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Sergey Lavrov da Giuseppe Brindisi per salvarsi la vita? "Alto numero di suicidati...", il retroscena sull'ospitata

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"Anche Sergey Lavrov tiene famiglia". Dagospia rilancia un indiscreto velenosissimo che spiegherebbe l'intervista - assai contestata - del ministro degli Esteri russo a Zona Bianca, su Rete 4, domenica sera. Il conduttore Giuseppe Brindisi è finito nel tritacarne politico, contestatissimo soprattutto dal Pd per un atteggiamento ritenuto un po' troppo morbido nei confronti del "nemico". L'accusa, insomma, è quella di essersi prestato a fare da cassa di risonanza della propaganda russa in Italia. 

 

 



Dago parla sprezzantemente di "comizio su Materasso 4", che sarebbe stato "innescato dalla paura" dello stesso Lavrov, "visto l'alto numero di 'suicidati' del giro di Putin". Per questo, si legge nel "flash" del sito di gossip politico fondato e diretto da Roberto D'Agostino, il ministro russo "dall'essere l'esponente meno favorevole alla invasione dell'Ucraina, insieme al Capo di Stato maggiore delle Forze Armate Gerasimov (che era ben conscio del livello basso dell'esercito russo) è diventato il più oltranzista". Da colomba a falco, insomma, per salvare la pelle. E l'intervista italiana sarebbe servita a Lavrov come prova della sua totale fedeltà al capo del Cremlino. 

 

 

 

 

Il caso è diventato comunque un piccolo giallo internazionale. Mario Draghi ha parlato di passaggio "osceno" riguardo alle parole di Lavrov su "Hitler ebreo", criticando lo stesso Brindisi in conferenza stampa: "Non è stata una intervista, ma un comizio". Una slavina che ha addirittura costretto la portavoce di Lavrov, Maria Zakharova, a intervenire su Telegram per smentire le versioni circolate sulla intervista: "L'iniziativa di condurre l'intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani": "Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità - è la versione della Zakharova - perché i politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico".

 

 

 

Sempre Dagospia, raccogliendo le voci più pesanti che rimbalzano tra Roma e Cologno Monzese, attribuiva la paternità dello scoop di Rete 4 a un intervento diretto di Silvio Berlusconi e del suo braccio destro Valentino Valentini, "storico ambasciatore” di Berlusconi a Mosca". Berlusconi in persona ha dovuto smentire ogni collegamento con l'intervista, sottolineando di non averne saputo nulla e che domenica sera aveva ospiti a cena ad Arcore e di non aver neppure acceso la tv.

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