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Zoran Milanović, Finlandia nella Nato? "Cialtroneria spudorata": la minaccia del presidente croato

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L'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato non è visto di buon occhio dal presidente croato Zoran Milanović. Quest'ultimo si è detto pronto a mettere il veto per bloccare l'ammissione dei due Paesi durante il vertice che si terrà a Madrid a fine giugno. L'adesione all'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, infatti, è possibile solo se si vota all'unanimità. Non è la prima volta che Milanović esprime il proprio dissenso su questo punto: già una settimana fa aveva definito l'adesione finlandese alla Nato come "un'avventura pericolosa e una cialtroneria spudorata". 

 

 

 

Ma non è tutto. Come scrive il Messaggero, il presidente croato ha detto pure che inseguirà "come il diavolo le anime peccaminose di ogni membro del Parlamento che voterà a favore". Dietro la sua ferma opposizione, in realtà, c'è dell'altro. E' stato lui stesso, infatti, a dire che prima di ratificare l'adesione alla Nato di qualsiasi Paese, è necessario "modificare la legge elettorale in Bosnia". Milanović si riferisce a un problema interno: ai croati che vivono in Bosnia l'attuale sistema elettorale non dà la possibilità di eleggere i propri rappresentati a Sarajevo. E le elezioni in Bosnia-Erzegovina si terranno il prossimo 2 ottobre. 

 

 

 

A differenza del presidente, però, il Parlamento croato non sarebbe contrario all'approvazione della candidatura di Svezia e Finlandia. Il ministro degli esteri Gordan Grlić Radman, infatti, ha detto che questa decisione "può solo contribuire a rafforzare la difesa e la sicurezza collettiva". Il problema quindi è rappresentato dal veto del presidente al vertice di Madrid. Stando alla costituzione croata, è lui il comandante supremo dell'esercito ed è lui che si occupa di politica estera.

 

 

 

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