'uso di mezzi di artiglieria pesante "la prossima settimana a Idar-Oberstein, in Germania, assieme ai Paesi Bassi". Lo ha confermato un portavoce del ministero tedesco della Difesa, citato da Dpa. La formazione durerà circa 40 giorni. Berlino fornirà a Kiev sette obici semoventi PzH 2000, mentre i Paesi Bassi ne forniranno cinque.

Ore 17.47 Mosca: Non invitati alla cerimonia francese dell'8 maggio
La Russia non è stata invitata alle cerimonie di commemorazione francesi della vittoria nella seconda guerra mondiale, il prossimo 8 maggio: lo ha reso noto l'ambasciatore russo a Parigi, Aleksey Meshkov, le cui dichiarazioni sono state riportate dall'agenzia russa Ria Novosti

Ore 17.35 Scambio di prigionieri: 41 ucraini consegnati
Moasc ha consegnato 41 persone, di cui 28 militari, in uno scambio di prigionieri con l'Ucraina. Lo ha detto venerdì il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. Vereshchuk, sottolineando, su Telegram , che anche un alto rappresentante della Chiesa ortodossa ucraina era tra i rilasciati.

Ore 17.12 Fonti Ue: slitta ancora l’accordo sulle sanzioni
Nonostante il "generale consenso al sesto pacchetto sanzioni" contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e nonostante la volontà politica ad approvarlo, i 27 - secondo quanto trapela - non hanno ancora trovato la quadra sull’accordo. Rimangono infatti ancora "resistenze sulla parte relativa al petrolio". I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni paesi e l’entità delle compensazioni.

Ore 17.05 Putin, il giorno del giudizio
Vladimir Putin invierà un avvertimento del "giorno del giudizio" all'Occidente quando guiderà le celebrazioni il 9 maggio, in occasione del 77° anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale. Lo scrive la Reuters, secondo quanto rilancia il Guardian. Il giorno della vittoria della Russia lunedì, il presidente dovrebbe tenere un discorso sulla Piazza Rossa di Mosca prima di una parata di truppe, carri armati, razzi e missili balistici intercontinentali. Il ministero della Difesa russo ha precisato che i caccia supersonici e i bombardieri strategici Tu-160 effettueranno un sorvolo sulla cattedrale di San Basilio.

Ore 16.45 I russi a Kherson: qui per rimanere per sempre
"Siamo qui per rimanere per sempre". Così Andrei Turchak, capo del partito Russia Unita che sostiene Vladimir Putin, parlando nella città ucraina occupata di Kherson. È quanto si vede in un video diffuso su Twitter dal giornalista del Guardian Pjotr Sauer.

Ore 16.29 Zelensky, le condizioni per la pace: rinuncia alla Crimea?
Kiev sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca "si ritirassero sulle posizioni del 23 febbraio". Così Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. "Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati", ha poi precisato, sottolineando di non vedere alcuna intenzione della Russia nel cercare un accordo per la pace.

Ore 16.12 Inizia la controffensiva ucraina
Il New York Times afferma che l’esercito ucraino sta cercando di respingere le forze russe dalle città di Kharkiv e Izium. Un convoglio per l’evacuazione è stato inviato di nuovo all’acciaieria assediata a Mariupol.

Ore 16.10 Cremlino: Polonia minaccia integrità territoriale Ucraina
Secondo le autorità russe, la Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina. A renderlo noto è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. "Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia - ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi - e il fatto che una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina possa provenire dalla Polonia - sono fatti ovvi", ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.

Ore 14.55 Filorussi Donbass nominano ambasciatori in Russia
Nuovo passo verso la divisione territoriale dell'Ucraina. Le autoproclamate repubbliche popolari filorusse di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, riconosciute da Mosca alla vigilia dell’inizio dell’offensiva in Ucraina, hanno nominato i loro ambasciatori in Russia. Lo riferisce la Tass.

Ore 14.40 Zelensky: Mariupol esempio di assedio e torture
Mariupol "è un esempio di assedio, di torture e mostra l’attitudine disumana dell’esercito russo e la sua crudeltà", ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in videoconferenza a un evento del centro studi britannico Chatham House, aggiungendo che "la cosa più spaventosa è che questa crudeltà è ordinata dal Cremlino".Zelensky ha anche aggiunto che la Russia pensava di poter sfuggire ai procedimenti penali per crimini di guerra grazie alle minacce di un attacco nucleare. "Credono di poter fuggire alle proprie responsabilità per dei crimini di guerra perché hanno il potere di una nazione con l’arma nucleare".

Ore 15.07 Azovstal: i russi sparano sui civili evacuati, un morto
"Durante il cessate il fuoco nel territorio dell’acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un’auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica. Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti". Lo rende noto il battaglione Azov su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. "Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l’evacuazione dei civili", spiega il battaglione Azov.

Ore 14.34 Azovstal, situazione critica e in peggioramento
"La situazione nell’acciaieria è ora critica. È stata critica a lungo e ora sta peggiorando". Lo ha affermato Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol parlando alla Bbc. "La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei", ha detto, aggiungendo che "ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e a raggiungere i bunker in cui si trovano", ha concluso.

Ore 14.12 Mosca all'Onu, false le accuse di furto di grano ucraino
Le accuse di furto da parte della Russia di grano ucraino, avanzate dall'Onu, "non sono vere". Lo ha sostenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia russa Tass. "Non abbiamo informazioni. Sembra un falso e, probabilmente, è un falso", ha rimarcato Peskov rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento a riguardo. "Non so chi l'abbia detto esattamente all'Onu, ma ovviamente non si sono preoccupati di verificare queste informazioni", ha concluso.

Ore 13.54 Peskov: impossibili celebrazioni 9 maggio a Mariupol
Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, stando a quanto riporta l’agenzia Tass. "Non ho informazioni su una delegazione ufficiale", ha rimarcato Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L’organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, "è impossibile per ovvie ragioni". Peskov ha sottolineato comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni.

Ore 13.12 Orban: sanzioni Ue sono bomba atomica sull’Ungheria
Le sanzioni europee sono "una bomba atomica che vogliono sganciare sull’economia ungherese". Queste le durissime parole del primo ministro ungherese Viktor Orban, contrario all’embargo sul petrolio russo, pronunciate dal premier alla stazione radiofonica Kossuth, secondo quanto rilancia l’agenzia russa Tass. "Ogni Paese ha il diritto sovrano di determinare la propria bilancia energetica", ha puntualizzato Orban, rimarcando come le sanzioni già imposte dall’Ue sono più dannose per l’economia europea che per quella russa.

Ore 12.59 Cremlino, operazione procede secondo i piani
L'operazione russa in Ucraina procede come previsto. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, stando a quanto riporta l'agenzia Tass. "L'operazione sta procedendo secondo i piani", ha detto Peskov, interpellato sulle affermazioni del presidente bielorusso Lukashenko secondo cui l'operazione starebbe durando troppo.

Ore 12.50 Lukashenko: la guerra sta durando troppo 
Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko e alleato fedele della Russia in un'intervista, come riporta ilCorriere, ha ammesso che la guerra sta durando troppo. Lukashenko ha poi usato la parola "guerra" che come è noto non è gradita allo zar.  Sa che bisogna stare alla versione di Putin, secondo la quale tutti procede secondo i piani, il resto sono fantasie occidentali. E invece ha riconosciuto che "la guerra si sta trascinando troppo a lungo".

Ore 11.45 Scholz: "Putin non deve vincere e non vincerà" 
"Putin non deve vincere e non vincerà. Ne va della sovranità dell’Ucraina, della libertà del suo popolo, ma anche del futuro di qualsiasi ordine mondiale basato sulle regole". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un discorso ad Amburgo.  E aggiunge: "Con ogni giorno, con ogni mese, diventa più chiaro: Putin e il suo regime compiono un mutamento radicale anche dal punto di vista della civilizzazione. Un’uscita temeraria dalla comunità mondiale, come la ritenevamo possibile solo nel 21esimo secolo. Un semplice ritorno allo status quo ante (alla situazione precedente, ndr) non potrà esserci e non ci sarà. Il mondo dopo questa guerra e questo attacco non sarà più lo stesso di prima. Già non lo è più".

Ore 11.44 Melitopol, i manifesti per festa del 9 maggio
A Melitopol, la città occupata dell’Ucraina sud-orientale, le forze russe hanno affisso i manifesti in vista della festa della vittoria del 9 maggio. Lo conferma la radio ucraina Svoboda.

Ore 11.31 Berlino: manderemo 7 obici
La Germania fornirà all'Ucraina sette obici semoventi per difendersi dalla Russia. Lo ha confermato la ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, sottolineando come i soldati ucraini verranno addestrati in Germania per usare i Panzerhaubitze 2000, che sono in grado di esplodere munizioni di precisione a una distanza fino a 40 chilometri. La Germania ha intensificato il suo sostegno materiale all'Ucraina nelle ultime settimane, dopo un inizio in tal senso molto più riluttante.

Ore 11.12 Mosca: nessuna intenzione di usare armi nucleari
"La Russia non ha alcuna intenzione di impiegare armi nucleari nella sua operazione speciale in ucraina". Così il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, citato dalla agenzia russa Tass.

Ore 11.00 Negoziati in stallo
"I negoziati russo-ucraini sono in stallo". Ad affermarlo è il vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo Alexei Zaitsev nel briefing di oggi, venerdì 6 maggio.

Ore 10.52 Lugansk, pesantissimi bombardamenti: due vittime
Due civili sono stati uccisi nei bombardamenti dell’esercito russo sugli insediamenti nella regione di Lugansk. Abitazioni e infrastrutture sono state distrutte. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Haidai citato da Interfax Ukraine.

Ore 10:45 Onu, su evacuati di Mariupol traumi profondi e cicatrici psicologiche
A Mariupol ci sono ancora "molti civili, uomini, donne e bambini intrappolati, che vivono in condizioni orribili. Noi abbiamo cercato di organizzare un numero di convogli insieme alla Croce Rossa per portare queste persone in salvo. Le mie persone sul terreno, sui bus con loro, mi dicono che queste persone hanno traumi profondi, profonde cicatrici psicologiche", avendo dovuto vivere con "poca acqua, poco cibo e senza la luce del sole". A riferirlo è il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, al programma radiofonico della Bbc Radio 4 Today.

Ore 10.23  "Russi vogliono sequestrare i terreni agli agricoltori" 
A Chernihivka, nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, l’esercito russo vuole sequestrare gli appezzamenti di terreno che appartengono agli agricoltori. A dirlo è il portavoce dell’amministrazione militare regionale Ivan Arefiev, citato da Ukrinform. "A Chernihivka, gli occupanti cercano di portare via i terreni agricoli delle persone — afferma Arefiev —. Li stanno obbligando a compilare entro l’8 maggio un modulo che dichiara quanta terra possiede un proprietario e quanta ne ha in affitto. Solo dopo questo rilasceranno una licenza di coltivazione della terra. Il comandante minaccia di confiscare tutti i terreni che non sono elencati nel modulo".

Ore 10.10 Metsola: Putin sbaglia se crede che l’Ue sia debole 
"Il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza... Questo è il motivo per cui abbiamo accelerato verso la costruzione di una nuova unione della sicurezza e difesa". Sono le parole della presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola alla conferenza The State of the Union. "Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino — ha aggiunto —. Metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas. Continueremo con le sanzioni e gli aiuti all’Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla".

Ore 9.30  Zelensky: "Nell'acciaieria di Mariupol è l'inferno e ci sono bambini"
Nel suo messaggio serale sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che il bombardamento dell'acciaieria Azovstal a Mariupol non si ferma. "Rimangono anche donne e molti bambini - dice - immaginate l'inferno: due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Le autorità ucraine stanno facendo di tutto per trovare una soluzione per salvare i nostri eroi militari difendendo Mariupol" ha aggiunto Zelensky. 

Ore 9.29 Kiev, operazione Azovstal: restano ancora 200 civili da salvare
Il sindaco di Mariupol stima che nell'acciaieria Azovstal rimangano ancora circa 200 civili.

Ore 09.10 Media ucraini: "Russi preparano vasta offensiva nella regione di Lugansk"
Nella regione di Lugansk, le forze di difesa ucraine stanno preparando le difese per respingere un'intensa offensiva da parte dei russi nei prossimi tre o quattro giorni. A farlo sapere è stato il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, secondo quanto riferisce l'agenzia ucraina Unian. "Ci stiamo preparando per offensive più potenti nei prossimi 3 o 4 giorni. Faranno ogni sforzo per sfondare a Severodonetsk o Popasna", ha detto Gaidai, esprimendo comunque fiducia nel fatto che le forze ucraine respingeranno gli attacchi. 

Ore 08.15 Orban, non è nostra guerra non inviamo armi
"Non è nostra guerra, non inviamo armi. Non voglio conflitti con l'Ue ma cooperazione". Così il premier ungherese Orban.

Ore 07.42 Russia, presidente Duma: unità dell'Europa sta crollando
"L'unità europea sta crollando. Il Parlamento europeo ha chiesto una profonda riforma dell'Unione, si propone di abbandonare il diritto di veto dei membri dell'Ue, l'opinione dei singoli Stati, e quindi dei loro cittadini, non sarà più presa in considerazione". A dichiararlo è il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin. "Con l'introduzione delle sanzioni contro la Russia, i Paesi dell'Unione Europea non hanno unità su questo tema. Pertanto, bisogna cercare altre forme decisionali, abbandonando il principio che esisteva da anni", ha aggiunto Volodin. Secondo il presidente della Duma, "milioni di persone in Europa saranno private del diritto di voto. I loro Stati perderanno la loro sovranità. Sorge la domanda: chi sarà responsabile nei confronti dei cittadini di un determinato Paese in caso di aumento dei prezzi, disoccupazione, problemi economici a seguito di decisioni prese senza tener conto delle loro opinioni? Se gli Stati che oggi fanno parte dell'Ue vogliono mantenere la sovranità e difendere gli interessi dei propri cittadini, non hanno che una strada rimasta: lasciare l'Unione Europea".


Ore 06.57 I soldati all'interno dell'acciaieria ucraina rifiutano di arrendersi
I soldati ucraini che combattono le forze russe nei tunnel sotto l'acciaieria di Mariupol rifiutano di arrendersi di fronte agli attacchi russi. La moglie del comandante del reggimento Azov dice che hanno giurato di "resistere fino alla fine". Lo riporta l'Ap.

Ore 3.30 02.48 Missili su regione di Kharkiv, un morto
Una persona è rimasta uccisa oggi a Lozova, nella regione orientale ucraina di Kharkiv, in seguito a un attacco missilistico russo: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della cittadina, Serhii Zelenskyi, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

Ore 02.30 Usa garante sicurezza Svezia e Finlandia fino adesione Nato
Gli Stati Uniti sono convinti di poter dare una mano a Svezia e Finlandia su eventuali problemi di sicurezza dopo la richiesta ufficiale di ingresso nella Nato. Lo fa sapere la Casa Bianca. Svezia e Finlandia temono la reazione russa dopo che si saranno candidate ad entrare nell'Alleanza Atlantica dal momento che potrebbe passare anche un anno prima che tutti i 30 membri diano la loro approvazione.

Ore 01.26 Media, da Usa informazioni a Kiev per colpire Moskva
Washington avrebbe informazioni di intelligence che hanno aiutato Kiev a colpire l'incrociatore russo Moskva, colato a picco il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.
Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per avere la conferma finale che si trattasse della Moskva, la nave più potente della flotta russa. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l'incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli Usa sapessero che l'Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.

Ore 00.40 Jill Biden in Romania e Slovacchia
Jill Biden partirà nelle prossime ore per la sua missione in Romania e Slovacchia dove incontrerà gli ucraini costretti a fuggire dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Ore 00.24 Usa, Russia ha mentito a Consiglio sicurezza Onu
"Non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l'Ucraina si stia attenuando. La Russia può aver abbandonato il piano di conquistare Kiev ma continua a terrorizzare i cittadini ucraini. La Russia ha violato la Carta dell'Onu, ignorato l'appello globale alla fine della guerra e mentito al Consiglio di sicurezza dell'Onu più volte tramite una serie di teorie cospirazioniste e disinformazione con falsità ridicole".A comunicarlo è stato l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza.

Dai blog