"Killer robot": l'ultima devastante arma dei russi. "Individua il bersaglio, poi...": cosa può fare
Vladimir Putin è stato chiaro: la Russia è pronta a usare "armi mai viste". Già, ma in tanti si chiedono quali possano essere le armi nascoste dello Zar. A dare un indizio in questa direzione è Fabrizio Battistelli, sociologo presidente dell'Istituto di Ricerche Internazionali Archivismo Disarmo (Iriad). Come riporta il Tempo, all'Adnkronos l'esperto avrebbe rivelato un pericolo concreto che si annida tra le divise dell'Armata di Putin: l'uso di "killer robot". Si tratta di nuove armi su cui i russi sono in fase di studio abbastanza avanzata. Dispositivi in grado di agire in modo autonomo senza alcun controllo umano. Una vera e propria intelligenza artificiale in grado di "individuare il bersaglio e decidere autonomamente di fare fuoco", come spiega proprio Battistelli. L'uso di questa tipologia di armi darebbe il via a una escalation senza precedenti con esiti inimmaginabili.
Lo scenario tracciato dall'esperto è inquietante: "Sarebbe qualcosa di sconvolgente, qualcosa che attualmente non risulta praticabile in nessun laboratorio di nessuna superpotenza al mondo. Il pericolo è dovuto al fatto che una simile arma non è normata, mentre quelle atomiche hanno delle forme di limitazione nel loro uso, ad esempio la vigenza degli accordi New Start sottoscritti da Russia e Usa". Ma in questa guerra senza quartiere che sta insanguinando l'Ucraina, la corsa a nuovi armamenti per rovesciare o consolidare gli scenari è in corso, senza esclusione di colpi. Basti pensare che l'uso dei droni prodotti dalla Turchia, i Bayraktar TB2, ha letteralmente ribaltato il grado di resistenza delle forze armate ucraine che adesso sono in grado di tener testa ai russi.
Ma i "robot killer" potrebbero davvero dare una svolta infernale alla guerra e Battistelli è convinto dei rischi che potremmo correre: "Sarebbero armi convenzionali, non atomiche, ma rappresenterebbero un salto di qualità disastrosamente distruttivo perché chiamano in causa addirittura la responsabilità non più umana ma affidata alle macchine. Su queste armi non c'è una legislazione e i tentativi che vengono fatti a Ginevra, di portare le potenze che stanno facendo ricerche avanzate di questo tipo a sottoscrivere accordi sulla limitazione, nonostante qualche retorico invito da parte della Cina, fra l'altro essa stessa sta praticando queste sperimentazioni, non sono stati accettati né dai Russi e né dagli americani". Insomma il futuro della guerra passa anche da qui. Da questa tecnologia della morte che potrebbe decidere un conflitto che già, più di ogni altro in tempi recenti, si è dimostrato sanguinario e pieno di atrocità.