Valery Gerasimov a Izyum con i codici nucleari: "Tra pochi giorni...", le voci sul generale terrorizzano il mondo
Il segno della fine, in un senso o nell'altro. Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle Forze armate russe, è arrivato a Izyum, città chiave per l'assedio finale a Kharkiv e "trampolino" militare per prendere poi il controllo dell'area settentrionale del Donbass. Secondo gli esperti militari, è un indizio chiaro del cambio di strategia deciso da Vladimir Putin.
Gerasimov andrebbe ad affiancare, se non addirittura a sostituire il generale Aleksandr Dvornikov, il "macellaio" famoso per i metodi brutali famigerati applicati in teatri di guerra come Cecenia e Siria. Gli stessi strumenti (attacchi ai civili, residenti ridotti alla fame) sono stati applicati in maniera scientifica anche in Ucraina. Eppure, sottolinea Micol Flammini sul Foglio, i risultati finora non sarebbero stati quelli sperati. Ecco perché Putin avrebbe deciso dia accelerare i tempi e dare le chiavi del comanda al suo Capo di Stato maggiore. "E’ inusuale che un militare come Gerasimov abbia un ruolo operativo, ma potrebbe essere un indicatore della fine delle risorse russe: Putin evidentemente si aspetta da lui un grande cambiamento, una strategia tutta diversa e soprattutto vincente".
Impossibile, dunque, non considerare un aspetto assai inquietante per le sorti dell'Ucraina e dell'Occidente in genere: "Non si può pensare che Gerasimov non c’entri nulla con lo stato attuale della macchina bellica russa", sebbene, come sottolinea ancora la Flammini, la "dottrina Gerasimov" fatta di guerra ibrida (più cybeterrorismo, manipolazione delle informazioni e rapide incursioni, piuttosto che lenta, massiccia avanzata) sia di fatto l'opposto di quanto si sta verificando in queste settimane con Dvornikov al comando. Ma il nuovo capo "è uno dei tre uomini ad avere i codici nucleari – gli altri due sono Putin e il ministro della Difesa Sergei Shoigu". Se questo significa che il Cremlino l'abbia piazzato sul fronte per avere il polso della situazione e usare, se necessario, armi tattiche nucleari per stroncare la resistenza ucraina e terrorizzare il mondo, forse lo scopriremo tra pochi giorni. Magari entro il 9 maggio, il giorno in cui Putin vorrebbe annunciare la vittoria anti-nazista sulla Piazza Rossa di Mosca.