Londra-New York, ai comandi dell'aereo "non un vero pilota": terrore in volo, chi c'era in cabina di comando
Un jet della Virgin Atlantic per New York era sopra l’Irlanda quando ha ricevuto l’ordine di tornare indietro a Londra. Il motivo risiede nella scoperta sconcertante fatta durante il volo: è uscito fuori che il co-pilota non aveva superato il suo ultimo test e quindi non era pienamente abilitato. “Nella cabina di pilotaggio la tensione si poteva tagliare col coltello - ha confidato una fonte al Sun - l’aereo è arrivato fino in Irlanda, dopodiché è stato scoperto che il primo ufficiale doveva ancora completare l’addestramento. È stato imbarazzante per tutti e i passeggeri erano furiosi”.
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Il jet, che può trasportare quasi 300 viaggiatori, è stato costretto a tornare indietro e ad aspettare sulla pista mentre veniva trovato un sostituto qualificato: di conseguenza l’arrivo negli Stati Uniti si è verificato con circa tre ore di ritardo. La compagnia aerea si è scusata e si è giustificata adducendo a un problema causato da un errore di rotazione: ha inoltre garantito che la sicurezza non era stata compromessa, dato che c’erano altri due piloti pienamente autorizzati e qualificati a volare. Stando a quanto emerso, al primo ufficiale mancava il test di “valutazione finale” e per questo non poteva svolgere il suo ruolo sul volo della Virgin Atlantic.
In quanto primo ufficiale, quell’uomo era responsabile del mantenimento della sicurezza in volo e aveva anche lo scopo di supportare il capitano nel controllo del traffico aereo e nel pilotaggio del jet. Sebbene l’abbinamento dei piloti non abbia violato alcuna normativa sull’aviazione o sulla sicurezza, non è stato conforme ai protocolli di addestramento interni alla Virgin Atlantic: per questo motivo il volo è stato interrotto ed è ripreso solo dopo aver trovato un sostituto.