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Putin e il cancro, "la data chiave": fuga di notizie, quando la vita dello zar sarà appesa a un filo

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Accelerare la guerra per potersi operare. Il 9 maggio è la data più attesa nel mondo. Quel giorno Vladimir Putin sarà sulla Piazza Rossa di Mosca, con l'esercito schierato per la celebrazione della vittoria contro i nazisti nella Grande guerra patriottica, mito fondativo dell'Unione sovietica. Molti analisti, nelle ultime settimane, avevano azzardato potesse essere il limite temporale entro cui il Cremlino aveva intenzione di "chiudere" la guerra in Ucraina, almeno la prima fase, per poter festeggiare una vittoria anche solo parziale.

 

 

 

L'eventualità si è fatta sempre più complicata, e anzi ha preso piede negli ultimi giorni l'indiscrezione secondo cui, al contrario, lo Zar coglierà l'occasione per annunciare l'inizio della "guerra totale" contro Kiev. Cosa questo possa significare non è ancora del tutto chiaro: bombardamenti a tappeto anche su Kiev e sulla parte occidentale del Paese? Missioni per mirate per eliminare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche fisicamente? L'uso delle temutissime armi tattiche nucleari

 

 

 

Di sicuro, l'impressione è che affidando la guida sul campo al generale Gerasimov, Putin abbia intenzione di accorciare i tempi, in altre parole "fare in fretta". E forse il motivo è riconducibile alle indiscrezioni sui suoi problemi di salute. Da tempo si scrivono fiumi di retroscena sulla (presunta) malattia del presidente russo, un cancro che ne condizionerebbe uscite pubbliche e persino umore e razionalità. Secondo il tabloid inglese Daily Mail, il 9 maggio è una data-chiave anche per questo motivo: "Secondo una fonte del Cremlino rimasta anonima, Putin potrebbe essere costretto a rinunciare per alcuni giorni al controllo della guerra in Ucraina perché prossimo a un intervento chirurgico per il cancro - si legge -. A quel punto il comando sarebbe preso dall'ex capo dell'Fsb Nikolai Patrushev, in un periodo di pochi giorni nei quali lui non potrebbe occuparsene".

 

 

 

 

L'intervento, secondo la stessa fonte, verrebbe programmato dopo il 9 maggio. "L'intervento chirurgico era stato programmato per la seconda metà di aprile ma è stato rimandato - spiega la fonte del Cremlino -. Sembra che non ci sia una particolare urgenza, ma non può nemmeno essere ritardata ancora".

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