Lula attacca Zelensky: "Perché la colpa della guerra è pure sua. Cosa ha fatto"

mercoledì 4 maggio 2022
Lula attacca Zelensky: "Perché  la colpa della guerra è pure sua. Cosa ha fatto"
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Adesso anche l'ex presidente del Brasile, Lula mette nel mirino Zelensky. In un'intervista al Time, Lula non usa giri di parole e attacca il presidente ucraino affermando che la crisi tra Kiev e Mosca non è solo responsabilità delle scelte dello zar. Le sue parole di fatto sono chiarissime: "Putin non doveva invadere l'Ucraina ma non è l'unico colpevole. Vedo il presidente ucraino parlare in tv ed essere applaudito in tutti i parlamenti del mondo ma questo ragazzo è colpevole quanto Putin. In guerra non c'è mai un solo responsabile".

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Insomma Lula va contro il numero uno di Kiev e di fatto dà una analisi diversa su quanto sta accadendo in Ucraina. Nel la sua intervista al Times poi Lula ha aggiunto: "Non conosco il presidente dell'Ucraina ma il suo comportamento è un po' strano - aggiunge - è in televisione mattina, mezzogiorno e sera. Dovrebbe essere al tavolo delle trattative. Voleva la guerra perché se non l'avesse voluta avrebbe negoziato di più". Parole di fuoco che di certo innescheranno polemiche a non finire. Lula punta il dito in modo diretto su Zelensky e lo fa attaccando una sua presunta esposizione mediatica. La presa di posizione di Lula lo collocherà di certo tra le fila dei filo-Putin dove sono finiti diversi altri esponenti politici del palcoscenico internazionale. Intanto sul fronte della battaglia infuria l'offensiva russa su Azovstal.

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Ma le forze ucraine a quanto pare stanno resistendo. Il ministro ucraino Kuleba ha affermato: "L'acciaieria Azovstal resiste ancora nonostante i russi attacchino tutti i giorni con bombe o tramite la fanteria". E ancora: "Registriamo il successo nell'evacuazione di parte dei civili presenti, anche grazie all'Onu - aggiunge - questo prova che quando c'è la volontà politica in Russia questo meccanismo può funzionare". Ma la battaglia non accenna a spegnersi. E finora sia sul fronte ucraino che su quello russo sono mancati segnali chiari per una intesa che possa mettere la parola fine alle ostilità.